Il periodo di vita che va dal menarca alla menopausa nella vita di una donna, è caratterizzata dal ciclo mestruale che ha inizio il primo giorno di una mestruazione e termine con il primo giorno di quella successiva. Il flusso mestruale, invece, contraddistingue quei giorni durante i quali mensilmente avvengono perdite di sangue dai genitali femminili. In questo senso, così come sottolinea anche l’Istituto Superiore di Sanità, il ciclo mestruale può essere considerato alla stregua di un complesso orologio biologico il cui timing viene regolato da una serie di ormoni prodotti dalle ovaie. Occorre sottolineare come la durata del ciclo mestruale dipenda da una pluralità di fattori e sia variabile da donna a donna. In questo senso si parla di ciclo regolare se questo ha una durata pressoché uguale di mese in mese, mentre è irregolare qualora la durata vari nel corso del tempo e si passi da lassi di tempi molto brevi a cicli molto lunghi.
Da un punto di vista meramente statistico la durata standard del ciclo mestruale è di 28 giorni, anche se in molti casi questo spazia fra i 21 e i 35 giorni. Non è infrequente che si verifichi un ciclo in anticipo, soprattutto nella fase adolescenziale e nel periodo immediatamente a ridosso della menopausa. Tuttavia se tale condizione si protrae nel corso dei mesi è opportuno rivolgersi ad uno specialista.
Il ciclo in anticipo
Il presentarsi del ciclo in anticipo è un episodio non infrequente e normalmente non deve destare particolari preoccupazioni. Tuttavia, qualora questo evento perduri nel corso del tempo o se l’anticipo è superiore a cinque giorni, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista per indagare le cause che ne sono all’origine. Occorre precisare, da un punto di vista preliminare, che le mestruazioni ravvicinate – anche dette polimenorrea – sono nella maggior parte dei casi da imputare a cambiamenti ormonali che riguardano l’organismo in particolari fasi della vita. Dal punto di vista medico si parla di polimenorrea quando l’intervallo che intercorre fra due cicli risulta minore di 25 giorni. Questo evento colpisce in particolare sia giovani donne con un’età di norma inferiore ai 20 anni, sia donne in una condizione di perimenopausa, ossia il periodo immediatamente a cavallo della menopausa.
Le cause delle mestruazioni in anticipo
Le cause dell’anticipo del ciclo possono essere svariate ed in alcuni casi concorrere contemporaneamente a determinare un tale evento. Una delle prime variabili ad influire sulla regolarità del ciclo è rappresentata dalla pubertà. Negli anni che seguono immediatamente il menarca, le mestruazioni tendono a non essere regolari in quanto è in corso un progressivo assestamento della funzionalità ormonale. Un’altra causa, come abbiamo già accennato, è determinata dal periodo di premenopausa, che si contraddistingue per ciclo irregolari (in anticipo o in ritardo) e flussi connotati da un’intensità variabile. Una delle cause più diffuse del ciclo in anticipo è l’endometriosi, ossia una malattia cronica, senza un’origine ben definita, che si verifica nelle ipotesi in cui il tessuto endometriale si venga a localizzare all’esterno dell’utero, soprattutto nelle ovaie. Anche infezioni di origine sessuale, come clamidia, la sifilide e la gonorrea possono causare ipotesi di sanguinamento fra i due cicli. Fra le cause di origine patologica del ciclo irregolare va anche annoverato l’ovaio policistico, che rappresenta il disturbo riproduttivo più diffuso fra le donne in età fertile e si caratterizza per la presenza di ovaie ingrossate costituite da un numero di follicoli superiore a quello normalmente presente.
I rimedi per il ciclo in anticipo
Se il ciclo in anticipo è un episodio occasionale e non reiterato nel tempo non è necessario preoccuparsi, mentre se questo evento si verifica con cadenza pressoché inalterata ogni mese è necessario rivolgersi ad un medico. Ai fini di una corretta diagnosi lo specialista potrebbe richiedere esami di approfondimento. Una volta individuata la causa è possibile procedere all’iter terapeutico. Le cure, in questo senso, variano a seconda del fattore che ha determinato tale evento: se l’origine dello stesso è da correlare ad alterazioni ormonali si procederà alla prescrizione di farmaci progestinici. Anche l’assunzione della pillola anticoncezionale potrebbe rivelarsi un supporto adeguato per regolarizzare il ciclo.
La polimenorrea e la gravidanza
L’arrivo in anticipo delle mestruazioni può, ovviamente, avere conseguenze sulla ricerca di una gravidanza. La maggiore frequenza del ciclo mestruale, infatti, comporta un’alterazione dell’ovulazione e della durata della fase luteale e, di conseguenza, può comportare difficoltà nel concepimento.
Moltissimi studi, da questo punto di visto, mettono in correlazione la polimenorrea alla riduzione delle probabilità di una gravidanza.
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