Uno dei più importanti eventi a livello mondiale nell’ambito della riproduzione assistita, un congresso che ha la forza di essere un evento per discutere, concordare e tracciare le nuove prospettive nell’ambito della medicina riproduttiva. L’8th International IVIRMA Congress, che si è svolto a Mallorca dal 4 al 6 aprile, ha riunito oltre 1.600 specialisti provenienti da 73 paesi e ha rappresentato l’occasione per presentare i progressi raggiunti nel settore ed informare sui risultati raggiunti e le tecniche più innovative. Durante il congresso sono state rese note le ultime scoperte e le tendenze nella riproduzione assistita come l’edizione genetica degli embrioni, l’importanza del metabolismo sulla fertilità e il riferimento alle vescicole extracellulari come strumento per un miglioramento del processo di selezione degli embrioni. L’evento, inoltre, ha rappresentato il primo congresso mondiale sulla salute ad attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) proposti dall’ONU. IVI, da questo punto di vista, considera la sostenibilità un presupposto essenziale per lo sviluppo di una scienza riproduttiva che sia rispettosa dell’impegno sociale ed ambientale.
L’edizione genetica degli embrioni
Una fra le tematiche più importanti affrontate nel corso del Congresso è stata l’edizione genetica degli embrioni. Questa tecnica, realizzata attraverso la tecnologia CRISPR (Clustered regularly interspaced short palindromic repeats) consente di surrogare alcune parti danneggiate del DNA con parti sane. Questa sostituzione è finalizzata ad evitare che le parti danneggiate possano avere l’effetto di trasmettere malattie ereditarie. L’analisi delle cellule embrionali prima del transfer nell’utero materno può consentire la correzione di eventuali alterazioni e, di conseguenza, portare ad un aumento delle probabilità di una gravidanza e della nascita di un bambino sano. La tecnica CRISPR, oltre alla correzione dei geni mutati può permettere la cancellazione di interi geni o di introdurre nel genoma, in un punto definito a priori, un segmento del tutto estraneo. L’edizione genetica degli embrioni, anche chiamata “forbici molecolari”, è oggetto di numerosissimi studi recenti. Una ricerca pubblicata su Nature Biotechnology ha aperto le porte a nuove frontiere in questo ambito mediante l’implementazione di una nuova tecnica che consentirà di intervenire con ancora maggiore precisione sul DNA mutato.
Le vescicole extracellulari: una panoramica generale
L’8th International IVIRMA Congress è stato anche l’occasione per approfondire il potenziale ruolo delle vescicole extracellulari sull’aumento delle probabilità di successo della riproduzione assistita. Le vescicole extracellulari sono vescicole che hanno un diametro variabile fra i 50 e i 1.000 µm e vengono rilasciate dalle cellule in particolari condizioni. Il loro ruolo è quello di mediazione della comunicazione intercellulare. Secondo recenti studi queste vescicole, in base alle cellule dalle quali sono originate, contengono proteine, lipidi, acidi nucleici e sono in condizioni di trasmettere informazioni diverse in base al loro contenuto. Nell’ambito della riproduzione assistita, le vescicole extracellulari hanno una funzione essenziale nella comunicazione fra embrione ed endometrio, il che determina che abbiano un aspetto cruciale per un corretto impianto. Per questa ragione questi potrebbero essere utilizzati come veri e propri biomarcatori del successo riproduttivo.
Lo studio presentato nel corso del Congresso
Durante il Congresso di Mallorca è stato presentato uno studio condotto dal Dottor Diego Marin, dottorando di IVIRMA New Jersey e dal Dottor Richard T. Scott, CEO di IVIRMA intitolato “Extracellular vesicles can be isolated from culture media with and without exposure to human preimplantation embryos”. La ricerca, da questo punto di vista, ha lo scopo di individuare un biomarcatore che possa consentire di implementare il processo di selezione degli embrioni in maniera non invasiva e, di conseguenza, possa permettere un aumento del tasso di impianto degli embrioni euploidi che attualmente raggiunge una percentuale del 70%. Le vescicole extracellulari in precedenza erano state oggetto di studio in riferimento a patologie renali e a neoplasie, soltanto recentemente si è aperto un importante ambito di ricerca nel contesto della medicina riproduttiva. Queste, combinate con altre tecnologie diagnostiche, potrebbero offrire un’importantissima prospettiva per valutare la vitalità dell’embrione e approfondire il dialogo fra quest’ultimo e l’endometrio. La conoscenza dettagliata di queste particelle, di conseguenza, potrebbe portare ad un incremento dell’impianto embrionario.
Il Congresso come punto di incontro fra scienza e sostenibilità
Aprire le porte alle prospettive future, non soltanto nell’ambito della ricerca scientifica, ma anche sotto il profilo della sostenibilità. Il Congresso di Mallorca, oltre a rappresentare uno dei più importanti summit mondiali nel contesto della medicina riproduttiva, è stato anche la prima convention mondiale sulla salute a muoversi nel rispetto degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (ODS) predisposti dalle Nazioni Unite. L’impegno di IVI, da questo punto di vista, si sviluppa sotto tre profili: economico, sociale ed ambientale. In particolare, durante il congresso è stato progettato un piano di sostenibilità rivolto a quattro aree: il l cambiamento climatico, l’economia circolare, le persone e le risorse naturali.
Le quattro aree
Sotto il profilo del cambiamento climatico sono state elaborate una pluralità di azioni come una fornitura di energia rinnovabile al 100% e un’ottimizzazione dell’utilizzo energetico negli spazi di IVI, dal 2016 tutte le nostre cliniche, infatti, hanno condotto un audit energetico per un miglioramento delle azioni in questo settore. In riferimento all’economia circolare, si è proceduto al recupero di 2.300 kg di residui organici e 800 kg di residui di vetro. Questi obiettivi sono stati raggiunti anche mediante lo sviluppo di un’app mobile. Per quanto concerne il piano di sostenibilità riferito alle persone, nell’ambito del congresso sono stati donati 3.000 euro al progetto presentato dal Rafa Nadal Foundation Center, un centro di Palma di Maiorca rivolto all’inclusione sociale di oltre 200 bambini. Infine, nel corso del Congresso sono state sviluppate policy finalizzare ad un utilizzo efficiente dell’acqua e al sostegno di un’alimentazione a km zero.
IVI: l’avanguardia nella procreazione assistita
Il Congresso è stato l’occasione per confermare la leadership indiscussa di IVI nell’ambito della medicina riproduttiva. I nostri centri, infatti, si occupano di oltre 22.000 trattamenti all’anno con un indice di concepimento cumulativo top al 97% per tre tentativi. La prova più tangibili del successo delle nostre tecniche sono i 160.000 bambini nati con l’assistenza dei nostri medici e ricercatori.
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