Le tube rappresentano le strutture anatomiche che connettono le ovaie all’utero, sede in cui avviene la fecondazione dell’ovocita con lo spermatozoo. La legatura delle tube di Falloppio è un intervento chirurgico contraccettivo definitivo in cui vengono chiuse le tube. Questo intervento è irreversibile, tuttavia, le circostanze che hanno portato la donna ad optare per tale opzione possono cambiare nel corso della vita e il desiderio di maternità potrebbe riaffiorare. In questo caso, sorgono legittime domande sulla possibilità di una successiva gravidanza e sulle opzioni terapeutiche disponibili.
Perché si sceglie la legatura delle tube?
Le ragioni che spingono una donna a sottoporsi a questo intervento possono essere molteplici e personali. Tra le più comuni vi sono:
- Cessazione del desiderio riproduttivo: una volta raggiunto il numero desiderato di figli, si può optare per la legatura delle tube come metodo contraccettivo sicuro e duraturo;
- Motivi di salute: in presenza di alcune patologie o dopo una gravidanza ad alto rischio;
- Motivazioni personali e sociali: fattori come l’età, lo stile di vita e le circostanze personali possono influenzare la decisione di sottoporsi a questo intervento.
Cos’è la legatura delle tube?
La legatura delle tube di Falloppio si effettua tramite un intervento chirurgico che prevede una breve ospedalizzazione e consente alla paziente un rapido ritorno alle attività quotidiane. L’intervento può essere eseguito con le seguenti tecniche:
- Laparoscopia, la tecnica più comune che consiste nel praticare delle piccole incisioni sulla parete addominale con l’introduzione di una telecamera che consente al chirurgo di visualizzare l’utero, le tube e le ovaie;
- Laparotomia, nel caso in cui la tecnica venga seguita contestualmente al taglio cesareo.
Legatura delle tube: effetti collaterali e reversibilità
Come ogni intervento chirurgico, la legatura delle tube può comportare alcuni effetti collaterali rari che si potrebbero verificare in meno di 1 donna su 1000; tra i rischi potenziali ricordiamo:
- emorragie;
- infezioni;
- danni ad altri organi addominali;
- effetti collaterali legati all’anestesia;
- gravidanza indesiderata per chiusura incompleta;
- gravidanza extrauterina.
È bene quindi discuterne con il proprio ginecologo per valutare i rischi e i benefici.
È considerata teoricamente una procedura irreversibile, sebbene esistano interventi chirurgici per ripristinare la pervietà delle tube, il tasso di successo è piuttosto basso e non garantisce il ripristino completo della fertilità.
Le alternative alla legatura delle tube
Una possibilità con efficacia contraccettiva sovrapponibile alla legatura delle tube è rappresentata dalla sterilizzazione isteroscopica, intervento piuttosto rapido, eseguito in regime ambulatoriale, che prevede l’inserimento di dispositivi specifici (una piccola spirale) direttamente attraverso la vagina e l’utero nelle tube di Falloppio. Il razionale di tale procedura consiste nel provocare una reazione cicatriziale che chiude le tube in circa 3 mesi. Si tratta tuttavia di una procedura irreversibile e senza possibilità di riapertura chirurgica. È necessaria inoltre una copertura contraccettiva addizionale per almeno 3 mesi.
La sterilizzazione tubarica non è un intervento da prendere in considerazione se c’è anche la remota possibilità di cambiare idea e di volere quindi una gravidanza in futuro, essendo come già detto un intervento permanente e difficilmente reversibile.
Infatti, intervenire nuovamente per ripristinare la pervietà tubarica richiede procedure molto complesse e delicate, e per ottenere una gravidanza potrebbe essere necessario ricorrere a tecniche di fecondazione assistita, come la tecnica FIV o FIVET. In entrambi i casi la percentuale di successo è molto variabile.
Esistono altri metodi contraccettivi di lunga durata ma reversibili, che permettono alla donna di interromperli quando desidera una nuova gravidanza:
- Spirale in rame, che ha una durata fino a 10 anni, che fallisce in 6 casi su 1.000, cioè su 1.000 donne che usano questa “spirale” per 1 anno, 6 restano incinte;
- Spirale ormonale, che ha una durata fino a 5 anni; si verifica un fallimento su 1.000, cioè su 1.000 donne che usano questa “spirale” per 1 anno, 1 resta incinta.
Laddove non vi siano controindicazioni al loro uso, sono sicuramente alternative valide e da preferire, essendo reversibili. Inoltre, non necessitano di un intervento chirurgico per essere posizionati, evitando quindi i rischi relativi.
Prima di sottoporsi alla legatura tubarica bisogna considerare alcuni importanti aspetti:
- Valutazione del rapporto rischio/beneficio dei metodi contraccettivi disponibili, siano essi permanenti o meno;
- Esplicitare le ragioni della scelta di una sterilizzazione permanente e discuterne i fattori, magari legati al momento che si sta vivendo e che possano successivamente condurre a pentirsi di tale scelta, ad es. giovane età o attuali problemi di coppia;
- Comprendere in modo chiaro e completo i dettagli della procedura;
- Discutere le cause e la probabilità di fallimento della procedura, nonché le possibilità circa l’eventuale reversibilità dell’intervento;
- Informarsi circa i metodi di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili;
- Discutere e confrontarsi con il proprio ginecologo per decidere quale sia il momento migliore per sottoporsi all’intervento, per esempio subito dopo il parto o in concomitanza di un’altra procedura chirurgica addominale.
Possibilità di gravidanza in donne sottoposte a legatura delle tube
Qualora subentri un nuovo desiderio di gravidanza in una donna precedentemente sottoposta a legatura tubarica, la scelta più adeguata per raggiungere la gravidanza è far ricorso alle tecniche di procreazione assistita. Qualora l’attività ovarica della donna sia ancora regolare e lo spermiogramma fornisca risultati positivi, si potrà procedere con la fecondazione in vitro. Questa tecnica si fonda sulla fecondazione in laboratorio dell’ovocita con lo spermatozoo al fine di ottenere un embrione che verrà trasferito direttamente nell’utero materno. Le nostre cliniche possono consentire di realizzare la fecondazione degli ovociti o con la tecnica FIV convenzionale o mediante l’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI). La prima procedura si realizza collocando su una piastra di coltura un ovocita circondato da spermatozoi. L’ICSI, invece, consiste nell’inserimento dello spermatozoo all’interno dell’ovocita. Gli embrioni formatisi verranno analizzati e, successivamente, verranno selezionati per l’embryo-transfer, sulla base di criteri morfocinetici.
Una delle principali ragioni, dopo una legatura delle tube, per scegliere la fecondazione in vitro rispetto a un intervento diretto alla reversibilità, consiste nella maggiore percentuale di successo associata ad una minore invasività della tecnica.
10 commenti
Ciao Barbara, queste domande dovresti rivolgerle al nostro team medico durante la prima visita. Per prendere un appuntamento, puoi contattare il nostro contact center al numero gratuito 800 088 247 oppure, se vuoi essere contattata direttamente da un nostro addetto, compilare il modulo online “Contattaci” su ivitalia.it. Grazie
Dopo aver legato le trombe poi rimanere incinta?
Buon pomeriggio, Irina. Solo un medico può esaminare attentamente la sua situazione e valutare il da farsi. Può prendere un appuntamento con i nostri esperti di fertilità, chiamando il numero gratuito 800 088 247 oppure compilando su ivitalia.it il modulo online “Contattaci” (in caso volesse essere ricontattato da un nostro addetto). In questo modo uno specialista potrà esaminare attentamente la sua situazione e valutare con lei i percorso da seguire. Grazie e cordiali saluti
Ciao sono Carmela o fatto 4 Cesari l’ultima nel 2017 voglio rimanere di nuovo in gravidanza,e possibile
Buongiorno Carmela, per queste domande dovrebbe rivolgersi al suo medico ginecologo, che esaminando il suo caso, saprà sicuramente cosa consigliarle. Grazie