{"id":43071,"date":"2017-09-27T15:41:05","date_gmt":"2017-09-27T14:41:05","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=43071"},"modified":"2023-11-27T10:23:05","modified_gmt":"2023-11-27T10:23:05","slug":"linfertilita-in-italia-statistiche-e-problematiche-piu-importanti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/linfertilita-in-italia-statistiche-e-problematiche-piu-importanti\/","title":{"rendered":"L\u2019infertilit\u00e0 in Italia: statistiche e problematiche pi\u00f9 importanti"},"content":{"rendered":"

L\u2019Italia \u00e8 uno tra i paesi europei con il pi\u00f9 basso indice di natalit\u00e0 ed e tra quelli nei quali l\u2019et\u00e0 media per la prima gravidanza<\/strong> risulta la pi\u00f9 alta. Una tendenza spesso determinata da scelte di carattere volontario, ma su cui incide, in maniera non trascurabile, il costante aumento dell\u2019infertilit\u00e0 sia femminile, sia maschile. Tra le principali cause di infertilit\u00e0<\/a> femminile si possono registrare l\u2019endometriosi<\/strong>, la menopausa precoce, la sindrome dell\u2019ovaio policistico<\/strong>, mentre tra quelle inerenti la sfera maschile emergono in particolare le alterazioni testicolari, quelle nell\u2019eiaculazione e le patologie che colpiscono la prostata. In molti di questi casi casi la soluzione pi\u00f9 efficace per ottenere un test di gravidanza <\/strong>positivo \u00e8 la pma<\/strong>. Lo sviluppo di tecniche innovative nell\u2019ambito della fecondazione assistista, <\/strong>soprattutto nell\u2019ultimo decennio, ha consentito a moltissime coppie di realizzare il proprio desiderio di genitorialit\u00e0 nonostante le problematiche relative alla propria fertilit\u00e0.<\/p>\n

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Le statistiche sull\u2019infertilit\u00e0 maschile e femminile \u2013 <\/strong>Secondo una ricerca condotta dall\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0 l\u2019infertilit\u00e0 colpisce circa il 15% delle coppie con una ripartizione praticamente equa fra donne e uomini, mentre nel 20% dei casi le difficolt\u00e0 di concepimento sarebbero da collegare a una combinazione di cause relative ad entrambi i partner. Non \u00e8 indifferente la percentuale (20%) di casi in cui non esiste alcuna causa apparente che possa impedire una gravidanza. Quando analisi e test medici escludono anomalie evidenti si parla di infertilit\u00e0 idiopatica. Si tratta di dati in continua e costante crescita, tanto che l\u2019ISS prevede il 19% delle future coppie avr\u00e0 problemi riproduttivi dopo due anni e di queste ben il 4% saranno caratterizzate da subfecondit\u00e0, cio\u00e8 una potenzialit\u00e0 riproduttiva inferiore di 3 o 4 volte rispetto alla norma. Nel complesso, queste percentuali fino a 20 anni fa erano dimezzate. Per queste ragioni sono in costante incremento i pazienti che hanno deciso di superare queste difficolt\u00e0 facendo ricorso alla procreazione assistita<\/strong>. Secondo i dati dell\u2019ISS, infatti, negli ultimi sei anni gli italiani che hanno scelto di affidarsi a tecniche come la fivet<\/strong> sono aumentati di quasi il 20%.<\/p>\n

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Uno sguardo statistico sulle principali cause di infertilit\u00e0 femminile \u2013 <\/strong>Fra le cause di infertilit\u00e0 femminile, si riscontra una grossa incidenza statistica dei problemi relate alle tube. Infatti, circa il 25% delle donne che riscontrano problemi in ambito riproduttivo soffrono di un\u2019alterazione delle tube di Falloppio. Il danno tubarico, da questo punto di vista pu\u00f2 impedire o rendere difficoltoso il passaggio dell\u2019ovulo fecondato verso l\u2019utero.<\/p>\n

Un\u2019altra patologia che pu\u00f2 avere effetti negativi sulla fertilit\u00e0 \u00e8 l\u2019endometriosi<\/strong>. L\u2019impatto di questa, in termini numerici, sulla sfera riproduttiva \u00e8 molto rilevante: l\u2019endometriosi colpisce circa il 10% delle donne<\/a> (i casi in Italia sono 3 milioni) causando problemi di infertilit\u00e0 in circa il 40% dei casi. Nei casi in cui sia presente questa patologia, il tasso di gravidanza<\/strong> naturale per ciclo risulta inferiore al 2% (attestandosi a circa il 4% nei casi pi\u00f9 lievi) restando ben al di sotto della percentuale (20%) relativa alle donne che non soffrono di questa malattia. La diffusione, che purtroppo \u00e8 in costante aumento, vede una maggiore richiesta di fecondazione assistita <\/strong>nei casi correlati a questa patologia: negli ultimi dieci anni le donne affette da endometriosi<\/strong> che si sono rivolte ad IVI rappresentano circa il 10% del totale delle nostre pazienti e le nostre cliniche hanno aiutato a diventare madri oltre 8.500 donne<\/a> con questa malattia.<\/p>\n

Un\u2019altra fra le principali cause di infertilit\u00e0 femminile \u00e8 rappresentata dalla sindrome dell\u2019ovaio policistico <\/strong>(PCOS) che colpisce una percentuale di popolazione all\u2019incirca del 20%. In questa ipotesi, frequentemente, l\u2019irregolarit\u00e0 o l\u2019assenza delle mestruazioni pu\u00f2 determinare problemi nel concepimento.<\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

I dati sull\u2019infertilit\u00e0 maschile \u2013 <\/strong>Negli ultimi 10-15 anni si \u00e8 registrato un poderoso aumento anche dell\u2019infertilit\u00e0 maschile. Un dato allarmante si accompagna alla diffusa tendenza maschile, che si attesta intorno al 90%, di non fare adeguata prevenzione e di rivolgersi all\u2019andrologo solo in caso di sospetto concreto di patologia. Secondo una recente ricerca condotta dal Laboratorio di Semiologia e Immunologia della Riproduzione dell\u2019Universit\u00e0 La Sapienza di Roma, infatti, oltre il 50% degli uomini rifiuta di sottoporsi a visita specialistica anche a seguito di una diagnosi di infertilit\u00e0. Questa problematica spesso \u00e8 legata ad anomalie relative al liquido seminale come la aspermia (assenza del liquido stesso), la azoospermia (mancanza di spermatozoi), o l\u2019astenospermia (la ridotta motilit\u00e0 degli spermatozoi). Secondo una recente ricerca condotta su un campione di 43.000 pazienti dalla Hebrew University di Gerusalemme e pubblicata sulla rivista Human Reproduction Update, il numero di spermatozoi nei maschi occidentali negli ultimi decenni \u00e8 diminuito drasticamente: dal 1973 al 2011, infatti, si sarebbe verificato un calo del 52,4% della concentrazione dello sperma. I responsabili della ricerca hanno indicato fra le principali cause di questa netta flessione lo stress, il fumo, l\u2019obesit\u00e0 e l\u2019esposizione a fattori inquinanti. Oltre alle cause che colpiscono il liquido seminale, non sono rare neanche le anomalie strutturali come il varicocele che coinvolge il 10% degli uomini, causando problemi di infertilit\u00e0 in circa il 30% dei pazienti che ne soffre.<\/p>\n

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Il ritardo nelle cure \u2013 <\/strong>Uno dei fattori che incide in maniera importante sull\u2019aumento dei casi di infertilit\u00e0, consiste nella bassa coscienza del problema da parte delle coppie e, di conseguenza, nel notevole ritardo nella richiesta di un aiuto medico. Secondo statistiche condotte a livello internazionale, soltanto il 56% delle coppie infertili chiede tempestivamente aiuto a degli specialisti e, di queste, soltanto il 22% decide di sottoporsi a un percorso adeguato di cura. Un problema molto evidente anche in Italia: uno studio multicentrico condotto nel 2013 ha messo in evidenza come l\u2019intervallo medio fra la presa di coscienza di un\u2019eventuale infertilit\u00e0 e la prima consultazione medica \u00e8 di circa 13 mesi, mentre il lasso di tempo fra la prima visita medica e lo sviluppo di un percorso di cura da parte di un centro specialistico \u00e8 di circa 10 mesi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"L\u2019Italia \u00e8 uno tra i paesi europei con il pi\u00f9 basso indice di natalit\u00e0 ed e tra quelli nei quali l\u2019et\u00e0 media per la prima gravidanza risulta la pi\u00f9 alta. Una tendenza spesso determinata da scelte di carattere volontario, ma su cui incide, in maniera non trascurabile, il costante aumento dell\u2019infertilit\u00e0 sia femminile, sia maschile…. 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