{"id":42176,"date":"2017-08-07T11:34:36","date_gmt":"2017-08-07T10:34:36","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=42176"},"modified":"2023-11-27T10:43:19","modified_gmt":"2023-11-27T10:43:19","slug":"come-preservare-la-fertilita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/come-preservare-la-fertilita\/","title":{"rendered":"Come preservare la fertilit\u00e0 e quali test eseguire per controllarne lo stato di salute"},"content":{"rendered":"

Fattori ambientali, scorrette abitudini alimentari, innalzamento dell\u2019et\u00e0 della prima gravidanza<\/strong> o patologie come l\u2019endometriosi<\/strong>: sono queste alcune fra le principali minacce alla fertilit\u00e0. Secondo i dati del Registro Nazionale sulla Pma<\/strong>, curato dall\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, l\u2019infertilit\u00e0 colpirebbe circa il 15% delle coppie con una ripartizione quasi equa fra problematiche femminili (37,1%) e maschili (29,3%). Se alcuni fattori possono essere rimossi grazie a un controllo preventivo ed un intervento tempestivo, in altri casi \u00e8 necessario ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. <\/strong><\/p>\n

Nel caso di ripetuti esiti negativi del test di gravidanza,<\/strong> quindi, \u00e8 opportuno monitorare la salute dell\u2019apparato riproduttivo di entrambi i partner attraverso una visita ginecologica per la donna e andrologica per l\u2019uomo. Questi controlli possono consentire di escludere patologie o, qualora queste risultino presenti, permettono di agire nella maniera pi\u00f9 opportuna e tempestiva. Uno dei principali alleati della fertilit\u00e0 \u00e8 un corretto stile di vita.<\/p>\n

Un corretto stile di vita \u00e8 il primo passo per preservare la fertilit\u00e0<\/a><\/strong><\/p>\n

La cura del proprio corpo e dell\u2019alimentazione accompagnata da uno stile di vita corretto sono i principali alleati per preservare la propria salute riproduttiva. Secondo una ricerca della Harvard School of Public Health, condotta su un campione di 17.500 donne, una dieta sana comporta una riduzione del 66% del rischio di infertilit\u00e0 per problemi di ovulazione e del 27% per altre cause. Dal punto di vista alimentare \u00e8 consigliato seguire una dieta ricca di frutta, verdura, legumi e pesce e che faccia utilizzo di olio d\u2019oliva. Infatti, la tendenza al sovrappeso o, al contrario, un\u2019eccessiva magrezza possono essere un ostacolo per il concepimento. Inoltre, l\u2019eccessivo consumo di alimenti ossidanti pu\u00f2 agire negativamente sia sugli spermatozoi, sia sugli ovociti. In particolare, un vero toccasana per la fertilit\u00e0 \u00e8 rappresentato dalle vitamine C ed E, alleate sia della funzionalit\u00e0 spermatica, sia dell\u2019ovulazione. Anche lo zinco, presente in alimenti di origine animale e nei legumi, \u00e8 un alleato della fertilit\u00e0 perch\u00e9 contribuisce al mantenimento dei livelli ormonali negli uomini e nelle donne. Per quanto riguarda gli uomini, in particolare, uno studio dell\u2019Erasmus University of Medical Center di Rotterdam ha esaminato la qualit\u00e0, la motilit\u00e0 e la concentrazione degli spermatozoi in relazione all\u2019alimentazione, mettendo in evidenza come una dieta scorretta coincide spesso con una qualit\u00e0 spermatica inferiore. Occorre ricordare come un\u2019alimentazione equilibrata sia anche importante per la salute del futuro bambino. Uno stile di vita equilibrato non pu\u00f2 prescindere, inoltre, dall\u2019evitare il consumo di alcool e sigarette e l\u2019uso di droghe, fattori che incidono negativamente sulla produzione degli ormoni sessuali. Un\u2019altra problematica, emersa soprattutto in tempi recenti, riguarda l\u2019effetto negativo sulla fertilit\u00e0 di fattori stressogeni. Un recente studio pubblicato sulla rivista Human Reproduction ha messo in evidenza come lo stress nelle donne possa comportare un aumento dell\u2019alfa-amilasi, un ormone associato al sistema nervoso, che indice negativamente sulle possibilit\u00e0 di rimanere incinta<\/strong>. Negli uomini, secondo una ricerca della Mailman School of Public Health e dalla Rutgers School of Public Health della Columbia University, lo stress incide in maniera negativa sulla concentrazione, sulla forma e sulla motilit\u00e0 degli spermatozoi.<\/p>\n

I principali esami per controllare la fertilit\u00e0 nella donna<\/strong><\/p>\n

In genere a livello medico si consiglia di procedere con gli accertamenti relativi alla fertilit\u00e0 dopo un anno di tentativi \u201cmirati\u201d, cio\u00e8 con rapporti sessuali che sono avvenuti nei giorni dell\u2019ovulazione. Nel caso di et\u00e0 superiore ai 35 anni, \u00e8 consigliabile eseguire i controlli nel caso in cui la gravidanza non si verifichi dopo sei mesi.<\/p>\n

\u00c8 sempre necessario, per una donna che decide di avere un bambino, sottoporsi preventivamente ad una visita ginecologica. Questo controllo, accompagnato generalmente da un\u2019ecografia transvaginale, consentir\u00e0 di valutare lo stato dell\u2019utero, dell\u2019endometrio e delle ovaie e permetter\u00e0 di accertare la presenza di eventuali malformazioni uterine, di fibromi o di cisti.<\/p>\n

Un ulteriore passo per valutare la fertilit\u00e0 femminile consiste in un esame del sangue eseguito al terzo giorno del ciclo e che consente di verificare il livello di concentrazione nel sangue delle sostanze prodotte a livello endocrino e, quindi, di valutare la presenza di eventuali squilibri ormonali. In particolare, attraverso questo esame, vengono misurati gli ormoni FSH (ormone follicolo-stimolante), l\u2019AMH (ormone antimulleriano), la prolattina, l\u2019estradiolo e l\u2019LH (ormone luteinizzante). \u00a0Sulla base dei risultati verr\u00e0 stabilito se \u00e8 necessario procedere a cure e verr\u00e0 valutata l\u2019opportunit\u00e0 di un percorso di procreazione assistita<\/strong>. Un altro esame importante per valutare l\u2019eventuale presenza di cause di infertilit\u00e0 \u00e8 rappresentato dall\u2019isterosalpingografia. Si tratta radiografia con mezzo di contrasto che consente di effettuare una valutazione morfologica dell\u2019utero e di accertare la presenza di eventuali malformazioni tubariche o di imperviet\u00e0 tubarica. Qualora dall\u2019esame risulti un\u2019occlusione o un malfunzionamento delle tube, un\u2019efficace soluzione per portare a compimento una gravidanza resta la fecondazione assistita<\/strong>, in particolare la Fivet<\/a><\/strong>. Questa tecnica consiste in una fecondazione in vitro dell\u2019ovulo con successivo trasferimento dell\u2019embrione nell\u2019utero della paziente.<\/p>\n

I principali esami per controllare la fertilit\u00e0 nell\u2019uomo<\/strong><\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

L\u2019infertilit\u00e0 maschile rappresenta circa la met\u00e0 delle cause di infertilit\u00e0 di coppia. Secondo uno studio della Societ\u00e0 Italiana di Andrologia e di Medicina della Sessualit\u00e0, in Italia un uomo su tre \u00e8 a rischio di infertilit\u00e0. Fra le principali cause, in questo senso, possono annoverarsi il varicocele, le infiammazioni degli organi genitali, le patologie del testicolo e cause ormonali e genetiche. Il primo passo necessario, per uno screening adeguato, consiste in una visita andrologica, durante la quale normalmente viene eseguita un\u2019ecografia della regione genitale e uno spermiogramma. Quest\u2019ultimo \u00e8 un\u2019analisi del liquido seminale che permette di valutare la presenza, il numero, la motilit\u00e0 e la durata degli spermatozoi nonch\u00e9 la percentuale di questi che presenta malformazioni. A questo esame si pu\u00f2 anche accompagnare la spermiocoltura, un test che serve ad individuare la presenza di eventuali infezioni batteriche nel liquido seminale come la clamidia. Nel caso in cui lo spermiogramma presenti risultati anomali, normalmente si procede ad un esame del sangue diretto a valutare i dosaggi dell\u2019FSH (l\u2019ormone che nell\u2019uomo \u00e8 principalmente coinvolto nella produzione di liquido seminale) e i livelli di testosterone e LH.<\/p>\n

Qualora i risultati degli esami nella donna o nell\u2019uomo denotino un problema di fertilit\u00e0 non bisogna scoraggiarsi. Ben il 90% dei pazienti che si sottopone a un trattamento di procreazione assistita<\/strong> nelle nostre cliniche riesce a portare a compimento una gradidanza.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Fattori ambientali, scorrette abitudini alimentari, innalzamento dell\u2019et\u00e0 della prima gravidanza o patologie come l\u2019endometriosi: sono queste alcune fra le principali minacce alla fertilit\u00e0. Secondo i dati del Registro Nazionale sulla Pma, curato dall\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, l\u2019infertilit\u00e0 colpirebbe circa il 15% delle coppie con una ripartizione quasi equa fra problematiche femminili (37,1%) e maschili (29,3%)…. 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