{"id":40198,"date":"2017-05-08T12:54:45","date_gmt":"2017-05-08T11:54:45","guid":{"rendered":"https:\/\/ivi.es\/?p=40198"},"modified":"2023-11-27T10:24:27","modified_gmt":"2023-11-27T10:24:27","slug":"endometriosi-e-gravidanza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/endometriosi-e-gravidanza\/","title":{"rendered":"Endometriosi e gravidanza"},"content":{"rendered":"

Endometriosi e gravidanza: una sfida che si pu\u00f2 vincere<\/strong><\/h2>\n

Secondo l\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0<\/a>, l\u2019endometriosi colpisce pi\u00f9 di 150 milioni di donne in tutto il mondo, di cui 3 milioni in Italia. Una tempestiva diagnosi ed un trattamento adeguato permettono di superare le conseguenze di questa patologia, che \u00e8 una delle tre principali cause dell\u2019infertilit\u00e0 femminile<\/a>. Nel caso in cui il test di gravidanza non dia naturalmente i risultati sperati, la strada pi\u00f9 opportuna da intraprendere \u00e8 la fecondazione assistita, un rimedio che consente di realizzare il sogno di maternit\u00e0.<\/p>\n

Lo sviluppo di moderne tecniche di procreazione assistita, infatti, permette anche alle donne che soffrono delle forme pi\u00f9 gravi di endometriosi di portare a termine una gravidanza con alte percentuali di successo. Si tratta di procedure non invasive che, grazie soprattutto agli elevati standard di ricerca e all\u2019uso di tecnologie sempre pi\u00f9 sofisticate, si caratterizzano per una sempre maggiore percentuale di successo.<\/p>\n

L\u2019endometriosi e i suoi effetti sul sistema riproduttivo<\/strong><\/h2>\n

Il termine endometriosi deriva dall\u2019endometrio, il tessuto che riveste l\u2019interno dell\u2019utero. La patologia, che colpisce soprattutto le donne in et\u00e0 fertile fra i 20 e i 40 anni, si verifica quando quest\u2019ultimo \u00e8 presente al di fuori della cavit\u00e0 uterina, ad esempio nell\u2019addome, nelle ovaie o nelle tube.<\/p>\n

In questi casi l\u2019endometrio agisce come un utero in miniatura, reagendo agli stimoli ormonali e causando emorragie di varie entit\u00e0, sia in corrispondenza con le mestruazioni sia nel periodo immediatamente precedente. A differenza di quanto avviene con le mestruazioni, le perdite connesse con l\u2019endometriosi tendono ad accumularsi infiammando le aree limitrofe e causando talvolta vere e proprie cisti chiamate endometriomi.<\/p>\n

La malattia pu\u00f2 pregiudicare la qualit\u00e0 della vita, perch\u00e9 i sintomi molto spesso sono fortemente debilitanti e vanno dal dolore pelvico cronico alla dismenorrea, vale a dire mestruazioni molto dolorose, alla dispareunia, cio\u00e8 il dolore pelvico durante i rapporti sessuali, all\u2019alterazione del ciclo mestruale con rilevanti perdite di sangue.
\nUna delle conseguenze pi\u00f9 gravi consiste nella riduzione della fertilit\u00e0, che secondo l\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0<\/a> coinvolgerebbe fra il 30 % e il 40% di donne affette da endometriosi.<\/p>\n

La patologia viene classificata in quattro stadi diversi, in base all\u2019estensione e alla localizzazione delle lesioni. Nei primi due stadi sono superficiali, di una grandezza inferiore ai 5 cm e generalmente non hanno effetti negativi su una possibile gravidanza. Nel terzo e quarto stadio, invece, le lesioni sono pi\u00f9 profonde e possono produrre alterazioni nell\u2019ovulazione, fino all\u2019assenza di mestruazioni (amenorrea) anche per tempi prolungati. Se la patologia raggiunge i due stadi finali, per consentire il concepimento si procede innanzitutto alla somministrazione di farmaci ormonali. Qualora non diano risultati, le soluzioni possibili restano l\u2019intervento chirurgico o la fecondazione artificiale.<\/p>\n

La soluzione chirurgica consente di ridurre i sintomi della patologia, ma statisticamente produce risultati molto residuali per quanto concerne lo sviluppo di una futura gravidanza: su dodici pazienti operate in laparoscopia, soltanto una riesce a rimanere incinta. Per tale ragione, la fecondazione con crioconservazione degli ovociti<\/a> \u00e8 l\u2019opzione privilegiata per superare l\u2019infertilit\u00e0 dovuta ad endometriosi, in quanto in questo modo gli ovociti recuperati potranno essere esaminati e \u201ccongelati\u201d in attesa di essere fecondati.<\/p>\n

Le tecniche di fecondazione assistita<\/strong><\/h2>\n

L\u2019endometriosi va affrontata con tecniche terapeutiche per superare le cause che ostacolano il concepimento. Prima di avviare il percorso di inseminazione artificiale<\/a>, \u00e8 necessario che le pazienti assumano dei farmaci che consentano di stimolare la produzione dei follicoli. In secondo luogo \u00e8 opportuno \u201callontanare\u201d l\u2019ovocita dall\u2019ambiente addominale e procedere alla fecondazione in vitro. Fra le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) pi\u00f9 indicate per le pazienti con endometriosi una delle pi\u00f9 importanti e diffuse \u00e8 la fecondazione in vitro ed embriotransfer (FIVET).<\/p>\n

La FIVET<\/h3>\n

La FIVET<\/a> \u00e8 una fecondazione in vitro dell\u2019ovulo con successivo trasferimento dell\u2019embrione, formatosi in questo modo, nell\u2019utero della paziente. In sostanza, con questa tecnica gli spermatozoi e gli ovociti vengono fatti \u201cincontrare\u201d in laboratorio e soltanto in una fase successiva, dopo la formazione del pre-embrione, viene effettuato l\u2019impianto nella paziente.<\/p>\n

L’ICSI<\/h3>\n

Un\u2019altra tecnica all\u2019avanguardia \u00e8 l\u2019ICSI<\/a> (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi) che si distingue dalla procedura precedente per il fatto che gli spermatozoi vengono inseriti direttamente nell\u2019ovocita mediante una sorta di \u201ciniezione\u201d.<\/p>\n

In entrambe le procedure gli embrioni ottenuti in seguito alla fecondazione vengono analizzati in laboratorio e classificati.
\nPer aumentare le possibilit\u00e0 di una gravidanza, saranno introdotti nell\u2019utero soltanto quelli che, per le proprie caratteristiche, vengono ritenuti pi\u00f9 adeguati. Lo sviluppo di tecniche avanzate di diagnosi genetica preimpianto<\/a> ha consentito di analizzare in vitro lo stato di salute dell\u2019embrione prima dell\u2019impianto, permettendo cos\u00ec di individuare eventuali malattie genetiche o alterazioni strutturali dei cromosomi. Proprio grazie alla diagnosi preimpianto oggi \u00e8 possibile ottenere il 70% di gravidanze dopo il trasferimento in utero dell\u2019embrione.<\/p>\n

Dal 2015, anno in cui sono nati in Italia i primi due bambini concepiti tramite la PMA eterologa, anche nel nostro Paese \u00e8 possibile utilizzare questa tecnica per coronare il sogno di avere un figlio evitando di rivolgersi a ospedali o cliniche straniere. Si pu\u00f2 ricorrere a questa procedura quando uno dei genitori \u00e8 sterile, facendo ricorso al seme o a un ovulo (ovodonazione) proveniente da un soggetto esterno alla coppia. La fecondazione in vitro con ovuli di una donatrice esterna \u00e8 la procedura di riproduzione assistita con la pi\u00f9 elevata percentuale di successo.<\/p>\n

L\u2019endometriosi e le probabilit\u00e0 di successo di una gravidanza<\/strong><\/h2>\n

Le pazienti che soffrono di endometriosi e vogliono coronare il proprio sogno di maternit\u00e0 saranno rassicurate dagli elevati tassi di successo di tecniche come la FIVET e la ICSI. Negli ultimi dieci anni IVI ha aiutato a diventare madri pi\u00f9 di 8.500 donne affette da endometriosi. Un sogno che fino a qualche anno fa sembrava lontano appare ora raggiungibile.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Endometriosi e gravidanza: una sfida che si pu\u00f2 vincere Secondo l\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0, l\u2019endometriosi colpisce pi\u00f9 di 150 milioni di donne in tutto il mondo, di cui 3 milioni in Italia. 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