Il consumo di nicotina è estremamente dannoso per la fertilità sia femminile che maschile.
Nelle donne, fumare può arrecare danni molto importanti alle ovaie e agli ovuli, oltre ad aver un ruolo decisivo nel causare una menopausa precoce o problemi di ovulazione.
In un recente studio del Ministero della Salute, si evidenzia addirittura come il fumo stesso possa essere la causa di circa il 13% dei casi di infertilità femminile.
Da un punto di vista della fertilità maschile, negli uomini fumatori possono verificarsi delle modifiche in merito alla morfologia e alla motilità degli spermatozoi. Inoltre, il fumo può essere causa di una importante riduzione degli spermatozoi stessi.
Nelle coppie che cercano una gravidanza, quindi, è molto importante tenere in considerazione il “fattore nicotina”. E’ necessario considerare che nelle coppie fumatrici, questo fattore può arrivare a ritardare fino a 12 mesi il concepimento di un bambino.
Smettere di fumare è una scelta fondamentale per una coppia che vuole avere un figlio. E’ importante sapere, inoltre, che le donne che non riscontrano problemi di infertilità legati al fattore tubarico o che non sono ancora in menopausa, possono ritornare a livelli di fertilità delle donne non fumatrici.
Il fumo e la fecondazione assistita – Anche di fronte a problemi di fertilità importante, la procreazione medicalmente assistita (pma) ha permesso a molte coppie di realizzare il desiderio di avere un bambino, grazie a tecniche estremamente avanzate nate soprattutto nell’ultimo decennio.
Per questa ragione, sono in costante incremento i pazienti che hanno deciso di superare queste difficoltà facendo ricorso alla procreazione assistita. Secondo i dati dell’ISS, infatti, negli ultimi sei anni sono aumentati quasi del 20% gli italiani che hanno scelto di affidarsi a tecniche come la fivet.
E’ importante però sapere che gli effetti del fumo non devono essere sottovalutati nemmeno durante un trattamento di fecondazione assistita. Si calcola infatti che nelle coppie che soffrono di problemi di fertilità, il successo di una terapia di pma risulta ridotto del 34%. L’insuccesso maggiore viene rilevato nelle donne più mature, in cui incidono anche problemi di fertilità dovute all’età. Da sottolineare che nelle fumatrici rispetto alle donne non fumatrici risulta una bassa riserva ovarica, una bassa risposta delle ovaie alla stimolazione, un numero minore di ovociti recuperati e fecondati e ovviamente il tasso di gravidanza.
Gli effetti del fumo in gravidanza – Fumare in gravidanza può portare dei danni gravissimi al feto, oltre ad avere delle pesanti ripercussioni sulla gravidanza stessa.
Sono numerosi gli studi che affrontano questo tema, analizzando come il fumo possa causare un aumento di aborti spontanei, essere causa di nascita prematura oltre ad essere associato ad altri importanti rischi ed effetti. Soprattutto, il tabagismo durante la gravidanza pregiudica gravemente la salute del bambino, potendo portare a un rischio di infertilità per il bambino stesso in età adulta.
Le madri che fumano più di dieci sigarette al giorno durante la gravidanza influenzano in forma diretta la salute del bambino stesso, potendo causare nel bambino maschio una riduzione nella concentrazione dello sperma del 20-48% in comparazione con coloro che non sono esposti al fumo, mentre in una bambina femmina una riserva limitata di ovociti e di subfertilità.
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