Quando è passato un anno di rapporti sessuali regolari non protetti e non si è verificato un concepimento, si comincia a sospettare l’esistenza di una possibile alterazione. Nel caso di età più avanzata, si consiglia di rivolgersi allo specialista dopo sei mesi di rapporti sessuali regolari non protetti senza concepimento.
È importante sapere che la specie umana non ha un alto potere riproduttivo, si parla di un 25% di possibilità di gravidanza nel rapporto sessuale avuto in coincidenza con il momento dell’ovulazione della donna. Approssimativamente 1 coppia in età fertile su 6 è colpita da sterilità (15% -17%).
Le prove per determinare l’infertilità, includono una storia clinica e una visita medica completa di entrambi i membri della coppia. Nel caso della donna, gli esami di base sono lo studio ormonale basale, l’ecografia e l’isterosalpingografia, con possibilità di ampliamento degli esami a seconda del caso della paziente. Per completare la diagnosi è necessario valutare anche, nel caso dell’uomo, la qualità dello sperma mediante un seminogramma.
La sterilità è l’incapacità di concepire, di cui può soffrire un individuo o una coppia; l’infertilità impedisce invece a una coppia di portare avanti una gestazione che si concluda con la nascita di un neonato sano.
È peggiorata la fertilità maschile in termini di diminuzione del conteggio di spermatozoi e di motilità. Sono anche frequenti i casi di donne in età avanzata che decidono di diventare madri tentando di restare incinte spontaneamente quando la loro naturale fertilità è diminuita. Spesso si verificano casi in cui uomini che si sono sottoposti a vasectomia decidono di tornare a essere fertili dopo aver conosciuto una nuova compagna.
Solo nel senso che oggi nei paesi più sviluppati ci sono fattori che possono incidere negativamente sulla produzione di spermatozoi come alcol e fumo. Anche l’inquinamento ambientale è un fattore determinante, oppure le sostanze e gli additivi contenuti nei cibi, come gli ormoni per far ingrassare il bestiame. Nelle comunità agricole, soprattutto nelle aree in cui ci sono serre, l’uso di pesticidi che sviluppano una certa attività ormonale può incidere sull’infertilità dell’uomo. Ulteriori fattori che contribuiscono all’abbassamento del tasso di natalità sono connessi con i cambiamenti dello stile di vita, come l’inserimento della donna nel mondo del lavoro, il ritardo nella ricerca della prima gravidanza, ecc.
L’ovulazione, o periodo fertile della donna, si situa verso la metà di ogni ciclo mestruale, attorno al 14º giorno, considerando il ciclo con una durata di 28 giorni. È provato che 24 ore dopo l’ovulazione si verifica un innalzamento della temperatura basale che va da 4 a 6 decimi. Questo segno di riconoscimento è la base del metodo di controllo delle nascite che permette di identificare i giorni dell’ovulazione.
Quando l’ovulo lascia l’ovaio sopravvive per circa 48 ore e solo in questo periodo può essere fecondato dagli spermatozoi; dal canto loro, gli spermatozoi hanno un potere fecondante di 72 ore al massimo. In ogni modo è meglio non controllare ossessivamente quando avviene l’ovulazione dato che l’ansia è controproducente per il raggiungimento del concepimento, oltre a essere un fattore che influisce negativamente sul rapporto di coppia. Purtroppo, la probabilità di gravidanza spontanea dopo un anno di tentativi andati a vuoto diminuisce molto anche se si programmano i rapporti sessuali.
È un centro medico specializzato in metodi di diagnosi e tecniche di procreazione in cui opera personale specifico altamente qualificato e in cui vengono impiegate le tecnologie più moderne.
A livello legale non c’è un’età limite che impedisca a una coppia di cercare di procreare. Dipende molto dalla situazione di ogni coppia, dalla sua salute, dalle condizioni fisiche e da vari altri fattori. Nel caso della donna, i 50 anni sono considerati un limite ragionevole a partire dal quale non si consiglia di sottoporsi a un trattamento della fertilità.
I bambini nati da procreazione assistita sono come tutti gli altri bambini e non hanno problemi di salute aggiuntivi.
L’infertilità secondaria invece indica la difficoltà nel concepire il secondo figlio dopo che la prima gravidanza è andata a buon fine.