Lo sperma è l’insieme di spermatozoi e liquidi rilasciati dalla prostata e da altre ghiandole. Tali liquidi, che vengono definiti eiaculato, raggiungono gli spermatozoi mentre si dirigono verso l’uretra per essere espulsi.
La presenza di sangue nello sperma viene comunemente definita emospermia o ematospermia e si caratterizza per la rilevazione della sostanza ematica nel liquido seminale, in alcuni casi visibile ad occhio nudo. Sulla base del momento in cui si è verificata la perdita e dell’origine anatomica della stessa, quest’ultima può avere una colorazione, rossa o via via più scura.
Da un punto di vista meramente teorico l’origine del sanguinamento può interessare qualsiasi tratto afferisca alle vie spermatiche, anche se comunemente le zone più colpite da questa problematica sono la prostata e le vescichette seminali.
Questo fenomeno nella maggior parte dei casi si presenta in maniera improvvisa e non ha un carattere doloroso. Nonostante l’allarme che desta nei pazienti, nella maggior parte dei casi l’emospemia è determinata da cause temporanee e non rappresenta un segnale di grave patologia. Tuttavia, qualora sia rilevata la presenza di sangue nello sperma, è sempre opportuno far ricorso ad un medico per accertarne la causa ed eliminare ogni possibile dubbio.
Come si può presentare la presenza di sangue nello sperma
La presenza di sangue nello sperma può manifestarsi, come accennato, in forme e maniere diverse. In alcuni casi, infatti, sono rilevabili ad occhio nudo tracce di sangue vivo di una striatura accesa ben evidenti. In altre ipotesi, le perdite ematiche possono assumere tonalità molto più scure quasi tendenti al marrone. Qualora ricorra questa ipotesi, è probabile che tali perdite si siano accumulate in precedenza nella prostata o nella vescica.
Le modalità della presenza di tracce ematiche nello sperma
Al fine di consentire un’adeguata valutazione della natura e della causa dell’emospermia è opportuno accertare le modalità con le quali questa si sia manifestata. Un primo aspetto da accertare riguarda la frequenza di comparsa di tracce sanguigne nel liquido seminale. Queste, infatti, possono essere correlate ad un evento isolato, a più episodi ridotti nel corso del tempo o possono, invece, avere un carattere continuo e frequente.
Un ulteriore aspetto da indagare riguarda la presenza o meno di sintomi correlati a queste perdite. In alcuni casi, infatti, l’emospermia si manifesta anche attraverso difficoltà nella minzione o con una sintomatologia a carattere doloroso. La presenza di dolore, va precisato, è soltanto un elemento eventuale non necessariamente correlato alla presenza di sangue nello sperma.
Le cause della presenza di sangue nello sperma: una prospettiva generale
L’emospermia, dal punto di vista statistico, ha un carattere raro ed è determinata – sotto un profilo generale – dalla rottura di alcuni vasi sanguigni lungo il tratto che viene percorso dallo sperma durante il processo di eiaculazione. Da un punto di vista generale, e non indicativo, un elemento importante per determinarne l’origine riguarda l’età. Qualora il paziente non abbia, infatti, superato i 40 anni la presenza di sangue nello sperma di norma è associata a un’infezione e può comportare un profilo sintomatologico che comprende febbre, dolori genitali, difficoltà nella minzione.
Superati i 40 anni, questo fenomeno, anche se molto raramente, può essere correlato alla presenza di un tumore. Uno studio recente, condotto su 200 uomini che avevano rilevato più episodi di sanguinamento, ha evidenziato come il cancro alla prostata sia stato diagnosticato soltanto nel 4% dei casi.
Le cause del sangue nello sperma: le cause più comuni
Le cause correlate alla presenza di sangue nello sperma possono essere distinte in “comuni” e “rare”. Nella prima ipotesi rientra, ad esempio, la vescicolite, cioè l’infiammazione delle vescicole seminali che hanno la funzione di produrre la maggiore quantità di liquido nell’eiaculato o la presenza di calcoli e cisti afferenti alle stesse vescicole.
Un’altra ipotesi frequente all’origine dell’emospermia è rappresentata dalla prostatite ossia dall’infiammazione della ghiandola che ha la funzione di produrre lo sperma. Questa localizzazione può anche essere correlata all’ipertrofia prostatica benigna, ossia ad una condizione che, soprattutto per le persone più anziane, può determinare un ingrossamento della ghiandola prostatica. La causa comune più nota, però, è rappresentata da una precedente biopsia prostatica che può aver determinato la rottura di vasi sanguigni e causato un sanguinamento che può durare fino alle due settimane successive all’indagine.
Le cause più rare del sanguinamento
La presenza di sangue nello sperma può anche essere correlata a cause molto più rare. In particolare, questo fenomeno può manifestarsi in presenza di infezioni trasmesse a livello sessuale come l’herpes genitale e la clamidia. L’emospermia, molto raramente, può anche essere correlata alla presenza di un evento di naturale tumorale che colpisce la prostata. Occorre precisare come, però, in questi casi le probabilità di una tale connessione fra causa ed evento siano più frequenti negli uomini che abbiano superato i 50 anni di età.
Un’altra causa rara può essere rappresentata dalla presenza di un emangioma, ossia di un tumore che determina la proliferazione dell’endotelio dei vasi sanguigni. Occorre precisare che, nonostante da un punto di vista generale l’emospermia sia nella maggior parte dei casi correlata a cause non gravi, è sempre opportuno rivolgersi al medico qualora vengano rilevate tracce di sangue nello sperma.
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La presenza di sangue nello sperma non è correlata direttamente a problemi di fertilità maschile. Tuttavia non può essere esclusa la compresenza di queste due problematiche. I problemi di fertilità, infatti, colpiscono sempre più uomini, tanto che uno studio presentato dai nostri ricercatori ha evidenziato come negli ultimi dieci anni la percentuali di soggetti di sesso maschile che hanno fatto ricorso a un trattamento di fertilità sia aumentata del 9%. I nostri centri, da questo punto di vista, rappresentano l’avanguardia mondiale nella medicina riproduttiva anche grazie a tecniche come il MACS, che permette di selezionare gli spermatozoi con una qualità più elevata ed eliminare quelli che presentano segni di danno.
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