{"id":235495,"date":"2022-06-20T09:19:27","date_gmt":"2022-06-20T09:19:27","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=235495"},"modified":"2022-06-20T09:19:27","modified_gmt":"2022-06-20T09:19:27","slug":"perdite-vaginali-marroni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/perdite-vaginali-marroni\/","title":{"rendered":"Qual \u00e8 il significato delle perdite vaginali marroni?"},"content":{"rendered":"
Piccole perdite nel periodo tra le due mestruazioni sono frequenti nelle persone con ciclo mestruale ma rappresentano un’anomalia che va approfondita, anche se non sempre queste sono correlate ad una condizione di carattere patologico. A volte possono essere indice di uno stile di vita non corretto o di un periodo di profondo e importante stress psicofisico. Da questo punto di vista, fra le manifestazioni pi\u00f9 frequenti di questo tipo \u00e8 opportuno distinguere due fra le pi\u00f9 frequenti: le perdite rosso vivo e le perdite marroni<\/strong>. Le prime sono indice di un’emorragia copiosa e spesso sono associate alla presenza di un elevato livello di estrogeni. Le seconde, invece, si caratterizzano per uno scarso sanguinamento, tanto che l’emoglobina ristagna per un lungo lasso di tempo nelle vie genitali e si ossida, dando cos\u00ec a queste perdite un tono scuro, quasi marrone. Il termine ginecologico utilizzato per individuare questi episodi \u00e8 spotting. La parola deriva dall’inglese “to spot” che significa macchiarsi. Questa condizione, di per s\u00e9, non rappresenta una patologia, ma necessita – soprattutto qualora sia ripetuta nel corso del tempo o non esiti a interrompersi – un approfondimento.<\/p>\n