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Settembre 5, 2019

Amenorrea: cause, sintomi e trattamento

Per il Comitato editoriale Blog IVI

Le alterazioni del ciclo mestruale si manifestano nei casi in cui le mestruazioni appaiono irregolari, non si presentano ogni 28 giorni, oppure si manifestano più volte in un mese in maniera eccessivamente abbondante o prolungata, anche con perdite improvvise. In particolare queste alterazioni possono contraddistinguersi per anomalie del ritmo, qualora non venga rispettata la cadenza ciclica del flusso, anomalie della quantità nelle ipotesi in cui le mestruazioni siano scarse o al contrario troppo copiose e anomalie della presentazione qualora si verifichino perdite irregolari o spotting. Una fra le alterazioni più frequenti, relative al ritmo, è rappresentata dall’amenorrea. Quest’ultima consiste nell’assenza del ciclo mestruale e si distingue in primaria e secondaria. Secondo una recente ricerca dell’American Society for Reproductive Medicine, questa anomalia si manifesta in circa il 3-4% delle donne nell’arco della vita. Qualora l’assenza delle mestruazioni non sia correlata alla gravidanza, all’allattamento o alla menopausa, questa disfunzione può essere indice di un disturbo fisico, e talvolta psicologico, che necessita un’indagine approfondita.

 

La differenza fra amenorrea primaria e secondaria

L’amenorrea, come accennato, può distinguersi in primaria e secondaria. La prima forma si verifica qualora il primo ciclo mestruale (menarca) non si sia ancora presentato una volta compiuta l’età di 16 anni a prescindere dalla presenza o meno di caratteri sessuali secondari. L’amenorrea secondaria, invece, si manifesta con l’interruzione delle mestruazioni per almeno sei mesi in donne che hanno già avuto il primo ciclo mestruale. Occorre precisare come questa distinzione non abbia un valore assoluto, perché una stessa causa (come ad esempio l’ovaio policistico) può essere alla base di entrambe le forme di amenorrea. Da un punto di vista generale, però, per tracciare una differenza fra la forma primaria e quella secondaria è opportuno fare riferimento alle possibili cause e alla sintomatologia.

 

Le cause dell’amenorrea primaria

L’assenza del menarca entro il sedicesimo anno d’età è un’alterazione abbastanza comune e può essere determinata da una pluralità di cause. In particolare, l’amenorrea primaria può essere causata da un’insufficienza ovarica, a sua volta determinata da disgenesie gonadiche o da disfunzioni come la sindrome dell’ovaio resistente, una patologia caratterizzata da disovulazione. Un’altra causa di amenorrea primaria è rappresentata dall’insufficienza ipotalamo-ipofisaria che può assumere sia un carattere funzionale (come nei casi di anoressia nervosa) sia un connotato organico come nelle ipotesi di tumori ipotalamo-ipofisari. L’assenza di mestruazioni una volta compiuti i sedici anni può anche essere determinata dalla presenza di anomalie anatomiche dell’utero e della vagina o anomalie nella differenziazione genitale, come nei casi di ermafroditismo. La mancanza del ciclo, inoltre, può essere determinata da un ritardo nello sviluppo della pubertà.

 

Le cause dell’amenorrea secondaria 

L’amenorrea secondaria, come già precisato, si caratterizza per l’assenza di mestruazioni per oltre sei mesi in donne che in precedenza avevano cicli mestruali regolari. Le principali cause di questa disfunzione sono l’insufficienza ovarica primaria, l’anovularietà cronica e le patologie dell’utero. Le amenorree che dipendono da insufficienza ovarica primaria sono correlate ad una compromissione della funzione endocrina dell’ovaio per patologie genetiche o per eventi quali la menopausa precoce o patologie autoimmuni. Quelle correlate ad anovularietà cronica, invece, sono determinate da stati patologici che determinano una compromissione della funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio e determinano un’assenza di ovulazione. Un’ulteriore causa di amenorrea può essere determinata dalla presenza di patologie dell’utero come l’endometriosi, ossia la presenza di endometrio al di fuori della cavità uterina ad esempio nell’addome, nelle ovaie e nelle tube. Questa alterazione, inoltre, può essere correlata anche alla sindrome delle ovaie policistiche, una patologia che determina un ingrossamento delle ovaie per effetto dell’accumulo di piccole cisti liquide.  Occorre precisare come l’amenorrea secondaria oltre che da eventi di carattere patologico può essere determinata anche da una rilevante ed improvvisa perdita di peso o da uno sforzo fisico eccessivo.

 

I sintomi dell’amenorrea

L’amenorrea può essere accompagnata da una pluralità di sintomi differenti, che si possono produrre anche in maniera contestuale. Ovviamente il principale segno di questa disfunzione consiste nell’assenza delle perdite ematiche tipiche delle mestruazioni nel periodo in cui dovrebbe prodursi il ciclo mestruale. Fra gli altri sintomi più ricorrenti è possibile annoverare la presenza di perdita di peso, disturbi del sonno, eccessiva sudorazione, secchezza vaginale e dolori pelvici. Non sono rari i casi in cui l’amenorrea è anche accompagnata da frequenti cefalee e da anomale perdite di latte dal seno.

 

Il trattamento dell’amenorrea

Il trattamento dell’amenorrea dipende dalla causa che ha determinato lo sviluppo di questa condizione. Qualora, ad esempio, l’assenza di mestruazioni sia correlata ad uno stile di vita non corretto sarà sufficiente una modifica dello stesso per un ripristino del normale ciclo mestruale. I trattamenti farmacologici più utilizzati nelle altre ipotesi di amenorrea secondaria prevedono l’impiego di contraccettivi o altri farmaci ormonali e una terapia estrogenica sostitutiva che possa consentire di equilibrare il livello ormonale e di riavviare il ciclo mestruale nelle donne con insufficienza ovarica precoce.  Qualora il problema si manifesti a livello ipotalamico o ipofisario normalmente viene prescritta una terapia stimolante a base di clomifene citrato o estrogeni o una terapia sostitutiva con gonadotropine ipofisari. Nelle ipotesi in cui le anomalie genetiche o anatomiche siano alla base dell’assenza di mestruazioni può essere raccomandabile far ricorso ad un approccio chirurgico.

 

L’amenorrea e la fecondazione assistita

La possibilità di una gravidanza qualora si soffra di amenorrea non è esclusa. Ovviamente appare necessario intervenire sulla causa che ha determinato l’assenza di mestruazioni. In alcune ipotesi, come qualora l’amenorrea sia una conseguenza della sindrome delle ovaie policistiche, se il trattamento farmacologico non produce effetti la soluzione più adeguata consiste nella fecondazione assistita. IVI, sotto questo profilo, rappresenta la scelta più adeguata a chi desideri coronare il proprio desiderio di genitorialità. Da oltre 29 anni i nostri centri rappresentano la più grande eccellenza mondiale nel campo della medicina riproduttiva. Il nostro gruppo, infatti, dispone di 65 cliniche in 11 paesi e i nostri centri raggiungono i migliori indici di esito positivo per paziente a livello mondiale.

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