La gravidanza può essere una condizione complessa, che comporta una serie di modifiche a livello fisiologico ed anatomico. Soprattutto nel corso delle prime settimane, però, questi cambiamenti possono essere confusi con altre condizioni perché ad esse assimilabili. Per rilevare, quindi, la presenza di una gestazione in corso è opportuno sottoporsi ad un apposito test diretto ad evidenziare la presenza del cosiddetto ormone della gravidanza. L’esame Beta HCG, infatti, permette di evidenziare la presenza dell’ormone strettamente connesso ad una gravidanza in corso, la sua quantità si raddoppia ogni due o tre giorni nel corso della gestazione e i suoi valori sono rilevabili dopo 10-14 giorni dal concepimento.
Cos’è l’ormone della gravidanza
L’ormone della gravidanza, o Beta HCG, è una proteina strettamente correlata all’attività ormonale che si instaura nel corso di una gravidanza. Nel dettaglio si tratta di una frazione della gonadotropina corionica umana, ossia dell’ormone che la placenta produce per consentire l’instaurazione di un ambiente idoneo al corretto sviluppo e maturazione dell’embrione. Questo ormone, dopo la fecondazione, ha il compito di stimolare il corpo luteo a produrre il progesterone, uno degli ormoni essenziali per la prosecuzione della gravidanza. Inoltre il Beta HCG, in sinergia con gli estrogeni, attiva la sintesi delle proteine in grado di rinforzare la parete muscolare dell’utero. La sua rilevazione consente, quindi, di avere la certezza di una gravidanza, valutarne lo stato e il proseguimento della stessa. Infatti, un corretto sviluppo progressivo dei valori dell’ormone della gravidanza, è già indice di un percorso iniziale adeguato. Occorre sottolineare, inoltre, come questa analisi consente di stabilire in maniera approssimativa l’età del feto, di far sospettare un’eventuale gravidanza extrauterina e monitorare eventuali minacce di aborto.
Come si misura l’ormone della gravidanza
Questo esame può essere eseguito in due diverse modalità: la prima, e sicuramente la più diffusa, è diretta ad individuare la presenza dell’ormone della gravidanza nelle urine, la seconda invece è diretta a un’analisi del sangue. L’esame delle urine consente di individuare la presenza dell’ormone tramite l’utilizzo di anticorpi specifici. In alcuni casi, il primo test può risultare negativo ed è opportuno ripetere l’esame a pochi giorni di distanza. (È consigliato procedere all’esame dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni).
Per quanto concerne le analisi del sangue è possibile il test quantitativo diretto ad individuare la precisa quantità di Beta HCG nel sangue. Attraverso una valutazione dei valori dell’ormone della gravidanza, permette di accertare l’andamento delle prime fasi della gestazione attraverso una verifica della corrispondenza dei livelli rispetto a tabelle statistiche generali di riferimento. L’esame del sangue permette di avere un risultato affidabile al 100%.
I valori standard dell’ormone della gravidanza: il confronto con la tabella di riferimento
Il test di carattere quantitativo è diretto a misurare la quantità ematica di HCG. i valori normali, che non corrispondono ad una gravidanza, sono di 0-5 mlU/ml (milliUnità internazionali per millilitro di sangue). Nel caso di gravidanza, invece, questi valori tendono ad aumentare progressivamente, raggiungendo un picco a 11-12 settimane, per poi iniziare a decrescere lentamente e stabilizzarsi verso la 20esima settimana, nello specifico:
3-4 settimane – 9-130 mlU/ml
4-5 settimane – 75-2600 mlU/ml
5-6 settimane – 850-20.800 mlU/ml
6-7 settimane – 4.000-100.200 mlU/ml
7-12 settimane – 11.500-289.000 mlU/ml
12-16 settimane – 18.300-137.000 mlU/ml
16-29 (secondo trimestre) – 1.400-53.000 mlU/ml
29-41 (terzo trimestre) – 940-60.000 mlU/ml
Riferendosi a questi valori, dunque, a seconda del livello di Beta HCG nel sangue è anche possibile valutare la settimana di gestazione corrispondente alla data dell’esame. Come è possibile vedere dai dati sopra riportati il valore dell’ormone della gravidanza inizialmente raddoppia ogni due-tre giorni, mentre con l’avanzamento della gestazione questo rallenta in maniera significativa.
I problemi legati ai valori dell’ormone della gravidanza
Qualora i valori di Beta HCG risultino rientrare nella normalità, ma in seguito ad un controllo ecografico non si è rilevato la presenza di un embrione, molto probabilmente si è di fronte ad una gravidanza ectopica, ossia una condizione in cui l’ovulo fecondato si è impiantato in sedi diverse dalla cavità uterina. Proprio per questa ragione è opportuno procedere ad un monitoraggio continuo e costante, anche ogni due giorni, di questi valori per accertare se si attestano alla media con il prosieguo del tempo. Va ricordato, comunque, che i livelli di HCG che risultatino alti o bassi in maniera anormale non sempre si traducono in problemi nel corso della gravidanza.
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