{"id":48510,"date":"2019-01-25T12:47:25","date_gmt":"2019-01-25T12:47:25","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=48510"},"modified":"2022-04-12T15:31:32","modified_gmt":"2022-04-12T15:31:32","slug":"impianto-perdite-impianto-nidazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/","title":{"rendered":"Impianto e perdite da impianto: la nidazione"},"content":{"rendered":"<p style=\"text-align: justify;\">Dalla formazione dello zigote, nato dall\u2019incontro tra ovulo e spermatozoo, all\u2019impianto dell\u2019<strong>embrione<\/strong> nella cavit\u00e0 uterina della donna, intervengono numerosissimi step e trasformazioni complesse che compongono il percorso che porta dal concepimento alla formazione dell\u2019<strong>embrione<\/strong> e della placenta. Dopo la fecondazione, il gamete percorrer\u00e0 la tuba in un tempo di circa 3-4 giorni e, prima dell\u2019i<strong>mpianto<\/strong>, rester\u00e0 nella cavit\u00e0 uterina per diverso tempo. In questa fase non si verificher\u00e0 una sua espansione o crescita, ma una complessa evoluzione strutturale della cellula destinata a moltiplicarsi attraverso successive suddivisioni. Il processo di embriogenesi, cio\u00e8 la serie di eventi che permetteranno alla cellula fecondata di moltiplicarsi e specializzarsi fino a creare un intero organismo complesso, inizia con la fecondazione dell\u2019ovulo che, a seguito di modifiche strutturali, di moltiplicazioni cellulari e segmentazioni che trasformano il gamete prima in morula e poi in blastocisti, (fasi di sviluppo pre-embrionale) diventa in grado di potersi impiantare nella mucosa dell\u2019utero e di avviare la fase di <strong>nidazione<\/strong>.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">La <strong>nidazione<\/strong> o annidamento si verifica in un periodo che varia fra i cinque e gli otto giorni successivi alla fecondazione. In alcuni casi, per\u00f2, pu\u00f2 anche ritardare e realizzarsi entro il dodicesimo giorno. Durante questo periodo, in alcuni casi, alcune donne hanno riportato delle lievi <strong>perdite ematiche<\/strong> che normalmente durano pochissimi giorni e che, spesso, possono essere confuse con l\u2019arrivo delle mestruazioni.<\/p>\n<h3><\/h3>\n<div id=\"ez-toc-container\" class=\"ez-toc-v2_0_68_1 counter-hierarchy ez-toc-counter ez-toc-grey ez-toc-container-direction\">\n<div class=\"ez-toc-title-container\">\n<p class=\"ez-toc-title \" >Table of Contents<\/p>\n<span class=\"ez-toc-title-toggle\"><a href=\"#\" class=\"ez-toc-pull-right ez-toc-btn ez-toc-btn-xs ez-toc-btn-default ez-toc-toggle\" aria-label=\"Toggle Table of Content\"><span class=\"ez-toc-js-icon-con\"><span class=\"\"><span class=\"eztoc-hide\" style=\"display:none;\">Toggle<\/span><span class=\"ez-toc-icon-toggle-span\"><svg style=\"fill: #999;color:#999\" xmlns=\"http:\/\/www.w3.org\/2000\/svg\" class=\"list-377408\" width=\"20px\" height=\"20px\" viewBox=\"0 0 24 24\" fill=\"none\"><path d=\"M6 6H4v2h2V6zm14 0H8v2h12V6zM4 11h2v2H4v-2zm16 0H8v2h12v-2zM4 16h2v2H4v-2zm16 0H8v2h12v-2z\" fill=\"currentColor\"><\/path><\/svg><svg style=\"fill: #999;color:#999\" class=\"arrow-unsorted-368013\" xmlns=\"http:\/\/www.w3.org\/2000\/svg\" width=\"10px\" height=\"10px\" viewBox=\"0 0 24 24\" version=\"1.2\" baseProfile=\"tiny\"><path d=\"M18.2 9.3l-6.2-6.3-6.2 6.3c-.2.2-.3.4-.3.7s.1.5.3.7c.2.2.4.3.7.3h11c.3 0 .5-.1.7-.3.2-.2.3-.5.3-.7s-.1-.5-.3-.7zM5.8 14.7l6.2 6.3 6.2-6.3c.2-.2.3-.5.3-.7s-.1-.5-.3-.7c-.2-.2-.4-.3-.7-.3h-11c-.3 0-.5.1-.7.3-.2.2-.3.5-.3.7s.1.5.3.7z\"\/><\/svg><\/span><\/span><\/span><\/a><\/span><\/div>\n<nav><ul class='ez-toc-list ez-toc-list-level-1 ' ><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-1\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#La_blastocisti\" title=\"La blastocisti\">La blastocisti<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-2\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#Quando_si_verifica_limpianto\" title=\"Quando si verifica l\u2019impianto\">Quando si verifica l\u2019impianto<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-3\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#Dove_si_verifica_limpianto\" title=\"Dove si verifica l\u2019impianto\">Dove si verifica l\u2019impianto<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-4\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#La_nidazione\" title=\"La nidazione\">La nidazione<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-5\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#Le_perdite_da_impianto\" title=\"Le perdite da impianto\">Le perdite da impianto<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-6\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#Le_caratteristiche_delle_perdite_da_impianto\" title=\"Le caratteristiche delle perdite da impianto\">Le caratteristiche delle perdite da impianto<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-7\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#La_diagnosi_genetica_pre-impianto_e_laumento_delle_percentuali_di_successo\" title=\"La diagnosi genetica pre-impianto e l\u2019aumento delle percentuali di successo\">La diagnosi genetica pre-impianto e l\u2019aumento delle percentuali di successo<\/a><\/li><li class='ez-toc-page-1 ez-toc-heading-level-2'><a class=\"ez-toc-link ez-toc-heading-8\" href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/impianto-perdite-impianto-nidazione\/#Lesperienza_di_IVI_una_garanzia_per_il_vostro_futuro\" title=\"L\u2019esperienza di IVI: una garanzia per il vostro futuro\">L\u2019esperienza di IVI: una garanzia per il vostro futuro<\/a><\/li><\/ul><\/nav><\/div>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"La_blastocisti\"><\/span><strong>La blastocisti<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p>La fase di sviluppo dell\u2019<strong>embrione<\/strong>, nel periodo compreso fra il quinto e il settimo giorno dalla fecondazione, viene denominato blastocisti.<\/p>\n<p><strong>\u00a0<\/strong><\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"Quando_si_verifica_limpianto\"><\/span><strong>Quando si verifica l\u2019impianto<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">Fra il sesto e il settimo giorno dal concepimento la blastocisti, che a seguito di diversi step \u00e8 costituita, in questa fase, da un complesso di circa 180 cellule, si inizia ad impiantare nell\u2019endometrio. Quest\u2019ultimo \u00e8 il rivestimento mucoso che riveste la parete dell\u2019utero e fornisce l\u2019ambiente iniziale per lo sviluppo dell\u2019<strong>embrione<\/strong>. In questa fase la blastocisti, fino al momento dell\u2019impianto vero e proprio, \u00e8 nutrita dalle sostanze che vengono prodotte dalle ghiandole endometriali.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">L\u2019annidamento della blastocisti nell\u2019endometrio si conclude entro il tredicesimo giorno dal concepimento ed \u00e8 determinato da una complessa rete di interazioni fra il trofoblasto e il rivestimento della cavit\u00e0 uterina.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"Dove_si_verifica_limpianto\"><\/span><strong>Dove si verifica l\u2019impianto<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">L\u2019impianto normalmente si verifica in prossimit\u00e0 della parte superiore nella faccia posteriore dell\u2019utero. In casi pi\u00f9 rari la <strong>nidazione<\/strong> pu\u00f2 anche verificarsi sulla faccia posteriore della cavit\u00e0 uterina. La blastocisti, per\u00f2, pu\u00f2 anche impiantarsi in prossimit\u00e0 o al di sopra della cavit\u00e0 uterina ed in questa ipotesi si parla di \u201c<strong>impianto<\/strong> basso\u201d. La conseguenza di quest\u2019ultima ipotesi viene definita placenta previa, ossia una condizione nella quale quest\u2019ultima risulta inserita sul segmento inferiore dell\u2019utero e risulta quindi \u201cprevia\u201d nei confronti del feto. Questa anomalia, che si verifica generalmente in un caso su cento, spesso \u00e8 collegata ad episodi di sanguinamento vaginale. Inoltre, qualora la placenta ostruisca completamente l\u2019orifizio interno dell\u2019utero, durante il parto \u00e8 necessario estrarre il feto mediante un taglio cesareo. Qualora l\u2019impianto avvenga al di fuori dell\u2019utero si parla invece <a href=\"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/gravidanza-extrauterina-soluzioni\/\">di gravidanza extrauterina<\/a>. In questa ipotesi l\u2019ovocita fecondato invece di procedere verso l\u2019utero si potrebbe fermare nella tuba o, pi\u00f9 raramente, nelle ovaie. La gestazione, qualora si verifichi un tale evento, \u00e8 destinata ad interrompersi nel corso delle prime settimane, normalmente mediante un aborto spontaneo.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"La_nidazione\"><\/span><strong>La nidazione<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">La <strong>nidazione <\/strong>della blastocisti \u00e8 l\u2019effetto di una serie di interazioni fra l\u2019endometrio che per effetto dello stimolo ormonale subisce un complesso sistema di modificazioni e l\u2019<strong>embrione. <\/strong>L\u2019<strong>impianto<\/strong> presuppone un\u2019organizzazione sincrona fra lo sviluppo cellulare e il grado di maturazione endometriale. L\u2019<strong>embrione<\/strong>, che prima assumeva nutrimento dalle secrezioni tubariche ed uterine, subito dopo questa fase inizia a nutrirsi attraverso la placenta, che rappresenta il risultato della fusione fra la mucosa uterina che ha subito le modificazioni necessarie all\u2019accoglimento dello zigote e la struttura fetale. La placenta non ha soltanto funzioni nutritive, ma presiede anche al processo respiratorio e regole la funzionalit\u00e0 endocrina mediante un processo di produzione ormonale.<\/p>\n<p><strong>\u00a0<\/strong><\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"Le_perdite_da_impianto\"><\/span><strong>Le perdite da impianto<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">La <strong>nidazione <\/strong>\u00e8 un fenomeno complesso ma che, normalmente, presenta un profilo sintomatologico molto lieve. Nella maggior parte dei casi, infatti, i sintomi dell\u2019<strong>impianto<\/strong> sono talmente blandi da passare inosservati. Uno degli indicatori pi\u00f9 comuni dell\u2019annidamento, in particolare, \u00e8 rappresentato dalle cosiddette <strong>perdite da impianto<\/strong>. Secondo alcune statistiche queste si presentano in circa il 30% delle donne in corrispondenza della<strong> nidazione<\/strong>. Le tracce ematiche generalmente si presentano nel lasso di tempo che decorre fra il sesto e il dodicesimo giorno dal concepimento. Anche se spesso vengono confuse con le mestruazioni, generalmente le <strong>perdite da impianto <\/strong>si differenziano dal flusso mestruale per un colore meno intenso, tendente al rosa e per una maggiore viscosit\u00e0 in quanto sono accompagnare da muco vaginale. Lo spotting, in genere, si verifica qualche giorno prima rispetto al momento nel quale dovrebbero arrivare le mestruazioni. La presenza di tracce ematiche, in corrispondenza della <strong>nidazione<\/strong>, non presenta profili preoccupanti e rientra un quadro di totale normalit\u00e0.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"Le_caratteristiche_delle_perdite_da_impianto\"><\/span><strong>Le caratteristiche delle perdite da impianto<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">Lo spotting da impianto pu\u00f2 essere determinato dalla rottura di piccoli vasi sanguigni o da lievi traumi dei tessuti del collo dell\u2019utero che subiscono un processo di modificazione fisiologica per accogliere l\u2019embrione. <strong>Le perdite da impianto<\/strong>, inoltre, possono essere accompagnate da altri sintomi, come piccole contrazioni uterine che spesso possono essere confuse con i dolori premestruali. In alcuni casi, in corrispondenza dello spotting possono anche presentarsi insonnia, aumento della temperatura basale, spossatezza e gonfiore del seno e dell\u2019addome. La durata delle tracce ematiche generalmente \u00e8 molto breve e non tende a superare i 3-4 giorni.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"La_diagnosi_genetica_pre-impianto_e_laumento_delle_percentuali_di_successo\"><\/span><strong>La diagnosi genetica pre-impianto e l\u2019aumento delle percentuali di successo<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">Qualora la coppia soffra di problemi di fertilit\u00e0, lo sviluppo di procedure di fecondazione assistita come il Test genetico Preimpianto ha permesso di ottimizzare le percentuali di successo della <strong>nidazione. <\/strong>Una serie di studi internazionali, infatti, ha evidenziato come l<strong>\u2019impianto <\/strong>dell\u2019embrione nell\u2019utero non dipenda soltanto dalla qualit\u00e0 morfologica dello stesso, ma anche dalla normalit\u00e0 genetica e dalla capacit\u00e0 dell\u2019endometrio di accogliere la blastocisti. Una tecnica come il PGT, da questo punto di vista, consente di individuare la presenza di patologie genetiche o anomalie cromosomiche anche in embrioni generati attraverso una tecnica di procreazione medicalmente assistita. In questo modo \u00e8 possibile procedere al transfer soltanto qualora i parametri risultino normali scongiurando sia il rischio di fallimento dell\u2019impianto, sia il pericolo di trasmissione di malattie ereditarie al nascituro. Il PGT \u00e8 una delle tecniche che ha consolidato il ruolo di IVI come leader a livello mondiale nella medicina riproduttiva. Soltanto nel 2016, infatti, nei nostri centri si \u00e8 registrato un tasso di gravidanza pari al 57% nei casi per i quali \u00e8 stato richiesta questa tecnica. In una stima complessiva, sono pi\u00f9 di 200 i bambini nati da pazienti che si sono rivolti alle nostre strutture e ai nostri esperti per eseguire un PGT riferito a malattie rare.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<h2><span class=\"ez-toc-section\" id=\"Lesperienza_di_IVI_una_garanzia_per_il_vostro_futuro\"><\/span><strong>L\u2019esperienza di IVI: una garanzia per il vostro futuro<\/strong><span class=\"ez-toc-section-end\"><\/span><\/h2>\n<p style=\"text-align: justify;\">Da oltre 28 anni le nostre cliniche rappresentano il top a livello mondiale nell\u2019ambito della fecondazione assistita. Un ruolo consolidato ulteriormente per effetto della fusione realizzata nel 2017 fra IVI e la statunitense RMANJ. Un colosso scientifico che si compone di oltre 65 cliniche in 11 paesi. In questi centri di fertilit\u00e0 i nostri pazienti potranno usufruire delle tecnologie di ultima generazione nell\u2019ambito della fecondazione assistita. Tutte le nostre strutture, inoltre, garantiscono un servizio completo e personalizzato sulla base delle esigenze dei nostri pazienti. Ogni anno i medici e gli specialisti IVI sono pronti a soddisfare le richieste di oltre 5000 coppie provenienti da tutto il mondo. Il nostro miglior biglietto da visita, da questo punto di vista, \u00e8 rappresentato dai risultati: nei nostri centri sono nati oltre 160.000 bambini e tecniche come la donazione di ovuli consentono di offrire un incide di concepimento cumulativo top di oltre il 97% per tre tentativi. Anche il confronto con altri competitors ribadisce il nostro primato: il 50% delle pazienti che si sottopongono a fecondazione in vitro con una storia di tentativi falliti, fino a quattro, presso altri centri riesce a concepire grazie all\u2019assistenza dei nostri specialisti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Dalla formazione dello zigote, nato dall\u2019incontro tra ovulo e spermatozoo, all\u2019impianto dell\u2019embrione nella cavit\u00e0 uterina della donna, intervengono numerosissimi step e trasformazioni complesse che compongono il percorso che porta dal concepimento alla formazione dell\u2019embrione e della placenta. 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