Marzo, mese della sensibilizzazione sull’endometriosi
IVI: OGGI CONVIVERE CON L’ENDOMETRIOSI SI PUÒ
- Il 10-15% delle donne in età fertile è affetto da endometriosi
- Il 30-40% delle pazienti con endometriosi è infertile
- 9.000 le donne con endometriosi che si sono rivolte a IVI
Roma, 20 marzo 2019
In occasione del mese della sensibilizzazione sull’endometriosi e con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale, IVI diffonde un messaggio positivo per le donne affette da questa patologia che desiderano avere un figlio.
“Oggi convivere con l’endometriosi si può – afferma la dottoressa Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma – perché è possibile tenere sotto controllo i sintomi e mantenere una buona qualità di vita. Inoltre, nei casi in cui la donna non riesca a rimanere incinta naturalmente è possibile ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita con buone possibilità di avere un bambino. È importante sottolineare come la gravidanza abbia un impatto positivo sulla malattia, poiché riduce le fluttuazioni ormonali tipiche di questa patologia che sono la causa dei forti dolori”.
I numeri dell’endometriosi sono piuttosto allarmanti: 10-15% la stima delle donne affette da questo problema, principalmente in un’età che va dai 30 ai 40 anni e con un ritardo della diagnosi che mediamente si attesta sui 7 anni. 176 milioni le donne con endometriosi nel mondo, 3 milioni i casi solo in Italia. Inoltre, la malattia impatta fortemente sulla capacità riproduttiva: il 30-40% delle donne colpite da questa patologia sono infertili.
L’endometriosi è una malattia cronica, dolorosa e invalidante che, se non adeguatamente curata, provoca forti ripercussioni sulla vita delle pazienti, costrette a convivere con ansia, discriminazioni, paura, giornate a casa, rischio di perdere il lavoro. Si verifica quando cellule dell’endometrio, il tessuto che riveste normalmente l’utero, si accumulano al di fuori della cavità uterina, come ad esempio nell’addome, nelle ovaie o nelle tube; questo accumulo anomalo reagisce alle variazioni ormonali tipiche di ogni ciclo femminile, provocando gonfiore negli organi in cui si trova.Si tratta di un’infiammazione cronica che si manifesta con forti dolori e sofferenze intestinali, accentuati durante il periodo mestruale, ma anche con aderenze e infertilità.
L’endometriosi è una patologia complessa che richiede specifiche competenze. Per questa ragione IVI ha organizzato, in alcune cliniche, unità dedicate per la cura dell’endometriosi. Grazie alla diagnosi e a un corretto trattamento e relativo follow-up, sia medico che psicologico, le pazienti possono sentirsi supportate e comprese. Negli ultimi dieci anni più di 9.000 donne si sono rivolte a IVI per riuscire ad avere un bambino nonostante l’endometriosi.
Diversi i progressi nel nostro Paese dal punto di vista terapeutico-assistenziale, ma anche istituzionale, degli ultimi anni: l’inserimento nel 2016 dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti; l’entrata in vigore nel marzo 2017 dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) previsti per gli stadi clinici di endometriosi moderato e grave; un disegno di legge recentemente presentato al Senato per cercare di risolvere le criticità provocate da questa patologia
IVI-RMA Global
IVI nasce nel 1990 come la prima istituzione medica in Spagna completamente specializzata nella riproduzione umana. Da allora ha aiutato a nascere più di 160.000 bambini, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie di riproduzione assistita. All’inizio del 2017, IVI si è fusa con RMANJ, diventando così il più grande gruppo di riproduzione assistita del mondo. Attualmente conta più di 65 cliniche in tutto il mondo ed è leader nel campo della medicina riproduttiva.
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