In IVI aiutiamo migliaia di persone a realizzare il loro sogno di avere un figlio. Ma non vogliamo fermarci qui, per noi la salute e il futuro di donne e bambini sono una priorità. Pertanto, quest’anno vogliamo fare un altro passo in avanti con “Stronger Together”, un’iniziativa attraverso la quale, durante il mese di ottobre,… Mostra articolo
Ogni anno, in Italia, circa 13.000 bambini nascono grazie alla procreazione medicalmente assistita. Un dato in costante e progressivo aumento: basti pensare che, secondo i dati del registro sulla Pma dell’Istituto Superiore della Sanità, sono quasi 80.000 le coppie che ogni 12 mesi fanno ricorso alla fecondazione assistita. Un percorso verso la realizzazione di un sogno che è, sicuramente, una strada impegnativa che richiede sostegno e partecipazione da parte di tutta la rete sociale coinvolta nel progetto ed un ascolto psicologico profondo. Per queste ragioni, assume un’importanza fondamentale lo sviluppo di un supporto psicologico in grado di accompagnare le coppie nel corso di tutto l’iter di fecondazione assistita. IVI, da questo punto di vista, ha deciso di sostenere questo percorso non solo dal punto di vista medico, ma anche sotto il profilo psicologico grazie a un programma di sostegno dedicato a chi decide di affidarsi alla cura delle nostre strutture.
Una tecnica che consente di posticipare la maternità sia per ragioni sociali o lavorative che nel caso di una patologia incompatibile con la gestazione. Il congelamento degli ovuli è una procedura di fecondazione assistita che permette di preservare la fertilità in donne con una funzione ovarica a rischio o nelle ipotesi in cui lo spostamento nel tempo della gravidanza sia frutto di una decisione volontaria. Secondo una recente ricerca condotta da IVI e pubblicata sulla rivista “Fertility and Sterility” dal 2007 ad oggi si è verificato un vero e proprio boom nel ricorso a questa tecnica con un aumento delle richieste pari al 500%. L’età media delle donne che fanno ricorso al congelamento è 37,2 anni. I rischi correlati al congelamento degli ovuli sono molto ridotti e connessi alla procedura di stimolazione ovarica e all’età della donna che decide di farvi ricorso.
Uno dei rimedi anticoncezionali più sicuri, in grado anche di contrastare patologie spesso dolorose come l’endometriosi. La pillola anticoncezionale è uno dei metodi contraccettivi più ad ampio spettro, ma il suo uso è ancora oggi oggetto di false credenze e informazioni errate. Una di queste riguarda l’idea che la pillola contraccettiva sia causa di infertilità. In realtà non esiste nessuno studio in grado di correlare l’assunzione di questo farmaco a futuri problemi di fertilità seguenti alla sua interruzione, così come non si è rilevata una distinzione significativa fra tasso di fertilità delle donne che hanno assunto la pillola in maniera prolungata e tasso di fertilità di chi non ha fatto ricorso a questo metodo anticoncezionale. Anzi, come vedremo, in molti casi questo farmaco può avere un ruolo fondamentale per la protezione della fertilità.
L’infertilità secondo una recente definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è considerata una vera e propria patologia che si verifica nel caso di assenza di concepimento dopo il decorso di un periodo di tempo di 12 mesi di rapporti mirati non protetti. Studi recenti hanno evidenziato come su dieci coppie intervistate circa il 20% ha difficoltà a procreare in maniera naturale, una percentuale che venti anni fa era più che dimezzata. Occorre evidenziare, inoltre, come le cause di infertilità possano essere equamente ripartite sotto il profilo quantitativo fra sesso femminile e maschile
La qualità dell’alimentazione e lo stile di vita durante la gravidanza hanno un’influenza determinante sulla salute del nascituro. In particolare, durante i nove mesi di gestazione è necessario evitare alcuni alimenti e bevande che potrebbero produrre effetti negativi sul feto e comportare rilevanti problematiche per il neonato. Una delle precauzioni più diffuse e generalmente accettate a livello medico riguarda l’alcol e la gravidanza: l’assunzione di bevande alcoliche, infatti, è assolutamente vietata. Il feto non dispone degli enzimi necessari a metabolizzare l’alcol e, di conseguenza, l’effetto di quest’assunzione potrebbe comportare danni agli organi e al sistema nervoso del nascituro
Un fattore in grado di influire in maniera negativa sulla fertilità, sia femminile sia maschile e un elemento di rischio per il feto durante la gravidanza. Il fumo rappresenta uno dei principali nemici sia della fertilità sia della gestazione. Per questa ragione, è opportuno per le coppie che progettano di avere un bambino smettere di fumare prima di un’eventuale gravidanza. Secondo i dati del Ministero della Salute in Italia i fumatori sono quasi 11,3 milioni, una percentuale pari al 22% della popolazione. La ripartizione è quasi equa fra uomini (6,2 milioni) e donne (5,1 milioni)
Da 29 anni aiutiamo a creare famiglie. Un cammino che abbiamo costruito giorno dopo giorno con il nostro impegno sociale e ambientale. Di fatto, ad IVIRMA lavoriamo per rendere sostenibile il percorso verso la maternità. Un percorso che inizia ben prima che il paziente arrivi nei nostri centri, grazie ai nostri procedimenti interni e al nostro impegno… Mostra articolo
Uno dei più importanti eventi a livello mondiale nell’ambito della riproduzione assistita, un congresso che ha la forza di essere un evento per discutere, concordare e tracciare le nuove prospettive nell’ambito della medicina riproduttiva. L’8th International IVIRMA Congress, che si è svolto a Mallorca dal 4 al 6 aprile, ha riunito oltre 1.600 specialisti provenienti… Mostra articolo
Riconoscimento facciale in 3D e Fecondazione Assistita. Di cosa si tratta? Grazie al riconoscimento facciale in 3D, al “big data” e all’intelligenza artificiale, oggi è possibile, per chi si sottopone ad un trattamento di Fecondazione Eterologa, ottenere la migliore somiglianza con il donatore di gamete. IVI infatti lancia Perfect Match 360°, un innovativo programma che… Mostra articolo