L’Italia, secondo una recente ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, è il secondo paese europeo con il tasso di natalità più bassa rispetto agli altri paesi dell’Unione. Una “medaglia d’argento” negativa determinata soprattutto da un incremento dei casi di infertilità femminile e maschile. Secondo alcune stime prospettiche, questa situazione nei prossimi anni è destinata a coinvolgere ben il 20% delle coppie. Per questo motivo assume un’importanza essenziale una scoperta tempestiva delle cause di infertilità, attraverso esami che consentano di individuare il problema ed attivare tutti i canali e le azioni necessarie per superarlo. In particolare, fra le cause di infertilità femminile una delle più rilevanti è rappresentata dal fattore tubarico, ossia dalla presenza di anomalie morfologiche o funzionali delle tube. Queste ultime, infatti, sono gli organi che permettono l’incontro fra spermatozoo e ovocita. Per assolvere a questa funzione è necessaria la pervietà delle tube, l’integrità e la piena funzionalità della mucosa tubarica. In caso di sospetta infertilità correlata ad un fattore tubarico, l’esame primario per eccellenza è rappresentato dall’isterosalpingografia.
Il fattore tubarico e l’isterosalpingografia
Il fattore tubarico rappresenta la seconda causa di infertilità femminile e ricorre in circa il 10% dei casi. Le cause più diffuse alla base di questa problematica sono rappresentate dalla presenza di infezioni pelviche e dalla salpingite acuta. Quest’ultima consiste nell’infiammazione di una o entrambe le tube determinata dall’azione di germi provenienti dall’esterno. Il sintomo più evidente di una problematica correlata alle tube è rappresentato da una mancata gravidanza nonostante i tentativi ripetuti nel corso del tempo. Lo screening primario da questo punto di vista è rappresentato dall’isterosalpingografia, un esame che normalmente consente di individuare il problema e i cui risultati possono essere successivamente confermati da ulteriori approfondimenti diagnostici come la laparoscopia con salpingocromoscopia.
Cosa valuta l’isterosalpingografia
L’isterosalpingografia Questo esame deve essere eseguito preferibilmente nel corso della prima parte del ciclo, ossia fra il primo e il quattordicesimo giorno e comunque dopo la cessazione del flusso e prima del periodo ovulatorio. La valutazione realizzata attraverso l’isterosalpingografia ha carattere morfologico ma non funzionale. In sostanza, quest’indagine consente di valutare la morfologia delle tube e della cavità uterina, ma non fornisce dettagli sull’effettiva funzionalità delle stesse. Quest’esame, oltre ad indicazioni in merito alla fertilità, può fornire anche informazioni utili nei casi in cui la paziente abbia dovuto sostenere aborti ripetuti.
L’isterosalpingografia: come si esegue
L’isterosalpingografia è un esame di carattere radiologico che si effettua attraverso il posizionamento di un catetere nella cavità uterina attraverso il quale viene iniettato un mezzo di contrasto idrosolubile. Quest’ultimo consente di visualizzare la cavità uterina e le tube. Questa tecnica attraverso i raggi X consente di studiare il passaggio del mezzo di contrasto valutando eventuali malformazioni od occlusioni. Con questo esame è possibile valutare la presenza di patologie a carico della cavità uterina come miomi o la presenza di un utero setto e bicorne. A livello tubarico oltre a mettere in evidenza la presenza di occlusioni, l’isterosalpingografia può permettere di rilevare la presenza di aderenze qualora il mezzo di contrasto nella cavità peritoneale si “blocchi” in presenza di piccole sacche. Occorre mettere in rilievo come in alcuni casi questo esame abbia anche una valenza “curativa” sulla pervietà delle tube. Il passaggio del mezzo di contrasto, infatti, permette una riapertura di questi organi che potrebbero assumere la propria funzionalità e non ostare ad una futura gravidanza.
Isterosalpingografia e dolore
Da un punto di vista generale, come già precisato, si tratta di una tecnica che viene eseguita a livello ambulatoriale e senza la necessità di far ricorso ad un’anestesia. In rari casi, durante l’esame è possibile che si verifichino lievi sanguinamenti. Alcune pazienti, durante l’isterosalpingografia possono avvertire un dolore pelvico che nella maggior parte dei casi assume un carattere di lieve entità. Talvolta, nelle ore immediatamente successive all’esame, la paziente può avvertire dolore al basso ventre, un sintomo non preoccupante correlato ad una reazione locale al mezzo di contrasto. Per quanto riguarda i costi dell’isterosalpingografia, l’esame può essere eseguito nelle strutture pubbliche pagando un ticket di 35-50 euro, mentre qualora per ridurre i tempi la paziente intenda rivolgersi a cliniche private specializzate il prezzo oscilla fra i 250 e i 500 euro.
Gli esiti dell’isterosalpingografia
Qualora da quest’esame risultasse una chiusura delle tube, che impedirebbe in ogni modo l’incontro fra ovulo e spermatozoo, risulta necessario ai fini di una gravidanza far ricorso alle tecniche di fecondazione assistita. Qualora, invece, l’isterosalpingografia consente di evidenziare la chiusura di una sola tuba, allora non può essere esclusa la possibilità di ottenere un concepimento naturale. Come abbiamo precisato, inoltre, quest’esame può avere una valenza “curativa” in quanto il passaggio del mezzo di contrasto può consentire la riapertura delle tube. Un’evidenza confermata da un dato statistico: nei mesi successivi a questa procedura, infatti, è stati rilevato un aumento delle probabilità di concepimento proprio grazie a quest’effetto di “pulizia delle tube” definito “tubal flushing”.
IVI: il leader nella fecondazione assistita
Qualora gli esiti dell’isterosalpingografia evidenzino dei problemi a livello tubarico tali da impedire una futura gravidanza naturale, la nostra esperienza può consentirvi comunque di realizzare il vostro sogno di genitorialità. Le nostre cliniche, infatti, consentono al 90% di pazienti di ottenere una gravidanza. L’uso di tecnologie all’avanguardia nell’ambito della medicina riproduttiva, la nostra esperienza pluriventennale, il rigore dei nostri specialisti e l’attenzione per la ricerca scientifica sono elementi che permettono ad IVI di rivestire la leadership mondiale nell’ambito delle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
2 commenti
Buonasera, ho un problema a una tuba, l’altra funziona correttamente, per la fiv occorre operare la tuba malata oppure non serve?
Grazie mille
Ciao Eleonora, ti consigliamo di prendere un appuntamento con noi per rivolgere questa domanda ai nostri specialisti. Grazie!