La vasectomia \u00e8 una procedura chirurgica, anche definita \u201csterilizzazione maschile\u201d o \u201ccontraccezione chirurgica maschile\u201d, che ha la funzione di garantire una protezione contro l\u2019evenienza di future gravidanze. Questo intervento si realizza mediante la sezione chirurgica e la legatura dei dotti deferenti, ossia quella parte dell\u2019apparato riproduttivo maschile che ha la funzione di trasportare gli spermatozoi dai testicoli alle vescicole seminale. La conseguenza diretta di questa tecnica \u00e8 che l\u2019eiaculazione maschile sar\u00e0 caratterizzata da un\u2019assenza di spermatozoi e, pertanto, non sar\u00e0 in grado di innescare una fecondazione. La produzione di spermatozoi, dunque, non cessa ma viene riassorbita dal corpo. Non sono rari i casi, tuttavia, nei quali dopo una vasectomia l\u2019uomo decida di ripristinare la propria condizione iniziale di fertilit\u00e0. Secondo recenti statistiche circa il 4% degli uomini, dopo questo intervento chirurgico, decidono di chiedere una reversibilit\u00e0 della situazione e l\u201985% degli stessi riesce poi ad avere un bambino. La principale tecnica, in questo senso, \u00e8 rappresentata dalla vasovasostomia, <\/strong>che consiste in un intervento di microchirurgia riparatrice dei dotti deferenti.<\/p>\n
La vasectomia \u00e8 una delle modalit\u00e0 di contraccezione \u201cdefinitive\u201d pi\u00f9 diffuse al mondo. Secondo una recente statistica dell\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0 sono oltre 31 milioni le coppie che fanno ricorso a questa tecnica. La stessa OMS definisce questa procedura come \u201cun metodo di contraccezione permanente semplice, sicuro, efficace, a basso costo\u201d. In particolare, secondo alcune ricerche statistiche la sicurezza di questa tecnica \u00e8 confermata dal fatto che solo 15 coppie su 10.000 realizzano una gravidanza entro un anno dall\u2019intervento chirurgico.<\/p>\n
Nonostante questa tecnica sia considerata permanente, \u00e8 possibile anche far ricorso ad alcune procedure che la rendano reversibile, in particolare l\u2019intervento al quale si fa maggiormente ricorso in questo senso \u00e8 rappresentato dalla vasovasostomia. Il successo della reversibilit\u00e0, secondo i dati del sistema sanitario nazionale inglese, dipende in particolare dal tempo trascorso dall\u2019intervento, perch\u00e9 pi\u00f9 lungo sar\u00e0 il range temporale maggiore sar\u00e0 anche il tessuto cicatriziale presente. Secondo le statistiche la percentuale di successo tocca il 75% se l\u2019inversione viene effettuata entro 3 anni, raggiunge il 55% se questa viene realizzata fra i 3 e gli 8 anni e si attesta a meno del 10% superati i 20 anni.<\/p>\n
La tecnica chirurgica utilizzata per eccellenza per consentire una reversibilit\u00e0 dalla vasectomia \u00e8 la vasovasostomia<\/strong>. Questo intervento ha la funzione di ripristinare la continuit\u00e0 del dotto deferente. Questa procedura viene prevalentemente realizzata mediante ricorso alla microchirurgia. Normalmente gli spermatozoi ritornano ad essere presenti nel liquido seminale dopo circa due mesi dall\u2019intervento, ma \u00e8 possibile anche che questi si ripresentino dopo il decorso di un termine pi\u00f9 lungo che pu\u00f2 anche oscillare fra i 12 e i 18 mesi. L\u2019intervallo standard per una gravidanza successiva ad una vasovasostomia \u00e8 di 12 mesi. Occorre, inoltre, precisare come la percentuale di successo nella riapertura del dotto deferente \u00e8 pari all\u201980%.<\/p>\n
Se la vasectomia comporta un\u2019interruzione dei vasi deferenti che trasportano lo sperma dai testicoli, la vasovasostomia<\/strong> consiste nel ricollegare le due estremit\u00e0 del dotto deferente e ripristinare il sistema allo stato precedente all\u2019interruzione. Il ricorso alla microchirurgia, nel corso del tempo, ha garantito una maggiore precisione nell\u2019intervento. Una volta sezionata l\u2019area ostruita del condotto e verificata la presenza di sperma, vengono riavvicinate le aree precedentemente interrotte e vengono riunite attraverso una canalizzazione chirurgica. Il successo di questo intervento \u00e8 legato ad alcuni fattori essenziali come l\u2019et\u00e0 del paziente, l\u2019intervallo di tempo trascorso dalla vasectomia, la formazione di cisti spermatiche o granulomi, lo sviluppo eventuale di anticorpi anti-spermatozoi.<\/p>\n
Un recente studio condotto da un gruppo di ricerca portoghese ha analizzato i risultati clinici di interventi di vasovasostomia <\/strong>microchirurgica realizzati fra il 2008 e il 2014. Il tasso di ricanalizzazione dei pazienti \u00e8 stato pari al 100% e met\u00e0 degli uomini sottoposti a questo intervento sono diventati genitori dopo pochi mesi.<\/p>\n
Il paziente che si sottopone a vasovasostomia pu\u00f2 anche richiedere che durante l\u2019intervento venga prelevato e congelato il suo sperma. Questa precauzione consente alla coppia di sottoporsi a fecondazione in vitro con spermatozoi congelati (TESE)<\/a> qualora la procedura chirurgica non dia i risultati sperati.<\/p>\n
Se la vasovasostomia<\/strong> non fornisca i risultati sperati e non consenta una gravidanza o qualora l\u2019uomo non decida di sottoporsi a questa tecnica, l\u2019alternativa per una futura genitorialit\u00e0 \u00e8 rappresentata dall\u2019iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI)<\/a>. In particolare, \u00e8 possibile procedere ad un prelievo degli spermatozoi attraverso una biopsia testicolare e utilizzare in seguito gli stessi per fecondazione mediante ICSI. La biopsia, inoltre, consentir\u00e0 di estrarre e selezionare gli spermatozoi migliori. L\u2019iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi consente l\u2019unione diretta fra ovulo e lo spermatozoo attraverso un\u2019iniezione che consente di introdurlo direttamente nell\u2019ovocita. Questa tecnica agevola notevolmente la fecondazione e consente lo sviluppo di embrioni che dopo un termine variabile di 5 giorni vengono introdotti nell\u2019utero materno. Dopo il transfer, si potr\u00e0 anche procedere alla vitrificazione degli embrioni restanti, di buona qualit\u00e0, che possono fornire una \u201cscorta\u201d per un ciclo successivo.<\/p>\n
IVI \u00e8 la realt\u00e0 leader a livello mondiale nella fecondazione assistita. Un\u2019affermazione confermata dai nostri risultati clinici. Nel caso di una tecnica come l\u2019ICSI, particolarmente indicata nelle ipotesi di ripensamento dopo una vasectomia o di insuccesso di una vasovasostomia, la percentuale cumulativa di gravidanza \u00e8 pari al 71,3%<\/a> al primo tentativo e raggiunge la percentuale del 95,2% a terzo tentativo. Soltanto nel 2017 i nostri centri hanno eseguito ben 14.648 cicli di fecondazione in vitro (FIV-ICSI) raggiungendo un numero record di 1.938 gravidanze. Un risultato straordinario frutto dell\u2019esperienza pluridecennale dei nostri esperti, del nostro continuo e costante impegno nel settore della ricerca e dell\u2019utilizzo delle attrezzature pi\u00f9 evolute dal punto di vista tecnologico. IVI \u00e8 una garanzia per la realizzazione dei vostri sogni.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"La vasectomia \u00e8 una procedura chirurgica, anche definita \u201csterilizzazione maschile\u201d o \u201ccontraccezione chirurgica maschile\u201d, che ha la funzione di garantire una protezione contro l\u2019evenienza di future gravidanze. ","protected":false},"author":1,"featured_media":50722,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[17],"tags":[181],"acf":[],"yoast_head":"\n