Cosa sono le ovaie policistiche?
Le ovaie sono due piccoli organi situati nell’utero della donna e sono composte da follicoli, cioè piccoli sacchi pieni di liquido contenenti gli ovuli.
Ogni mese, circa venti ovuli cominciano a maturare, anche se solo uno raggiungerà una maturazione completa. Completata la maturazione, il follicolo si apre per rilasciare l’ovulo e una volta che l’ovulo stesso abbandona il follicolo, avviene l’ovulazione. L’ovulo quindi percorre la Tuba di Falloppio, per dare origine ad una possibile ovulazione.
Quando le ovaie sono policistiche, l’ovaio non crea gli ormoni necessari per la maturazione degli ovuli e fa sì che alcuni follicoli rimangano cisti, poiché non crescono abbastanza per rilasciare gli ovuli maturi, impedendo così l’ovulazione.
Approssimativamente 1 donna su 4 ha ovaie policistiche (OP) e generalmente le donne dei Paesi dell’Europa del sud hanno una maggiore predisposizione ad esserne affette per le caratteristiche proprie della razza, come il colore della pelle, più intenso del colore delle donne in nord Europa, o una maggior intensità di peli.
Cosa sono le ovaie policistiche e quali le conseguenze?
Le ovaie policistiche sono caratterizzate da piccoli follicoli accumulati nell’ovaio, ma non rappresentano una malattia, sono una caratteristica con la quale una donna può nascere, una predisposizione genetica contro la quale non può essere fatto nulla. Nel caso in cui ci siano difficoltà al momento dell’ovulazione o ritardo nel ciclo mestruale, bisognerà rivolgersi al proprio medico al fine di essere consigliati sulla maniera migliore di gestire la situazione.
Cosa fare per rimanere incinta nonostante le ovaie policistiche?
Una buona alimentazione e esercizio fisico possono aiutare a normalizzare il ciclo mestruale e di conseguenza aumentare la possibilità di avere una gravidanza in maniera naturale. Altre volte invece, potrebbe essere necessario ricorrere ad un trattamento di riproduzione assistita come l’inseminazione artificiale o la fecondazione in vitro (FIV), a seconda del caso. Per le donne con ovaie policistiche, quindi, verrà effettuato uno studio approfondito per conoscere lo stato delle ovaie e in genere potranno essere somministrati farmaci per stimolare l’ovulazione e facilitare così la gestazione, anche se tutto questo dipenderà sempre dalla storia medica di ogni donna.
Quali sono i sintomi delle ovaie policistiche?
Le ovaie policistiche (OP) sono una diagnosi ecografica che non deve essere accompagnata da una sintomatologia. La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), invece, è una condizione caratterizzata da obesità, anovulazione (assenza di ovulazione), e iperandrogenismo (incremento di ormoni maschili e di conseguenza aumento della peluria corporea). Approssimativamente, 1 donna su 10 in età fertile è affetta da Sindrome dell’Ovaio Policistico, che può presentarsi già nelle bambine dall’ età di 11 anni. Inoltre, la Sindrome dell’Ovaio Policistico è la causa più comune di infertilità femminile.
Anche se non si conosce la causa della Sindrome dell’Ovaio Policistico, si pensa che i geni possano essere un fattore che influenzi l’apparire di questa malattia. Anche l’eccesso di insulina può essere un fattore scatenante.
Non esiste una definizione accettata per la Sindrome dell’Ovaio Policistico, ma può essere diagnosticata quando una donna ha due di queste tre caratteristiche:
– Elevati livelli di androgeni.
– Assenza di mestruazioni oppure mestruazioni irregolari.
– Ovaie policistiche.
Cosa è bene fare per le ovaie policistiche?
Per trattare le ovaie policistiche di solito è sufficiente avere una dieta equilibrata, fare frequentemente esercizio fisico e controllare il proprio peso. La Sindrome dell’Ovaio Policistico, invece, deve essere tenuta sotto controllo al fine di prevenire problemi, attraverso pillole anticoncezionali, farmaci per il diabete, trattamenti per la fertilità, antiandrogeni, o altri tipi di cure, insieme al cambiamento di stile di vita, sempre adattato alla situazione e alla condizione di ciascuna paziente. La Sindrome dell’Ovaio Policistico può essere trattata e anche se la presenza di questa condizione può rendere difficile una gravidanza, è importante sottoporsi alle cure di uno specialista perché possa trovare la soluzione migliore per il proprio caso.
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