La fertilità è un bene prezioso di cui prendersi cura fin dall’adolescenza
Un’alimentazione equilibrata permetterebbe all’uomo di aumentare le possibilità di concepimento; una dieta sana, infatti, migliorerebbe la qualità dello sperma, soprattutto negli uomini che presentano già qualche problema di fertilità. Sono i risultati dello studio recentemente pubblicato su Fertility and Sterility e condotto dalla Erasmus University Medical Centre di Rotterdam in Olanda su 129 uomini, in… Mostra articolo
• Micro-TESE permette di identificare le aree del testicolo in cui si trova lo sperma • Questa tecnica, che riduce al minimo i danni ai testicoli, dà speranza agli uomini affetti da azoospermia • Nel 2016 IVI ha eseguito 23 biopsie tramite il Micro-TESE, ottenendo il recupero di spermatozoi in 13 casi, dai quali si… Mostra articolo
• Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 10% delle donne è affetto da endometriosi • Tra il 30 e il 50% delle donne sterili soffre di endometriosi, terza causa di infertilità nelle donne • Negli ultimi dieci anni IVI ha aiutato a diventare madre oltre 8.500 donne con questa malattia L’endometriosi è una malattia tanto… Mostra articolo
Domani, 28 febbraio è la Giornata Mondiale delle Malattie Rare: IVI fa il punto sulla diagnosi genetica preimpianto nella riproduzione assistita • Più di 6 mila le malattie rare in Italia; colpiscono oltre 670.000 persone • L’80% di queste patologie è di origine genetica “Mai come nella malattia si vede quel che vale un uomo”…. Mostra articolo
• Dopo la fusione di entrambe le società, il nuovo gruppo raggiungerà un fatturato annuale di circa 300 milioni di euro. • L’obiettivo principale del nuovo gruppo, che prenderà il nome di IVI-RMA Global, sarà quello di continuare l’espansione negli Stati Uniti. • Un’innovazione pluri-premiata, un’attenzione speciale al paziente e i risultati eccellenti costituiscono le… Mostra articolo
Scoperta l’origine del legame fra madre e bambino. In uno Studio pubblicato sulla rivista inglese Nature Neuroscience, per la prima volta viene studiato l’impatto della gravidanza sulla struttura cerebrale della donna. L’esito di questa ricerca, in prospettiva, potrà derivare anche la possibilità di prevedere il grado di attaccamento al neonato. Lo studio è stato portato avanti dai ricercatori dell’università Autonoma di Barcellona (UAB) e dell’Istituto Hospital del Mar di ricerche mediche (IMIM) in collaborazione con la clinica IVI di Barcellona e mostra per la prima volta come la maternità provochi alterazioni durature nella struttura cerebrale, molto probabilmente finalizzate a migliorare la capacità della madre di proteggere e relazionarsi con il neonato.
Giornata mondiale Aids: grazie al miglioramento dei trattamenti antiretrovirali e delle tecniche di riproduzione assistita, le coppie possono realizzare il sogno di avere figli sani