- 9° edizione del congresso IVIRMA: oltre 1.000 esperti, da 65 paesi diversi, si sono confrontati sul presente e il futuro della medicina riproduttiva.
- Durante il convegno sono emersi risultati promettenti riguardo ai test genetici preimpianto e alle possibilità di riattivazione ovarica in pazienti con riserva ovarica ridotta.
- In Italia circa il 15% delle coppie soffre di infertilità, IVI inaugura il Centro di I livello a Milano per essere più vicino ai pazienti del nord Italia
Roma, 16.12.2021
In occasione dell’inaugurazione della Clinica di I Livello a Milano, IVI presenta i risultati emersi durante la 9° edizione del Congresso IVIRMA, cui hanno partecipato, tra il 15 e il 19 novembre, i principali ricercatori nel settore della procreazione medicalmente assistita a livello mondiale. Nell’ambito del convegno, che si tiene ogni due anni, sono stati presentati i progressi raggiunti nel campo della Medicina Riproduttiva, in termini di innovazioni tecnologiche e studi scientifici. In altre parole, il Congresso IVIRMA è stato un importante momento di confronto per condividere le pratiche più avanzate e per migliorare i risultati raggiunti quotidianamente in ambito clinico.
Grazie alla ricerca portata avanti da IVI, gruppo nato nel 1990 in Spagna come prima istituzione medica totalmente specializzata in Procreazione Medicalmente Assistita, ed oggi leader nel settore che dispone della più grande banca di ovociti al mondo, la medicina della procreazione sta compiendo passi da gigante, raggiungendo in tempi relativamente brevi risultati che, solo fino a pochi anni fa, erano impensabili.
Per IVI l’esigenza di investire ingenti risorse in studio e ricerca è una priorità fondamentale per essere sempre più vicina alle coppie che soffrono di infertilità. Oggi, in Italia, il numero di coppie che si rivolge alla PMA è in forte aumento, dal momento che le persone iniziano a cercare una gravidanza in età più matura rispetto al passato. Proprio per assicurare ai pazienti i migliori risultati possibili, IVI si impegna costantemente nello studio e nella ricerca per offrire i trattamenti più innovativi ed efficaci.
“Nell’ambito del 9° del Congresso IVIRMA” ha affermato il Professor Antonio Pellicer, Presidente e Fondatore di IVI, “sono stati presentati due studi molto importanti. Il primo sui test genetici preimpianto non invasivi e il secondo sulle possibilità di riattivazione ovarica in pazienti con scarsa riserva di ovociti”.
“Il primo studio è molto importante anche per capire l’onestà intellettuale che contraddistingue i ricercatori IVI” ha spiegato il Professore, “infatti, anche se gli innovativi test genetici preimpianto rappresentano una possibilità molto attraente dal punto di vista medico, poiché implicano una procedura meno gravosa in termini di competenze e macchinari, al momento non sono ancora stati considerati idonei all’uso clinico dato che, a differenza degli esami attualmente praticati, non garantiscono ancora la massima attendibilità dei risultati. Per noi di IVI la tutela e la sicurezza dei pazienti sono valori primari, dunque non ci affideremo alle nuove procedure finché non si dimostreranno efficaci, rispetto a quelle attualmente praticate che sono estremamente costose e complesse”.
“Il secondo studio, focalizzato sulla riattivazione ovarica in pazienti con una scarsa riserva di ovociti,” ha continuato il Prof. Pellicer, “è di importanza essenziale considerando che una delle cause più diffuse d’infertilità femminile è il fattore anagrafico. Questo studio, infatti, esplora il ruolo della disfunzione mitocondriale nell’invecchiamento ovarico e le diverse modalità di adoperare i processi mitocondriali per rallentare o invertire i cambiamenti legati all’età nelle gonadi femminili. I risultati finora ottenuti suggeriscono che la combinazione dei benefici di componenti non cellulari, utilizzati nella tecnica ASCOT, con fattori di crescita contenuti nelle piastrine, può potenziare e accelerare gli effetti rigenerativi sulla riserva ovarica e diventare così un trattamento efficace per le pazienti con bassa riserva ovarica, tanto da permettere loro di utilizzare i propri ovociti in un trattamento di fecondazione assistita con risultati incoraggianti”. “Chiaramente” ha affermato il Prof. Pellicer, “si tratta di studi ancora in fieri, che però dimostrano gli enormi progressi che sta compiendo la medicina in questo campo, spinta dalla volontà di essere sempre più vicino ai propri pazienti”.
“Per queste stesse ragioni” ha proseguito Pellicer, “noi di IVI, a sei anni dall’apertura del primo Centro di I livello a Roma, ad uno dall’apertura della Clinica di III livello nella Capitale e a meno di un anno da quella del Centro di I livello a Bari, abbiamo deciso di essere ancora più presenti sul territorio italiano con una Clinica di I livello a Milano, per offrire anche alle coppie del nord Italia un punto di riferimento valido a livello internazionale”.
Nel Centro IVI milanese, diretto dalla Dott.ssa Cristina Pozzobon, i pazienti possono effettuare indagini di fertilità, visite ginecologiche, controlli ecografici e avviare percorsi di fecondazione assistita.
“Sono molto felice di rafforzare la presenza di IVI al Nord Italia” ha concluso il prof. Pellicer. “Anche in questa Clinica garantiamo l’eccellenza del nostro Gruppo, gli alti standard offerti dai nostri Centri nel resto d’Italia, in Spagna e in tutto il mondo, adottando gli stessi protocolli, le tecnologie e le tecniche più avanzate di IVI. I nostri pazienti si potranno affidare alla professionalità della nostra équipe medica diretta dalla Dott.ssa Cristina Pozzobon. Tutti i professionisti del nostro team si sono formati nelle nostre Cliniche spagnole e siamo davvero felici di porre la loro esperienza al servizio del Centro IVI di Milano”.