Negli ultimi anni, la ricerca nel campo della fertilità ha evidenziato quanto il corretto equilibrio di vitamine e oligoelementi sia fondamentale per la salute riproduttiva. Tra i micronutrienti che svolgono un ruolo utile per la fertilità troviamo la vitamina D, la vitamina B12, lo zinco e il selenio. La loro presenza adeguata sostiene vari aspetti delle funzioni riproduttive femminili e maschili ed è considerata rilevante anche nei percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Il ruolo dei micronutrienti nella fertilità
La fertilità dipende da un equilibrio complesso che coinvolge ormoni, metabolismo, funzione ovarica, spermatogenesi, sistema immunitario e qualità delle cellule riproduttive (gameti). I micronutrienti partecipano a questi processi, favorendo la maturazione ovocitaria, la produzione di ormoni sessuali, la corretta divisione cellulare degli embrioni e la protezione del materiale genetico dallo stress ossidativo. Anche una carenza lieve o moderata può rendere meno efficiente il sistema riproduttivo.
Vitamina D e fertilità
La vitamina D agisce in modo simile ad un ormone. I suoi recettori sono presenti in ovaio, endometrio, testicolo e placenta, suggerendo un coinvolgimento diretto nei processi riproduttivi. Livelli insufficienti possono essere associati a irregolarità ovulatorie, ridotta qualità ovocitaria e ad una possibile riduzione dell’impianto embrionario. Nella fertilità maschile, carenze di vitamina D sono state correlate a minore motilità spermatica ridotta e, più in generale, a parametri seminali meno favorevoli. E’ importante ricordare che la vitamina D è influenzata da vari fattori, quali esposizione solare, dieta, stile di vita e variabili individuali, quindi una valutazione specifica è sempre consigliata.
Vitamina B12: una molecola essenziale per la fertilità
La vitamina B12 è necessaria per la sintesi del DNA e per la maturazione delle cellule riproduttive. Una sua carenza può aumentare l’omocisteina plasmatica, fattore associato ad una minore qualità ovocitaria e ad un ambiente uterino meno favorevole all’impianto embrionale. Anche negli uomini questa vitamina gioca un ruolo chiave, poichè può influenzare la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Le carenze sono più frequenti in persone che seguono una dieta povera di alimenti di origine animale, che presentano alterazioni dell’assorbimento, e nei fumatori.
Zinco e salute riproduttiva
Lo zinco è coinvolto nella regolazione degli ormoni sessuali e nella protezione del DNA delle cellule riproduttive. Nella donna partecipa ai processi di maturazione ovocitaria e al mantenimento dell’equilibrio endocrino. Nell’uomo sostiene la spermatogenesi e influisce sulla qualità del liquido seminale. Un apporto insufficiente può incidere sulla qualità e sulla competenza degli ovociti e sulla vitalità spermatica. Lo zinco è presente in carne, legumi, mitili, frutta secca e cereali integrali, ma il suo assorbimento può variare da persona a persona.
Selenio: un supporto essenziale per ovociti e spermatozoi
Il selenio è fondamentale per il funzionamento degli enzimi antiossidanti intracellulari, proteggendo ovociti, spermatozoi ed embrioni dai danni ossidativi. Una sua carenza può essere associata a maggiore incidenza di arresto dello sviluppo embrionale e ad una risposta ovarica meno efficace nei trattamenti di procreazione medicalmente assistita (PMA). E’ un micronutriente presente in quantità variabili negli alimenti che troviamo tutti i giorni sulle nostre tavole, che dipende anche dalla ricchezza del terreno in cui crescono gli alimenti stessi.
Integratori sì o no? La valutazione specialistica è fondamentale
L’assunzione in autonomia di integratori non è mai consigliabile. Una valutazione medica consente di individuare eventuali carenze, evitare sovradosaggi e impostare un piano nutrizionale e terapeutico personalizzato, mirato e sicuro. Non sempre è necessario integrare: spesso la correzione dello stile di vita e dell’alimentazione può essere di per sé sufficiente.
Conclusione
Vitamina D, vitamina B12, zinco e selenio sono micronutrienti utili alla funzione riproduttiva e alle prime fasi dello sviluppo embrionale. Valutare lo stato nutrizionale permette di sostenere in modo più completo la capacità riproduttiva e rendere più mirato ogni percorso clinico.
Nei centri IVI, la competenza specialistica viene integrata con il monitoraggio nutrizionale per accompagnare il paziente in ogni fase.
Vitamina D, vitamina B12, zinco e selenio sono micronutrienti utili alla funzione riproduttiva e alle prime fasi dello sviluppo embrionale. Valutare lo stato nutrizionale permette di sostenere in modo più completo la capacità riproduttiva e rende più mirato ogni percorso clinico. Nei centri IVI la competenza specialistica viene integrata con il monitoraggio nutrizionale per accompagnare il paziente in ogni fase.
FAQ – Micronutrienti e fertilità
La vitamina D può influire sulla fertilità?
Sì. Livelli adeguati sono associati ad una ovulazione più regolare e ad una migliore qualità ovocitaria.
La vitamina B12 migliora le possibilità di concepimento?
La B12 contribuisce alla maturazione cellulare e sostiene un ambiente endometriale più favorevole all’impianto dell’embrione.
Zinco e selenio favoriscono la fertilità maschile?
Possono sostenere la motilità spermatica, la qualità del liquido seminale e la protezione del DNA dallo stress ossidativo.
È necessario integrare questi micronutrienti?
L’integrazione è indicata solo in caso di reali carenze e sempre dopo una valutazione specialistica.



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