• Micro-TESE permette di identificare le aree del testicolo in cui si trova lo sperma
• Questa tecnica, che riduce al minimo i danni ai testicoli, dà speranza agli uomini affetti da azoospermia
• Nel 2016 IVI ha eseguito 23 biopsie tramite il Micro-TESE, ottenendo il recupero di spermatozoi in 13 casi, dai quali si sono avute sei gravidanze
Roma, 22 marzo 2017
Nel recente passato, le possibilità che gli uomini con diagnosi di azoospermia non ostruttiva potessero diventare genitori erano quasi nulle. Oggi i progressi nel campo della medicina riproduttiva, tra cui figura Micro-TESE, danno grande speranza agli uomini che affrontano gravi problemi legati alla fertilità.
Micro-TESE consiste in una biopsia testicolare che viene eseguita attraverso una microscopica amplificazione visiva (microscopio chirurgico) che identifica le aree del testicolo dove sono certamente presenti gli spermatozoi.
IVI utilizza questa tecnica da diversi anni nei propri centri di Madrid e Valencia, con l’obiettivo di estenderla nel resto dei suoi centri. Solo nel 2016, grazie al Micro-TESE, IVI ha eseguito 23 biopsie. Da questi interventi è stato possibile il recupero degli spermatozoi in 13 casi, un tasso di recupero pari al 56,52%. A seguito di tali recuperi di spermatozoi sono state raggiunte sei gravidanze attraverso un ciclo di fecondazione in vitro, grazie alla microiniezione dello sperma recuperato.
Secondo il Dottor Carlos Balmori, urologo presso il Centro IVI di Madrid, “grazie al microscopio chirurgico si ingrandisce la visione e si possono vedere con precisione i tubuli del testicolo, per scegliere quali debbano essere presi. Micro-TESE è l’alternativa alle biopsie randomizzate e più comuni. Riduce al minimo i danni ai testicoli rispetto ad una biopsia aperta ed ha un campionamento più selettivo. Con le biopsie tradizionali viene rimossa una grande quantità di tessuto testicolare e si può arrivare ad influenzare una delle funzioni dei testicoli, come la produzione di testosterone. Il tessuto testicolare non viene recuperato, bisogna stare attenti quando viene rimosso per evitare di causare, ad esempio, l’ipogonadismo”.
IVI è uno dei pochi centri in Spagna che pratica il recupero di spermatozoi attraverso la tecnica Micro-TESE. “Dobbiamo sempre contare su personale qualificato, con un team di urologi e biologi – afferma il Dottor Saturnino Lujan, urologo presso il Centro IVI di Valencia – Una volta ottenuto il campione di sperma, questi potrà essere congelato in vitro per essere utilizzato in futuro o direttamente senza la necessità di ricorrere a trattamenti di congelamento”.
Una volta di più IVI si dimostra in prima linea nei trattamenti di riproduzione assistita e mette a disposizione le proprie conoscenze al servizio dei suoi pazienti. Anche se Micro-TESE è un metodo rivoluzionario per recuperare gli spermatozoi, “l’ideale – conclude la Dottoressa Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma – sarebbe raggiungere un ingrandimento visivo tale che ci consenta di vedere direttamente lo sperma. Attualmente stiamo lavorando su tecniche di immagine che ci renderanno più facile l’individuazione dei tubuli che contengono sperma”.
Ipogonadismo
Si tratta di un disturbo nel funzionamento di gonadi, ovaie e testicoli, che, a causa di un funzionamento non corretto, non ricevono abbastanza stimolazione dall’ipofisi perché questa non è ben stimolata dall’ipotalamo. Tale condizione può essere dovuta principalmente a danni cerebrali provocati da un intervento chirurgico o infezioni e a cause genetiche.
Azoospermia
E’ la diagnosi che riceve un uomo quando non presenta spermatozoi nel proprio liquido seminale. Esistono due tipi di azoospermia: quella ostruttiva, che potrebbe derivare da un incidente o da un intervento chirurgico, e quella non ostruttiva o secretoria.