Quando si parla di gravidanza e di fecondazione assistita, il primo pensiero va alla donna, alle terapie a cui deve sottoporsi e alla difficoltà, anche psicologica, nel sapere che non si riuscirà ad avere dei figli in maniera naturale. Confrontarsi con un’infertilità è sempre difficile da accettare, ma oggi la scienza ha fatto degli incredibili passi avanti per cui è possibile dare delle risposte e delle speranze concrete ai futuri genitori. I genitori, appunto, mamma e papà, un uomo e una donna che soffrono allo stesso modo per aborti ripetuti, critiche della società, debolezze psicologiche, sogni infranti.
Come si è evoluto il liquido seminale?
Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi studi che dimostrano che la qualità dello sperma ha subito un progressivo calo in tutto il mondo. IVI, clinica specializzata nella riproduzione assistita ha condotto uno studio su suoi 120.000 pazienti (ricerca condotta dall’IVI di Bilbao e dalla Fondazione IVI), un campione 30 volte più grande rispetto agli studi condotti sull’argomento, per capire quanto la qualità seminale sia peggiorata nel corso degli anni. La ricerca ha confermato un incredibile calo qualitativo e quantitativo, dimostrando che ogni anno il numero totale di spermatozoi mobili passa da circa 130 milioni a circa 60 milioni allo stato attuale.
“Abbiamo un’ampia casistica, che ci ha permesso di effettuare un’analisi esaustiva – chiarisce Daniela Galliano, medico chirurgo, specializzata in Ginecologia, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Responsabile del Centro PMA di IVI Roma – Questo studio non è stato condotto negli uomini del pubblico in generale, ma in pazienti infertili che si sono rivolti alle nostre cliniche in Spagna, e che apre una finestra su un problema e una tendenza preoccupante che riguarda tutto il mondo.”
L’incidenza dello stile di vita
Anche uno stile di vita non corretto può avere un’importante incidenza sull’infertilità maschile. Numerosi studi, ad esempio, hanno rilevato come il fumo per effetto della presenza di radicali liberi che determinano reazioni ossidative possa causare una riduzione della qualità dello sperma, in particolare per quanto concerne la concentrazione. È stata anche evidenziata una correlazione fra alcol e una riduzione del volume spermatico: la produzione di spermatozoi, infatti, si riduce con un maggiore consumo di alcol perché quest’ultimo interferisce con il rilascio delle gonadotropine, gli ormoni che regolano lo sviluppo dei testicoli. Anche l’obesità è spesso associata ad una ridotta qualità dello sperma: gli uomini obesi, infatti, presentano frequentemente alterazioni del DNA degli spermatozoi, della loro forma e motilità. Anche lo stress può comportare un’alterazione della spermatogenesi: livelli elevati di cortisolo ed enzima alfa-amilasi (considerati marker dello stress) sono spesso correlati a difficoltà nel concepimento.
L’uomo ha la capacità di produrre spermatozoi durante tutta la vita, ma il loro numero, la concentrazione e la qualità peggiorano dopo i 40 anni con un aumento delle anomalie di origine genetica. Attualmente, circa il 15% delle coppie, più di 1 su 10, ha problemi di fertilità, ovvero non riesce a concepire nel corso di un anno di tentativi non protetti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel 20% dei casi di infertilità il problema interessa entrambi i componenti della coppia, ma diventa un problema esclusivamente maschile nel 30% dei casi.
Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita
“Quando abbiamo deciso di metter su famiglia, il ginecologo ci consigliò di fare alcuni esami – ricorda D.M. paziente IVI che, quasi per caso, scoprì di essere infertile e oggi ha un bellissimo bambino di pochi mesi – feci lo spermiogramma e mi ritrovai di fronte ad una azoospermia. È stato molto pesante psicologicamente. Tanta rabbia, tanta delusione, ho pensato addirittura di allontanarmi da mia moglie per non rovinarle la vita e non ostacolare il suo desiderio di maternità. Poi, per fortuna, siamo riusciti a superarla insieme. A 7/8 anni, avevo sofferto di criptorchidismo bilaterale, sono stato operato e avrei dovuto sottopormi a dei controlli periodici, che non ho mai fatto. Invece questi controlli avrebbero probabilmente rilevato che gli spermatozoi stavano diminuendo e che la qualità del liquido seminale stava calando.”
“L’infertilità maschile è una problematica in netta crescita nel corso degli anni con un costante aumento di numero di casi rilevati a livello globale – continua la dottoressa Daniela Galliano – Ma l’infertilità maschile è un tema ancora poco discusso, la maggior parte degli uomini tende a sottovalutare il problema e a non effettuare alcun controllo a riguardo. Il punto è che si tratta di una questione culturale, non solo medica. Parlare di infertilità nel nostro Paese, specialmente di infertilità maschile, è ancora un tabù. Anche gli uomini non sono immuni da ricadute di carattere psicologico quando si parla di infertilità e questo accade perché c’è ancora scarsa informazione a riguardo. La confusione genera paure e insicurezze, per esorcizzarle bisogna affrontare questo tipo di problemi per quello che realmente sono: patologie che, seppur non sempre curabili, non impediscono più all’individuo di sperare in una futura paternità.”
“È stato il ginecologo stesso a consigliarci di intraprendere un percorso di PMA – ricorda D.M. – Prima ho fatto un piccolo intervento di microTESE, per vedere di recuperare un campione di liquido seminale idoneo ad essere utilizzato per la fecondazione. Cosa che purtroppo non è stata possibile. Abbiamo fatto diversi tentativi tra strutture pubbliche e private, ci sono voluti circa 5 anni per arrivare a coronare il nostro sogno. Per fortuna io ho un carattere per cui mi abbatto uno o due giorni ma poi reagisco. Cerco una soluzione. Molti altri si avviliscono, si chiudono. Quando ho raccontato il problema in famiglia, mio padre si è sentito molto in colpa perché se quando ero piccolo mi avesse fatto fare i giusti controlli, se avessimo fatto prevenzione, forse le cose sarebbero andate in maniera diversa. Per questo è importante fare informazione, perché puoi scegliere e vivere in maniera più consapevole. Oggi con mio figlio farei dei ragionamenti differenti, non sottovaluterei più questi controlli.”
IVI: il vostro sogno a portata di mano
Qualora una gravidanza tardi ad arrivare o nel caso di episodi di gravidanze ectopiche, la soluzione più opportuna è rivolgersi ai nostri specialisti. IVI, infatti, rappresenta la realtà più importante a livello mondiale nell’ambito della medicina riproduttiva. E la cura assoluta nei confronti dei nostri pazienti è visibile anche dall’iter iniziale: offriamo infatti un primo check-up completo finalizzato ad accertare la fertilità, un iter che non prevede alcuna lista d’attesa. La nostra eccellenza è confermata dai risultati concreti: 9 coppie su 10, dopo essersi rivolte ai nostri esperti, riescono a coronare il proprio sogno di genitorialità. Tutto questo rende IVI il vostro miglior alleato per superare ogni tipo di problema di fertilità.
Non è più possibile commentare.