Il tempo di gestazione e la durata media di una gravidanza si stima che sia di nove mesi, tuttavia il calcolo delle settimane di gravidanza assume un’importanza fondamentale per verificare, passo dopo passo, le condizioni di salute del feto. Da questo punto di vista, è necessario tenere conto dell’ultima mestruazione come punto di riferimento dal quale partire. Questo presupposto sarà necessario per procedere con il computo dell’età gestazionale. Inoltre occorre precisare come, ai fini dell’individuazione della data presunta del parto, si deve tener conto del fatto che la durata della gravidanza, normalmente, sia di 280 giorni, quindi non di nove mesi solari, ma dieci mesi lunari (ossia nove mesi, ai quali vanno aggiunti un numero di giorni variabile da 7 a 12).
Il momento di inizio della gestazione
Ai fini del calcolo delle settimane di gravidanza, assume un’importanza fondamentale determinare il momento dal quale ha inizio la gestazione. Questo viene individuato con il primo giorno dell’ultima mestruazione. Quest’ultima è una data facilmente individuabile, che non può essere confusa con altre. Sicuramente più complesso è il tentativo di valutare il momento dell’ovulazione e del concepimento. Da questo punto di vista, è evidente, dunque, come a differenza di quello che si possa pensare comunemente, facendo coincidere l’inizio della gravidanza con il primo giorno dell’ultima mestruazione, il calcolo della gestazione ha inizio prima del concepimento.
Perché è utile calcolare una gravidanza in settimane e non in mesi?
Nella mentalità comune il computo della gravidanza si effettua sulla base dei mesi: tanto è vero che il termine “9 mesi” è diventato quasi un sinonimo di gestazione. Dal punto di vista ginecologico ed ostetrico, però, la misurazione del periodo che va dal concepimento al parto viene effettuato sulla base delle settimane. L’utilità di questo criterio si fonda sulla sua maggiore precisione rispetto a quello mensile: se, infatti, la lunghezza delle settimane rimane fissa, quella dei mesi non lo è. Di conseguenza, questa impostazione consente di conoscere senz’altro con maggiore certezza il momento del presunto parto. La durata standard, da questo punto di vista, è di 280 giorni a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione, che tradotti in settimane diventano 40.
La differenza fra età gestazionale ed età concezionale
Sulla base degli elementi appena descritti e in riferimento all’opportunità di valutare la gravidanza sulla base del calcolo delle settimane, è comunque opportuno effettuare una differenza fra età gestazionale ed età concezionale (o embrionale). La prima è rappresentata nel numero di settimane che decorre tra il primo giorno dell’ultima mestruazione e la data del parto. In questo senso si può anche ritenere che l’età gestazionale sia la differenza di 14 giorni prima della data del concepimento e il giorno della nascita del bimbo. L’età embrionale o concezionale è invece il tempo decorso dal momento del concepimento e quello della nascita ed è inferiore di due settimane rispetto all’età gestazionale. Come abbiamo precisato, però, non essendo certo il momento del concepimento, è opportuno fare riferimento all’età gestazionale ai fini del calcolo della futura gravidanza.
Il calcolo nei casi di procreazione medicalmente assistita
Il calcolo della data presunta del parto e della durata della gravidanza, ovviamente, è utile anche nelle ipotesi in cui il concepimento avvenga per effetto di un trattamento di fecondazione assistita. Da questo punto di vista occorre precisare come per calcolare le settimane di gravidanza nel caso di procedure di procreazione medicalmente assistita è necessario valutare sia la data della fecondazione sia quella dell’ultima mestruazione. Per quanto riguarda le tecniche come la FIVET e la ICSI, dunque, è necessario sottrarre 14 giorni alla data di fecondazione per iniziare con il calcolo del periodo gestazionale.
L’ecografia ai fini del calcolo delle settimane di gravidanza
Ai fini del calcolo delle settimane di gravidanza, e per avere un computo anche più certo del decorso della gestazione, è possibile far ricorso a un’ecografia. Questo esame, infatti, consente di valutare l’età gestazionale accertando le dimensioni del feto. L’indagine, in questo senso, è più accurata qualora sia effettuata fra la nona e la sedicesima settimana di gravidanza. In questa finestra temporale, infatti, la datazione effettuata mediante l’indagine può discostarsi al massimo di una settimana rispetto all’età effettiva del feto.
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