La donazione di gameti
La donazione di gameti per molte donne simbolizza l’ultimo passo che sono disposte a compiere nel loro percorso verso la maternità.
“Quando possiamo non vogliamo e quando vogliamo non possiamo”. Con questa frase si possono riassumere i due punti di inflessione della vita riproduttiva delle donne: il primo corrisponde alla tappa della giovinezza, quando la donna sta iniziando il suo percorso professionale e il suo corpo si trova all’apice delle condizioni per ottenere una gravidanza, però non rientra nei suoi piani.
Nel secondo caso, la donna si trova in quello che si definisce “il miglior momento”, quando a livello psicologico è maturata al punto da raggiungere un’altra prospettiva sulla vita, sa ciò che vuole, è avanzata dal punto di vista professionale, tuttavia il suo orologio biologico non regge il passo.
“Perchè non possiamo essere madri quando vogliamo? Perchè i nostri ovuli non rendono più quando per noi è il momento perfetto per avere un bebè?” Queste domande -da leggere con tono amareggiato- hanno la stessa risposta in un’alta percentuale della popolazione, quella delle donne che decidono di formare una famiglia verso, o dopo aver superato, i 40 anni: l’età.
Il ritardo della ricerca della maternità in Spagna è il principale fattore che ha fatto aumentare vertiginosamente i problema di fertilità negli ultimi anni nel nostro paese e, di fronte a questa causa di infertilità, esiste solo un trattamento di riproduzione assistita in grado di affrontare il problema: la Fecondazione in Vitro con ovuli di donatrice ovvero la donazione di gameti.
Negli ultimi 10 anni, i trattamenti di riproduzione con ovuli donati sono aumentati dell’86% a IVI. “La donazione di gameti è, attualmente, l’unico modo che il 37% delle nostre pazienti ha di realizzare il suo sogno di essere madre. Il profilo delle riceventi di ovuli è abbastanza omogeneo, quasi tutte hanno quasi 40 anni o li hanno superati e, pertanto, hanno una bassa riserva ovarica o una scarsa qualità ovocitaria”, spiega il Dott. Antonio Requena, direttore medico di IVI.
LA FIVET
La Fecondazione in Vitro (FIVET) con ovuli di donatrice, conosciuta comunemente come ovodon, è il trattamento di riproduzione assistita con maggior tasso di successo. “Il 69% delle coppie che ricorrono a questa tecnica nelle nostre cliniche, ottiene una gravidanza dopo il primo trattamento. Si tratta della percentuale di successo più alta in medicina riproduttiva attualmente nel nostro paese, come indicano i dati dell’auditing pubblicati nella nostra pagina web. Tuttavia, in medicina, ogni caso è unico e i pronostici sono molto diversi”, continua il Dott. Requena.
“A IVI da 25 anni accompagniamo i nostri pazienti in questi procedimenti medici che implicano tanto carico emotivo e sappiamo in prima persona che le percentuali di successo non sono solo un dato statistico, ma sono la materializzazione o meno del sogno di essere genitori. Per questo motivo, alle pazienti che devono ricorrere alla donazione di gameti, che per alcune di loro simbolizza l’ultimo passo che sono disposte a compiere nel loro percorso verso la maternità, offriamo il nostro accordo per la gravidanza, che consiste nella restituzione dell’importo versato per i trattamenti se dopo tre tentativi non si ottiene gestazione” conclude il direttore medico di IVI.
Le cliniche IVI garantiscono la gravidanza
Se hai meno di 48 anni e vuoi realizzare il tuo sogno, a IVI possiamo aiutarti. Mettiamo a tua disposizione il programma “3 cicli di ovodon”, che ti garantisce gravidanza in un massimo di tre trattamenti di fecondazione in vitro con ovuli donati. Se non ottieni gravidanza, ti restituiamo l’importo totale versato per i trattamenti.
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