Lo sviluppo del ciclo mestruale e, in generale, i processi che sovrintendono la fertilità, sono regolati dalla produzione di una serie di ormoni. In questo processo assumono un’importanza essenziale i follicoli ovarici. Sono piccole sacche piene di liquido posizionate all’interno delle ovaie che hanno la funzione di secernere ormoni che procedono alla regolazione delle fasi del ciclo mestruale. Sotto il profilo funzionale ed anatomico, il follicolo si configura come una struttura che fa parte dell’ovaio. Nel corso della vita di una donna tendono a diminuire con il tempo: passando da svariati milioni durante la pubertà per poi decrescere e ad attestarsi intorno ai 500.000 dopo l’arrivo delle mestruazioni. La presenza dei follicoli incide direttamente sulla fertilità femminile: la probabilità di ottenere una gravidanza, infatti, è direttamente correlata con il numero di follicoli presenti in un ovaio.
Differenza fra follicoli ovarici ed ovociti
Prima di introdurre nel dettaglio e spiegare tutte le peculiarità dei follicoli ovarici, è opportuno effettuare una distinzione fra questi e gli ovociti, anche perché spesso erroneamente questi elementi vengono quasi sovrapposti. L’ovocita è il gamete femminile che unendosi con lo spermatozoo (gamete maschile) può consentire di ottenere un embrione. Il follicolo ovarico, invece, è una struttura che fa parte dell’ovaio e che contiene nella sua parete interna un ovocita destinato a maturare. Queste cellule uovo, durante la fase ovulatoria, vengono rilasciate nelle Tube di Falloppio e sono così pronte ad essere fecondate dagli spermatozoi.
Inoltre, il follicolo contiene anche un’altra tipologia di cellule che hanno lo scopo di produrre gli estrogeni necessari allo sviluppo ed alla maturazione degli ovuli.
Il follicolo ovarico ed il corpo luteo
In condizioni di funzionalità normale, l’apparato riproduttivo ogni mese matura un unico follicolo. Le ovaie, in questo processo, si alternano ogni trenta giorni. Quindi, il follicolo che è pronto a rilasciare l’ovocita viene definito come “dominante” in quanto ha caratteristiche di crescita e di sviluppo diverse rispetto a quelle degli altri follicoli. Le dimensioni del follicolo dominante si incrementano ogni giorno di circa 1-2 millimetri per poi scoppiare una volta raggiunti i 25 mm. Scoppiando, il follicolo libera l’ovulo nelle tube e quello che ne rimane della struttura si trasforma in corpo luteo. In sostanza le cellule follicolari subiscono una modifica strutturale e funzionale con una modificazione del proprio corredo enzimatico e proteico.
I follicoli e la riserva ovarica
È importante rilevare come il conteggio dei follicoli per ciascuna ovaia sia l’elemento fondante per valutare la riserva ovarica e di conseguenza la fertilità della donna. In particolare, occorre evidenziare che la riserva ovarica si calcola attraverso un’ecografia vaginale, effettuata entro il quinto giorno del ciclo, diretta ad accertare il numero di follicoli per ovaia. Questi follicoli sono anche definiti “antrali” e hanno un diametro che varia fra i 2 e i 10 millimetri. Qualora il numero degli stessi non superi i 5, questo valore è indice di una bassa riserva ovarica, se invece supera i 20 tale riserva risulta elevata. Occorre precisare, comunque, che il numero dei follicoli antrali diminuisce con l’avanzamento dell’età e con l’avvicinarsi della menopausa.
Il collegamento fra i follicoli ovarici e la fertilità
La riduzione della fertilità nelle donne in molte ipotesi è strettamente correlata ad una diminuzione o ad una perdita di qualità dei follicoli ovarici. Una problematica che può colpire anche pazienti in giovanissima età qualora queste abbiano subito interventi chirurgici a livello pelvico ad esempio per la presenza di endometriosi. Una riduzione dei follicoli ovarici può anche essere conseguenza di una condizione di menopausa precoce determinata ad esempio da problematiche ormonali o tiroidee. Anche la chemioterapia o la radioterapia possono avere un’incidenza diretta sulla diminuzione dei follicoli ovarici.
Il ruolo dei follicoli nel processo di procreazione assistita
Nell’ambito dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita, qualora la quantità di follicoli ovarici sia particolarmente ridotta, è necessario procedere a un processo di induzione follicolare multipla attraverso la somministrazione di gonadotropine. In questo modo sarà possibile indurre un processo di crescita multiplo in corrispondenza di ogni ciclo mestruale. Una procedura necessaria per consentire il processo di recupero di un numero adeguato di ovociti e per fare in modo di aumentare le probabilità di ottenere una gravidanza. Lo scopo prevalente della fase di monitoraggio, da questo punto di vista, è quello di individuare il momento più adeguato per indurre l’ovulazione multipla dei follicoli che hanno subito un processo di accrescimento attraverso la somministrazione di gonadotropine.
IVI e la ricerca l’impegno per il ringiovanimento ovarico
Nel corso del tempo IVI è diventata la realtà di riferimento a livello mondiale non soltanto nell’ambito pratico della medicina riproduttiva, ma anche nel contesto della ricerca scientifica di settore in materia di procreazione medicalmente assistita. In particolare, di recente IVI è riuscita ad ottenere quattro gravidanze in pazienti affette da insufficienza ovarica precoce attraverso un processo di ringiovanimento ovarico realizzato mediante l’attivazione dei follicoli dormienti. Un risultato raggiunto tramite l’impiego di due differenti tecniche, ossia la frammentazione del tessuto ovarico (OFFA, dall’inglese Ovarian Fragmentation for Follicular Activation) e l’infusione di cellule staminali nell’arteria ovarica. In entrambe le ipotesi i nostri ricercatori hanno fatto in modo di invertire il processo di invecchiamento dell’ovaio attraverso l’attivazione dei follicoli dormienti. Queste tecniche consentiranno nei prossimi anni di aumentare esponenzialmente le probabilità di gravidanza sia in donne giovani che per svariati motivi hanno una scarsa riserva ovarica, sia in donne in età più avanzata.
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