{"id":44462,"date":"2017-12-27T09:27:40","date_gmt":"2017-12-27T08:27:40","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=44462"},"modified":"2022-04-12T15:31:44","modified_gmt":"2022-04-12T15:31:44","slug":"problemi-fertilita-over-40","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/problemi-fertilita-over-40\/","title":{"rendered":"Fertilit\u00e0 ed et\u00e0: i possibili problemi nelle over 40"},"content":{"rendered":"

Nel corso degli ultimi decenni, a causa anche di una profonda modifica del tessuto sociale e lavorativo, si \u00e8 assistito a un netto spostamento in avanti dell\u2019et\u00e0 della prima gravidanza. Secondo i recenti dati Istat, infatti, le neomamme over 40 rappresentano ben l\u20198% del totale, con un incremento fra il 2010 e il 2013, che sfiora il 12%. Un dato che permette all\u2019Italia di occupare la prima posizione in Europa<\/a> per la presenza del maggior numero di primipare in et\u00e0 adulta. Nonostante questa tendenza in continuo aumento, occorre sottolineare come superati i 40 anni si verifichi una progressiva e costante riduzione della fertilit\u00e0. Per far fronte a queste problematiche che sopraggiungono con il decorso del tempo, spesso la soluzione pu\u00f2 essere rappresentata dal ricorso alla procreazione assistita<\/strong>. L\u2019avanzamento dell\u2019et\u00e0, infatti, non comporta una rilevante flessione sul successo delle procedure di pma<\/strong>.<\/p>\n

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La riduzione della fertilit\u00e0 nelle donne over 40<\/a> \u2013 <\/strong>Secondo una recente ricerca della \u201cSociet\u00e0 Italiana di Fertilit\u00e0, Sterilit\u00e0 e Medicina della Riproduzione\u201d, che fa capo all\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, superati i 40 anni le probabilit\u00e0 di una gravidanza sono pari al 7\/8% ogni mese. Per questa ragione, rispetto alle under 40, normalmente sono necessari pi\u00f9 tentativi per realizzare una maternit\u00e0. Ovviamente, per\u00f2, pi\u00f9 passa il tempo e pi\u00f9 si riducono tali probabilit\u00e0. Le ragioni che determinano un rapporto inversamente proporzionale fra et\u00e0 e fertilit\u00e0 sono da ricercare nella riduzione progressiva del numero di ovociti contenuti nelle ovaie che all\u2019et\u00e0 di 40 anni diminuiscono fino ad arrivare a 25.000. Se a 23 anni, infatti, ogni ovulazione ha il 28% di probabilit\u00e0 di trasformarsi in gravidanza, tali probabilit\u00e0 sono pi\u00f9 che dimezzate dopo i 40 anni. Per queste ragioni, qualora si intenda avere un figlio superata questa fascia di et\u00e0, e nel caso di esito infruttuoso di diversi tentativi, una delle scelte pi\u00f9 opportune potrebbe essere rappresentata dalla fecondazione assistita<\/strong>.<\/p>\n

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Le ragioni della riduzione della fertilit\u00e0 superati i 40 anni \u2013 <\/strong>La riduzione del numero dei follicoli nelle ovaie, generalmente, intorno ai 40 anni si abbassa per effetto dell\u2019aumento del valore dell\u2019ormone follicolo stimolante (FSH). Questo comporta, come effetto diretto, un processo di riduzione della riserva ovarica. Se, una volta raggiunta questa et\u00e0, la gravidanza non si avvia dopo circa sei mesi di tentativi, \u00e8 opportuno prendere in considerazione il ricorso alla procreazione assistita<\/strong>. Le procedure di pma<\/strong>, infatti, garantiscono una percentuale di successo rilevante anche qualora si sia superato il limite dei 40 anni.<\/p>\n

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Le problematiche che possono insorgere superati i 40 anni \u2013 <\/strong>Le maggiori difficolt\u00e0 ad ottenere una gravidanza superati i 40 anni sono correlate non solo ad una diminuzione del numero di ovociti, ma anche ad un peggioramento della loro qualit\u00e0. Occorre, inoltre, evidenziare come oltre un certo range di et\u00e0 le ovaie, l\u2019utero e l\u2019endometrio sono meno recettivi. Un ulteriore rischio che pu\u00f2 insorgere \u00e8 rappresentato anche da un aumento delle probabilit\u00e0 di gravidanze extrauterine: queste, infatti, prima dei 40 anni si possono verificare nel 12% dei casi, mentre superati i 43 anni tali probabilit\u00e0 raddoppiano. Il decorso del tempo pu\u00f2 anche agevolare il rischio dell\u2019insorgenza di possibili malattie ginecologiche, di disfunzioni della tiroide, di problemi di coagulazione del sangue, di ipertensione arteriosa e di diabete. Per queste ragioni, prima di avviare una gravidanza, appare opportuno sottoporsi ad una visita ginecologica preconcezionale per valutare le condizioni di salute generale. L\u2019et\u00e0 rappresenta un fattore di rischio anche per l\u2019insorgenza di anomalie cromosomiche come la Sindrome di Down, che fino ai 44 anni appare residuale, mentre superati i 45 anni pu\u00f2 statisticamente verificarsi in un bambino su 35. Le donne over 40, inoltre, hanno maggiori probabilit\u00e0 di partorire prematuramente rispetto a quelle fra i 20 e i 39 anni (16% circa contro il 12%).<\/p>\n

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Le tecniche di preservazione della fertilit\u00e0 \u2013 <\/strong>Come gi\u00e0 accennato, spesso la posticipazione della gravidanza \u00e8 determinata da scelte di vita e lavorative difficilmente procrastinabili. Queste decisioni, di conseguenza, comportano un aumento delle richieste di fecondazione assistita<\/strong> ed in particolare di fecondazione eterologa<\/strong>. Un rilievo confermato anche dai dati statistici: se l\u2019et\u00e0 media delle donne che fanno ricorso a questa tecnica si attesta intorno ai 36 anni, si assiste anche ad un continuo e costante aumento delle over 40 che nel 2015 sono state oltre un terzo del totale, mentre appena dieci anni prima rappresentavano il 20%. Non sono rari i casi in cui l\u2019idea di una \u201cmaternit\u00e0 ritardata\u201d viene elaborata molto prima del superamento dei 40 anni. \u00a0Per queste ragioni, soprattutto nell\u2019ultimo decennio, sono sempre pi\u00f9 in aumento le richieste di preservazione della fertilit\u00e0 per ragioni sociali.\u00a0 Queste tecniche permettono di congelare e conservare gli ovuli raccolti in un\u2019et\u00e0 particolarmente fertile per consentire in seguito di avviare una procedura di fecondazione assistita<\/strong>.<\/p>\n

In particolare, secondo un articolo pubblicato di recente sulla rivista \u201cFertility and Sterility\u201d, il ricorso a questa tecnica di pma <\/strong>nelle nostre cliniche ha fatto registrare un aumento dal 2007 ad oggi pari al 500%. L\u2019Italia, da questo punto di vista, \u00e8 il quarto paese in termini numerici per numero di donne che decidono di preservare la propria fertilit\u00e0 per motivi sociali ai fini di una futura procreazione assistita<\/strong>.<\/p>\n

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L\u2019esperienza di IVI \u2013 <\/strong>IVI rappresenta la realt\u00e0 pi\u00f9 all\u2019avanguardia per le donne e le coppie che superati i 40 anni desiderano realizzare il proprio desiderio di genitorialit\u00e0. Le nostre cliniche, infatti, vantano percentuali di successo rilevantissime nell\u2019ambito della fecondazione eterologa<\/strong><\/a>: il 69% delle coppie che ricorre alla FIVET<\/a>,<\/strong> infatti, ottiene una gravidanza dopo il primo trattamento. La nostra esperienza scientifica rappresenta una garanzia anche nell\u2019ambito delle tecniche di preservazione della fertilit\u00e0. IVI, in particolare, per quanto riguarda la crioconservazione <\/strong>degli ovuli \u00e8 pioniere per l\u2019uso di tecniche innovative come il \u201cCryotop\u201d che consente di raggiungere percentuali di successo molto rilevanti.<\/p>\n

\u00a0<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Nel corso degli ultimi decenni, a causa anche di una profonda modifica del tessuto sociale e lavorativo, si \u00e8 assistito a un netto spostamento in avanti dell\u2019et\u00e0 della prima gravidanza. 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