La conoscenza dell’andamento del ciclo mestruale, e in particolare del periodo che coincide con l’ovulazione, consente di aumentare le probabilità di concepimento, qualora l’obiettivo della coppia sia di ottenere una gravidanza. In molti casi, infatti, un adeguato calcolo permette di aumentare in maniera importante le probabilità di avere un bambino. Ovviamente è necessario sottolineare come queste valutazioni, comprensive del calcolo dell’ovulazione, siano semplicemente indicative e “statistiche” e non servano ad assicurare, ma ad agevolare un concepimento. Il momento di massima fertilità, infatti, può subire modifiche e variazioni, frequenti od occasionali, in tutte le donne, senza esclusione anche di quelle che normalmente hanno un ciclo regolare. Per comprendere come funzioni questo meccanismo è innanzitutto importante approfondire come si sviluppa un ciclo mestruale.
Il ciclo mestruale
Secondo una definizione universalmente accettata, il ciclo mestruale ha inizio il primo giorno di una mestruazione e si conclude il primo giorno della successiva. Un concetto che va distinto da quello di “flusso mestruale” o mestruazione, che indica i giorni nei quali si verificano le perdite di sangue. L’Istituto Superiore di Sanità ha messo in rilievo come il ciclo mestruale sia caratterizzante rispetto alla fertilità femminile. In condizioni normali, infatti, ogni mese una cellula uovo raggiunge la maturità ed è pronta per essere fecondata. In questa fase si verificano anche importanti variazioni a livello uterino per consentire al corpo di prepararsi in vista di un’eventuale gravidanza.
Quali sono le fasi del ciclo mestruale
La durata e lo sviluppo del ciclo mestruale variano da donna a donna, ma da un punto di vista meramente statistico questo dura in media 28 giorni. Le tre fasi determinanti sono quella follicolare, che precede il rilascio dell’ovulo, quella ovulatoria e quella luteale che si verifica dopo il rilascio. L’ovulazione si verifica quando viene raggiunto un picco ormonale che stimola la rottura del follicolo e il conseguente rilascio dell’ovulo.
Cos’è l’ovulazione
L’ovulazione è la fase nel corso della quale l’ovocita viene liberato dalle ovaie e si sposta verso le Tube di Falloppio. Nel caso di incontro con uno spermatozoo può, quindi, verificarsi la fecondazione e di conseguenza avviarsi una gravidanza. Questa fase si verifica, generalmente, tra il tredicesimo e quindicesimo giorno del ciclo, qualora questo abbia una durata “standard” di 28 giorni. Occorre, da questo punto di vista, precisare come il periodo fertile abbia una durata di circa 5 giorni. Il periodo nel quale le probabilità di concepimento sono massime, infatti, copre i tre giorni precedenti all’ovulazione, il giorno stesso e quello successivo. Il calcolo dell’ovulazione, quindi, può assumere un’importanza fondamentale ai fini dell’aumento delle probabilità di concepimento.
I test di ovulazione
Per agevolare il calcolo dell’ovulazione e consentire di determinare con maggiore certezza il periodo fertile, è possibile utilizzare i test di ovulazione in commercio. Questi ultimi sono dispositivi con un grado di affidabilità ormai pari al 99%, che permettono di aumentare in maniera sensibile le probabilità di una gravidanza. La maggioranza dei test in commercio permettono di misurare i valori dell’LH, un ormone che è protagonista di un significativo innalzamento dalle 36 alle 24 ore prima che si verifichi l’ovulazione Occorre precisare come il picco di LH si verifichi nelle dodici ore che precedono l’ovulazione.
Il calcolo del periodo fertile sulla base dei sintomi
Oltre all’utilizzo dei test di ovulazione, il calcolo di questa fase può essere effettuato anche sulla base di alcuni indicatori fisici che segnalano tale evento. L’ovulazione, infatti, è preceduta da una serie di sintomi che segnalano le modifiche correlate alla liberazione dell’ovulo. Fra questi c’è, ad esempio, la variazione della temperatura al momento del risveglio che aumenta, generalmente di alcuni decimi, con l’approssimarsi di questa fase. Un controllo costante nell’arco di un mese, quindi, consentirebbe di individuare il periodo fertili. Un altro fra i segnali in questione è rappresentato dalle variazioni del muco cervicale.
Nei giorni che precedono l’ovulazione, infatti, quest’ultimo aumenta nella quantità ed assume una tonalità più chiara. Il metodo Billings, da questo punto di vista, si fonda sul calcolo dell’ovulazione attraverso l’osservazione delle modificazioni al muco cervicale. In alcuni casi l’ovulazione si annuncia attraverso dei sintomi che possono assumere una matrice dolorosa. In particolare, in questo periodo, si verifica una modificazione della posizione della cervice e un ingrossamento dei linfonodi inguinali che si può protrarre fino al giorno successivo alla conclusione dell’ovulazione.
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