
Quando si parla di fertilità femminile, tra gli aspetti determinanti per la possibilità di concepire vi è la qualità ovocitaria, cioè la capacità degli ovuli di essere fecondati e di sviluppare embrioni sani. Gli ovociti giocano un ruolo fondamentale nel processo di concepimento, sia naturalmente che tramite fecondazione assistita.
Cos’è la qualità ovocitaria?
La qualità ovocitaria si riferisce alla salute e alla funzionalità degli ovociti di una donna. A differenza della quantità che fa riferimento al numero di ovuli disponibili, la qualità si concentra sulla vitalità genetica e strutturale. Ogni mese, durante il ciclo mestruale, le ovaie rilasciano ovociti che potrebbero essere fecondati da uno spermatozoo, ma non tutti gli ovociti sono uguali. La qualità degli ovociti è fondamentale per il successo del concepimento naturale e per il buon esito di tecniche di fecondazione assistita, infatti anche un numero elevato di ovuli non garantisce il successo di fecondazione se la qualità è bassa. Un ovocita sano ha una maggiore probabilità di essere fecondato e di produrre un embrione sano. La qualità degli ovociti, tuttavia, non dipende solo dalla salute degli ovociti stessi, ma viene influenzato dalla riserva ovarica complessiva, cioè dalla quantità di ovociti disponibili nelle ovaie. Con l’età, la riserva ovarica diminuisce e la qualità degli ovociti tende a calare, il che può influire sulla fertilità della donna.
Cosa determina la qualità degli ovociti?
La qualità degli ovociti è influenzata da vari fattori, alcuni dei quali sono controllabili, mentre altri no. Tra i fattori che incidono maggiormente sulla salute degli ovociti rientrano:
- Età: considerata una delle principali cause della diminuzione della qualità ovocitaria. Le donne nascono con un numero definito di ovociti, che diminuisce nel corso degli anni. La qualità degli ovociti peggiora significativamente dopo i 35 anni, tanto che la fertilità delle donne sopra questa fascia d’età può essere influenzata dalla riduzione sia della quantità che della qualità degli ovociti.
- Riserva ovarica: cioè il numero complessivo di ovociti disponibili nelle ovaie. Una riserva ovarica ridotta può essere un indicatore di una qualità ovocitaria più bassa, anche se non sempre esiste un’esatta corrispondenza. I test per valutare la riserva ovarica, come il dosaggio ematico dell’ormone antimulleriano (AMH), possono aiutare a comprendere meglio la salute delle ovaie, insieme ad una valutazione ecografica definita conta follicolare antrale.
- Fattori genetici: le caratteristiche genetiche di una donna possono influenzare la qualità degli ovociti. Malattie genetiche o disturbi cromosomici possono compromettere la salute degli ovociti e la possibilità di concepire.
- Terapie antitumorali: I trattamenti antitumorali possono incidere in maniera temporanea o permanente sulla fertilità. Gli effetti della chemioterapia sulla fertilità dipendono dai farmaci impiegati e dalla dose, ma anche dall’età. La radioterapia comporta la somministrazione di radiazioni per distruggere le cellule tumorali e i suoi effetti dipendono soprattutto dall’area irradiata. Se somministrata direttamente alle ovaie o all’utero, può danneggiare in maniera permanente questi organi. Quando è somministrata ad altre aree dell’addome può danneggiare indirettamente le ovaie o l’utero, ma in questo caso i danni sono spesso temporanei.
- Stili di vita: fattori come fumo, consumo eccessivo di alcol, una dieta povera e lo stress cronico possono compromettere la qualità degli ovociti. Uno stile di vita sano, quindi, è fondamentale per preservare la salute della fertilità femminile.
- Malattie e condizioni ormonali: disturbi come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e l’endometriosi possono alterare la qualità ovocitaria. Queste condizioni influenzano non solo la quantità di ovociti, ma anche la loro capacità di svilupparsi correttamente.
Come capire se gli ovuli sono buoni?
Capire se gli ovociti sono di buona qualità non è sempre immediato senza esami specifici, ma ci sono alcuni segnali che potrebbero indicare la salute degli ovociti:
- Cicli mestruali regolari: avere cicli mestruali regolari può essere un segno che il corpo sta producendo ovociti di buona qualità. Le donne con cicli irregolari o assenti potrebbero avere difficoltà a concepire a causa di una riserva ovarica ridotta o di squilibri ormonali.
- Test di riserva ovarica: esami come il dosaggio dell’ormone antimulleriano (AMH) e l’ecografia transvaginale per contare i follicoli antrali sono ottimi indicatori della riserva ovarica e, indirettamente, della qualità degli ovociti.
- Età della donna: con l’avanzare dell’età, la qualità degli ovociti tende a diminuire, quindi le donne sotto i 35 anni, in generale, tendono ad avere ovociti di qualità superiore rispetto a quelle più adulte. Tuttavia, ci sono sempre eccezioni, e una donna più anziana potrebbe avere ovociti di qualità superiore rispetto a una più giovane a causa di altri fattori.
Come migliorare la qualità degli ovociti?
Anche se non possiamo fermare il naturale processo di invecchiamento, ci sono alcuni modi per migliorare o preservare la qualità degli ovociti. Seguire un’alimentazione sana e ricca di integratori, mangiare in modo equilibrato e nutriente aiuta a mantenere in salute le ovaie. Alcuni integratori, come l’acido folico, la vitamina D, il coenzima Q10 e l’omega-3, sono stati associati a un miglioramento della qualità ovocitaria. Avere abitudini di vita corretti come evitare il fumo e l’alcol, due dei principali nemici della fertilità, o smettere di fumare e limitare il consumo di alcol può avere effetti positivi sulla qualità degli ovociti, così come mantenere un peso corporeo sano, in quanto sia un peso eccessivo che il sottopeso possono compromettere la qualità ovocitaria, quindi è importante cercare di mantenere un indice di massa corporea nella norma. Lo stress cronico può influire sull’equilibrio ormonale e danneggiare la fertilità. L’esercizio fisico regolare può contribuire a migliorare il benessere generale e la qualità degli ovociti.
Terapie ormonali e trattamenti per la fertilità
Se si soffre di condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico o l’endometriosi, il trattamento tramite farmaci per regolarizzare i livelli ormonali può migliorare la qualità degli ovociti. In alcuni trattamenti di fecondazione assistita, in cui è necessario effettuare la stimolazione ovarica, l’uso di terapie ormonali ottimizzano le possibilità di ottenere un maggior numero di embrioni e aumentare le percentuali di successo di ottenere una gravidanza.
Ovuli di scarsa qualità: è possibile rimanere incinta?
Anche se la qualità degli ovociti è un fattore determinante per il concepimento naturale, è possibile rimanere incinta con ovociti di scarsa qualità, ma con probabilità che potrebbero essere inferiori. In caso di difficoltà a concepire a causa di una bassa qualità ovocitaria, molte donne si rivolgono alla fecondazione assistita, dove i medici possono selezionare gli ovociti di migliore qualità e fecondarli in laboratorio. Inoltre, in alcune situazioni, può essere consigliato alla coppia di ricorrere a ovuli donati da donatrici anonime, qualitativamente migliori e con probabilità di successo più ottimistiche.
Conclusione
La qualità ovocitaria è fondamentale per la possibilità di concepire e per l’evoluzione di una gravidanza sana, ma non è l’unico fattore determinante. La riserva ovarica, lo stile di vita e le condizioni mediche possono influenzare la qualità degli ovociti e, di conseguenza, la fertilità femminile. Fortunatamente, la medicina della riproduzione offre soluzioni concrete, come la fecondazione assistita, per affrontare le difficoltà legate alla qualità ovocitaria. Se hai dubbi sulla tua fertilità o hai difficoltà a concepire, è sempre consigliato consultare un ginecologo specializzato in fertilità per una valutazione e un piano personalizzato.
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