Il progesterone è un ormone fondamentale nel corso della gestazione, in quanto presiede alla stimolazione dei vasi sanguigni dell’endometrio e consente al feto di ricevere il nutrimento necessario. Svolge anche un ruolo essenziale nel preparare l’utero e accogliere l’embrione nel corso di una gravidanza. Inoltre, sempre grazie alla sua azione, controlla quelle contrazioni muscolari che potrebbero determinare un parto prematuro. Un ormone chiave soprattutto nel primo trimestre, che continua ad esercitare effetti positivi durante tutto il periodo della gravidanza. I suoi livelli, quindi, sono essenziali sia nell’arco di questi nove mesi, sia in precedenza qualora vi siano difficoltà nel rimanere incinta. A livelli bassi di progesterone durante le prime settimane di gravidanza, viene associato un elevato rischio di aborto. Se tali livelli sono bassi prima di questa fase, l’effetto di questa carenza potrebbe essere una difficoltà nel concepimento.
Cos’è il progesterone
Il progesterone appartiene ad un gruppo di ormoni steroidei denominati progestinici prodotti dal corpo luteo a partire dal colesterolo. La sua funzione è quella di creare le condizioni più favorevoli per preparare l’utero ad una gravidanza ed in particolare per consentire l’annidamento della cellula uovo fecondata nell’endometrio. In sostanza, il progesterone prepara il rivestimento del tessuto uterino per consentire l’impianto dell’ovulo fecondato. Nel corso del periodo gestazionale, invece, a impianto avvenuto è la placenta a presiedere la fase di produzione del progesterone.
A cosa serve il progesterone
Il progesterone assolve a funzioni diverse sulla base delle fasi nelle quali si trova una donna. Da un punto di vista generale questo ormone regola l’ispessimento dell’endometrio, apportando liquidi e nutrimenti, favorisce il rilassamento del miometrio (la tunica muscolare dell’utero) e previene una seconda ovulazione.
Durante il ciclo mestruale questo coadiuva e rinforza l’impianto dell’ovulo preparando l’endometrio ad accoglierlo qualora sia avvenuta una fecondazione. Nel corso di una gravidanza presiede alla corretta alimentazione e al corretto sviluppo del feto. Una volta avvenuto il parto, il progesterone interviene nella fase dell’allattamento coadiuvando la produzione di latte materno.
Il progesterone in gravidanza
Quest’ormone, come abbiamo visto, oltre a preparare l’utero ad una gravidanza, ha una funzione essenziale di “protezione” dell’embrione durante tutta la gestazione. In particolare, il progesterone consente che il feto riceva tutte le sostanze nutritive necessarie per il suo sviluppo. L’ormone ha anche la funzione di inibizione nella produzione di prostaglandine, acidi responsabili del travaglio.
Gli effetti negativi di un basso livello di progesterone sul concepimento
Bassi livelli di progesterone, oltre che comportare un fattore di rischio durante il periodo della gestazione, possono avere anche effetti negativi su un futuro concepimento. Uno studio presentato dai nostri ricercatori nell’ambito del trentacinquesimo Congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) intitolato “A large prospective trial in unselected population confirms that low serum progesterone on the day of embryo transfer impairs pregnancy outcome in artificial cycles” ha messo in evidenza l’impatto negativo di un basso livello di progesterone su una gravidanza. In particolare, i nostri clinici hanno misurato i livelli di progesterone nel sangue contestualmente al trasferimento dell’embrione nell’utero. Questo dato è stato correlato ai tassi di gravidanza nelle fasi di preparazione dell’endometrio attraverso la procreazione medicalmente assistita. I livelli ematici di quest’ormone, quindi, sarebbero associati all’esito di un concepimento. In particolare, la ricerca condotta su 1.200 pazienti ha evidenziato come un livello di progesterone inferiore a 8,8 ng/mL comporterebbe una riduzione delle probabilità di una gravidanza pari al 18%.
Cosa fare nel caso in cui i livelli siano bassi durante una gravidanza
Il monitoraggio del progesterone è un esame importante per valutare lo sviluppo della prima fase di una gravidanza, soprattutto in presenza di episodi che possano rappresentare una minaccia di aborto. Nel caso in cui queste analisi confermino un livello basso di progesterone, il ginecologo potrebbe prescrivere la somministrazione di questo ormone per agevolare l’impianto dell’embrione nell’utero e consentire lo sviluppo di un ambiente gestazionale più favorevole. In particolare, la somministrazione di progesterone in gravidanza può avvenire per via vaginale o per effetto di iniezioni sottocutanee ed intramuscolari. Il periodo di somministrazione, normalmente, riguarda le prime settimane di gravidanza: nelle fasi successive, infatti, la placenta dovrebbe essere in condizioni di produrre autonomamente questo ormone. La somministrazione di progesterone in gravidanza, comunque, deve essere strettamente sorvegliata dal ginecologo e limitata al primo trimestre.
IVI: il vostro miglior alleato per una gravidanza
Lo studio citato in precedenza e condotto dai nostri ricercatori ha mostrato come per IVI la ricerca scientifica sia uno dei pilastri essenziali per consentire gli elevati tassi di successo dei trattamenti. Le nostre cliniche e strutture, infatti, rappresentano l’eccellenza a livello mondiale sia sotto il profilo dell’impiego delle tecniche più innovative e all’avanguardia, sia sul versante di una costante attenzione scientifica. IVI rappresenta una garanzia anche sotto il profilo della sicurezza: i nostri rigidissimi protocolli necessari per fronteggiare il COVID-19 vi consentiranno di non rimandare il vostro sogno di genitorialità, anche in un periodo complesso come questo, e di affrontare questa fase in assoluta tranquillità.
Non è più possibile commentare.