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La sterilit\u00e0 <\/strong>\u00e8 generalmente considerata come l\u2019incapacit\u00e0 di concepire e pu\u00f2 colpire entrambi i membri della coppia o il singolo partner. Questa differisce dall\u2019infertilit\u00e0<\/a> che, invece, non consente di portare avanti una gestazione che abbia il suo compimento con la nascita di un bimbo sano. Secondo una recente ricerca dell\u2019Organizzazione mondiale della Sanit\u00e0, la sterilit\u00e0<\/strong> colpirebbe circa il 15-20% delle coppie nei Paesi avanzati. Da questo punto di vista \u00e8 opportuno effettuare una distinzione fra sterilit\u00e0 primaria e sterilit\u00e0 secondaria. <\/strong>La prima ipotesi si verifica qualora la coppia non abbia mai concepito, mentre la seconda ipotesi ricorre quando la coppia ha in precedenza portato avanti un concepimento. Si parla, inoltre, di sterilit\u00e0 di coppia<\/strong>, quando questa \u00e8 legata in qualche modo alle caratteristiche combinate di una determinata coppia: ciascun partner \u00e8 potenzialmente in grado di procreare, ma non riesce a farlo nel contesto del rapporto di coppia.<\/p>\n <\/p>\n La sterilit\u00e0<\/strong> \u00e8 una problematica che colpisce, quindi, circa un quinto delle coppie. Recentemente l\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0 ha ridefinito questo concetto considerando come sterili non soltanto gli individui affetti da patologie che comportano una limitazione della fertilit\u00e0, ma anche chiunque abbia avuto rapporti sessuali mirati e non protetti per 12 mesi senza procreare.<\/p>\n Se in passato si riteneva che questa problematica riguardasse prevalentemente le donne, attualmente secondo recentissime statistiche, \u00e8 possibile rilevare come vi sia quasi un\u2019equa distribuzione fra i partner di sesso opposto: le ipotesi di sterilit\u00e0 maschile<\/strong>, infatti, sono quasi equivalenti in termini numerici a quelle che riguardano le donne. In particolare, il Registro Nazionale sulla Procreazione Assistita dell\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0 riporta che fra le coppie che fanno ricorso alla fecondazione assistita, in circa il 30% dei casi si tratta di sterilit\u00e0 maschile<\/strong>, nel 37% di sterilit\u00e0 femminile <\/strong>e in quasi il 18% dei casi di sterilit\u00e0 di coppia<\/strong>. Un restante 15% riguarda la cosiddetta \u201csterilit\u00e0 idiopatica o inspiegata\u201d, cio\u00e8 l\u2019assenza di un concepimento senza che siano state individuate le cause.\u00a0 Rispetto al passato, sommando la percentuale maschile, quella femminile, quella relativa alla coppia e le ipotesi di sterilit\u00e0 idiopatica, si \u00e8 assistito a un netto incremento dei casi di sterilit\u00e0.<\/strong> Questo aumento rispetto al passato, che ha colpito entrambi i sessi, \u00e8 riconducibile a un incremento dell\u2019et\u00e0 media della coppia che decide di avere un figlio, alla decisione determinata da motivazioni socio-economiche di spostare nel tempo la gravidanza, all\u2019aumento delle malattie a trasmissione sessuali e alla maggiore diffusione di uno stile di vita che pu\u00f2 avere effetti negativi sulla fertilit\u00e0 (fumo, alcol e alimentazione errata).<\/p>\n <\/p>\n Le cause che determinano la sterilit\u00e0 femminile<\/a>,<\/strong> possono essere molteplici e complesse. Generalmente si ritiene che nell\u201980% dei casi sia possibile ricondurla a una delle seguenti cause<\/strong>: et\u00e0 avanzata, un fattore tubarico qualora si sia verificata una lesione delle tube di Falloppio, presenza di endometriosi, esistenza di fattori di rischio di varia natura, quali ad esempio malattie croniche come il diabete, malattie sessualmente trasmissibili e altro. \u00a0La presenza di questa molteplicit\u00e0 di cause di sterilit\u00e0 femminile<\/strong> ha portato a individuare diverse ipotesi correlate al fattore che le determina. In particolare, in ambito medico, si distingue fra sterilit\u00e0 da fattore tubarico, sterilit\u00e0 endocrina e anovulatoria, sterilit\u00e0 da fattore uterino, sterilit\u00e0 da fattore cervicale, da fattore vaginale e, infine, sterilit\u00e0 idiopatica. Non sono rare le ipotesi nelle quali pi\u00f9 fattori possono ricorrere contemporaneamente. Inoltre va precisato come un fattore rilevante sia anche l\u2019et\u00e0 avanzata e il conseguente invecchiamento degli ovociti. Infine, fra i vari fattori<\/a> che possono incidere sulla fertilit\u00e0 rientrano anche alcune patologie sistemiche (ad esempio alla tiroide), l\u2019esposizione a sostanze tossiche e cattive abitudini di vita.<\/p>\n <\/p>\n Fra le cause che in termini numerici incidono di pi\u00f9 sulla sterilit\u00e0 femminile<\/strong>, una delle pi\u00f9 importanti riguarda il fattore tubarico, al quale \u00e8 riconducibile circa il 25% dei casi di sterilit\u00e0. La presenza di un\u2019alterazione alle Tube di Falloppio, infatti, pu\u00f2 impedire la fecondazione. Il danno tubarico pu\u00f2 essere determinato da infezioni o da interventi chirurgici nella zona pelvica che abbiano causato delle aderenze.<\/p>\n <\/p>\n La sterilit\u00e0 femminile<\/strong> pu\u00f2 essere determinata anche da una disfunzione endocrina, che pu\u00f2 comportare l\u2019assenza di ovulazione (anovulazione) o un\u2019anomalia della stessa. A queste ipotesi \u00e8 riconducibile quasi il 40% dei casi di sterilit\u00e0. L\u2019anovulazione, in particolare, pu\u00f2 essere determinata sia da cause \u201cesterne\u201d come un continuo stato di stress o una condotta di vita disordinata, sia da cause organiche come la presenza di adenomi o tumori dell\u2019ipofisi. Anche la sindrome delle ovaie policistiche<\/a>, nei casi pi\u00f9 gravi, pu\u00f2 determinare sterilit\u00e0. Questa patologia colpisce il sistema endocrino \u00e8 pu\u00f2 comportare un ingrossamento delle ovaie che contengono piccoli accumuli di cisti liquide e, di conseguenza, determinare un\u2019anovulazione.<\/p>\n <\/p>\n Fra le cause della sterilit\u00e0 <\/strong>pu\u00f2 rientrare anche il fattore uterino. In questa ipotesi l\u2019alterazione congenita o acquisita dell\u2019anatomia dell\u2019utero pu\u00f2 provocare effetti negativi sulla fertilit\u00e0. Rientra in queste ipotesi l\u2019endometriosi<\/a>, una patologia nella quale l\u2019endometrio, il tessuto che riveste l\u2019interno dell\u2019utero, \u00e8 presente al di fuori della cavit\u00e0 uterina (ad esempio nell\u2019addome, nelle ovaie o nelle tube). Questa patologia generalmente non impedisce una gravidanza, ma negli stadi pi\u00f9 gravi pu\u00f2 bloccare le mestruazioni e, di conseguenza, non consentire il concepimento. Il rapporto fra endometriosi e sterilit\u00e0 \u00e8 molto stretto: circa il 10% delle donne soffre di questa patologia e fra le donne sterili questa abbraccia il 35% dei casi.<\/p>\n <\/p>\n La sterilit\u00e0 femminile<\/strong> pu\u00f2 anche essere determinata da un fattore cervicale ed in particolare da un\u2019alterazione anatomica o funzionale del collo dell\u2019utero che pu\u00f2 impedire la migrazione degli spermatozoi verso l\u2019ovulo. Queste alterazioni possono essere determinate, in particolare, dalla presenza di cisti o dall\u2019esito di un intervento chirurgico precedente. Rientra nel fattore cervicale anche la produzione di muco cervicale che impedisce la penetrazione degli spermatozoi. La sterilit\u00e0 da fattore vaginale, invece, si verifica quando le alterazioni della vagina, congenite o acquisite, impediscono il coito o la risalita degli spermatozoi nel canale cervicale.<\/p>\n <\/p>\n L\u2019individuazione specifica delle cause che determinano la sterilit\u00e0 femminile<\/strong> \u00e8 un presupposto essenziale per l\u2019adozione di terapie o interventi chirurgici ad hoc. Qualora dopo dodici mesi di rapporti non protetti, non si sia verificato un concepimento \u00e8 opportuno, dunque, rivolgersi ad un esperto. Nel caso di alterazioni tubariche, ed in particolare di ostruzioni, qualora queste siano di lieve entit\u00e0 \u00e8 possibile combinare tecniche microchirurgiche alla somministrazione di farmaci. Nel caso in cui, invece, la mancata gravidanza sia da correlare alla sindrome delle ovaie policistiche, il medico pu\u00f2 decidere di far ricorso a un trattamento farmacologico a base di FSH e LH a supporto dell\u2019ovulazione. Tuttavia, la terapia farmacologica pu\u00f2 non produrre effetti rilevanti e in questi casi la soluzione pi\u00f9 opportuna resta la fecondazione assistita. IVI, dal 2006, ha aiutato oltre 9.000 donne colpite da endometriosi a diventare madri. Qualora la donna sia affetta da una forma grave di endometriosi e nei casi in cui non abbia successo la terapia farmacologica per agevolare il concepimento restano due soluzioni: l\u2019intervento chirurgico che statisticamente produce risultati molto residuali (soltanto una paziente su dodici operata in laparoscopia riesce a rimanere incinta) o la fecondazione assistita.<\/p>\n <\/p>\n Un aiuto essenziale per superare la sterilit\u00e0<\/strong>, come gi\u00e0 accennato nel paragrafo precedente, pu\u00f2 essere rappresentato dalla riproduzione assistita. Le tecniche di pma, infatti, possono consentire alle pazienti che soffrono di sterilit\u00e0 di poter ottenere la gravidanza desiderata. Le statistiche fornite dall\u2019Istituto Superiore della Sanit\u00e0 mostrano come negli ultimi sei anni gli italiani che hanno deciso di intraprendere un percorso di fecondazione assistita siano aumentati del 20%.<\/a> IVI, in questo campo, rappresenta la realt\u00e0 leader a livello mondiale e offre a ogni coppia la possibilit\u00e0 di intraprendere un percorso personalizzato grazie a un team medico multidisciplinare (Endocrinologia, Genetica, Psicologia, Immunologia). In termini di risultati i nostri centri non hanno rivali: il tasso di gravidanza dopo tre tentativi di FIV \u00e8 dell\u201987,08%, mentre nel caso di ovodonazione tocca una percentuale vicina al 100% (96,88%). Dati che hanno portato nove coppie su dieci che si rivolgono ai nostri specialisti per problemi di sterilit\u00e0<\/strong> o di fertilit\u00e0, a coronare il proprio sogno di genitorialit\u00e0.<\/p>\nLa nuova definizione di sterilit\u00e0 dell\u2019OMS<\/strong><\/h2>\n
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La sterilit\u00e0 maschile e femminile <\/strong><\/h2>\n
La sterilit\u00e0 femminile<\/strong><\/h2>\n
Il fattore tubarico<\/strong><\/h2>\n
Sterilit\u00e0 endocrina e anovulatorio<\/strong><\/h2>\n
Sterilit\u00e0 da fattore uterino<\/strong><\/h2>\n
Sterilit\u00e0 da fattore cervicale e vaginale<\/strong><\/h2>\n
Le possibili terapie<\/strong><\/h2>\n
La sterilit\u00e0 e la riproduzione assistita<\/strong><\/h2>\n