{"id":45135,"date":"2018-03-01T16:06:10","date_gmt":"2018-03-01T15:06:10","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=45135"},"modified":"2024-02-26T10:25:09","modified_gmt":"2024-02-26T10:25:09","slug":"la-fertilita-nelle-donne-quanto-conta-leta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/la-fertilita-nelle-donne-quanto-conta-leta\/","title":{"rendered":"La fertilit\u00e0 nelle donne. Quanto conta l’et\u00e0?"},"content":{"rendered":"
Come afferma l\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, le donne dovrebbero essere consapevoli del fatto che l\u2019et\u00e0 fertile delle donne<\/strong> ha un suo declino con il passare degli anni. Inoltre, \u00e8 fondamentale sapere che il declino stesso avviene prima del termine delle mestruazioni e dell\u2019ingresso nella menopausa.<\/p>\n La fertilit\u00e0 delle donne si riduce gi\u00e0 dopo i 30 anni, subendo un calo significativo dopo i 35 anni (50%)<\/strong> e pi\u00f9 drastico dopo i 40 anni.<\/p>\n Secondo un recente studio statistico dell\u2019Universit\u00e0 di Padova, tra i 19 e i 26 anni la probabilit\u00e0 che una donna possa rimanere incinta se ha rapporti sessuali durante i giorni pi\u00f9 fertili \u00e8 di 1 su 2, mentre diminuisce di 1 su 3<\/strong> per la fascia d\u2019et\u00e0 che va dai 35 ai 39 anni.<\/p>\n Questo perch\u00e9 il patrimonio ovocitario<\/strong> femminile subisce un invecchiamento<\/strong> e una progressiva diminuzione<\/strong>, sin dal primo giorno di vita. In una bambina infatti si hanno circa 1-2 milioni di ovociti, che nell\u2019et\u00e0 puberale scendono a 300\/500 mila, arrivando circa a 25.000 nella fascia di et\u00e0 dai 38 ai 40 anni.<\/p>\n Quindi, mentre gli spermatozoi vengono prodotti continuamente, il patrimonio ovocitario di una donna rimane lo stesso per tutta la vita<\/strong>. In corrispondenza della menopausa, intorno ai 50 anni, la quantit\u00e0 di ovociti si riduce drasticamente a 1.000.<\/p>\n Con l’et\u00e0, inoltre, aumenta il rischio di anomalie cromosomiche nel bambino<\/strong>, come ad esempio la Sindrome di Down (da un caso su duemila nelle ventenni a un caso su venticinque nelle donne di quarantacinque anni), e di malattie che colpiscono l’apparato riproduttivo femminile, come l’endometriosi o i fibromi uterini. Inoltre, si ha un rischio maggiore di aborti<\/strong>, o di complicanze ostetriche come il distacco della placenta.<\/p>\n Secondo gli ultimi dati ISTAT<\/strong>, l\u2019et\u00e0 media al parto in Italia sale a 31.8 anni<\/strong>. Inoltre, nel 2017 si conteggiano 464mila nascite<\/strong>, nuovo minimo storico, e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila.<\/p>\n Negli ultimi anni si \u00e8 infatti assistito ad un calo importante delle nascite in Italia, anche a causa di un mutamento profondo del tessuto sociale ed economico, che spinge le donne ad avere il primo figlio sempre pi\u00f9 tardi. Secondo una recente ricerca, ad esempio, le donne nate nel 1975<\/strong> \u00a0<\/a>saranno la generazione pi\u00f9 infeconda degli ultimi 130 anni.<\/p>\n In Italia, come in altri paesi del mondo occidentale, le donne rimandano la scelta di avere figli nella seconda parte della loro potenziale vita riproduttiva. Il che, generalmente, continua a comportare un aumento dei tassi di fecondit\u00e0 nelle et\u00e0 pi\u00f9 avanzate<\/strong>, ma anche una riduzione di quelli in et\u00e0 giovanile e, di fatto, una condizione che conduce a ridurre il tempo biologico a disposizione per procreare.<\/p>\n Per questa ragione, nel momento in cui si decida di avere un figlio in et\u00e0 avanzata, \u00e8 consigliabile pensare di avvicinarsi alla procreazione assistita<\/a>.<\/strong><\/p>\n Le tecniche di fecondazione assistita<\/a> (pma)<\/strong> possono permettere alle coppie con problemi di infertilit\u00e0 di poter ottenere la gravidanza desiderata.<\/p>\n Come detto, spesso la posticipazione della gravidanza \u00e8 determinata da scelte di vita e lavorative difficilmente procrastinabili. Queste decisioni, di conseguenza, comportano un aumento delle richieste di fecondazione assistita ed in particolare di fecondazione eterologa<\/a>.<\/p>\n L\u2019et\u00e0 media delle donne che si avvicinano a queste tecniche \u00e8 in genere di 36 anni<\/strong>, ma si assiste ad un aumento continuo e costante delle over 40<\/strong> che nel 2015 sono state oltre un terzo del totale<\/strong>, mentre appena dieci anni prima rappresentavano il 20%.<\/p>\n Molto importante per le donne \u00e8 sapere che possono ricorrere a tecniche di preservazione di fertilit\u00e0<\/a>,<\/strong> in modo da ritardare la propria maternit\u00e0 nel momento in cui saranno pronte ad affrontare questa nuova esperienza. Queste tecniche, come ad esempio la vitrificazione degli ovociti, possono permettere alla donna la scelta di quando desiderare un figlio, valutando il momento pi\u00f9 adatto per la propria vita.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n<\/h2>\n
Influenza dell\u2019et\u00e0 per avere una gravidanza.<\/strong><\/h2>\n
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Tecniche di fecondazione assistita<\/strong><\/h2>\n