{"id":234943,"date":"2021-11-05T10:35:38","date_gmt":"2021-11-05T10:35:38","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=234943"},"modified":"2022-04-12T15:31:11","modified_gmt":"2022-04-12T15:31:11","slug":"tube-ostruite","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/tube-ostruite\/","title":{"rendered":"Tube ostruite: quali soluzioni?"},"content":{"rendered":"

L’apparato riproduttivo femminile \u00e8 un complesso di organi, ciascuno dei quali svolge una funzione essenziale ai fini dello sviluppo della capacit\u00e0 riproduttiva. Fra questi rientrano l’utero, la vagina, la vulva e le tube di Falloppio. Queste ultime, definite anche salpingi, sono due condotti a carattere simmetrico che funzionalmente fanno da collegamento fra le due ovaie e l’utero. Le tube, da questo punto di vista, rappresentano la sede iniziale della fecondazione, in quanto queste “aspirano” ogni mese l’ovocita dall’ovaia nell’attesa di un’eventuale fecondazione. Se quest’ultima non si produce, l’ovocita viene riassorbito, se invece si verifica, le tube lo “trasportano” verso l’utero grazie ad apposite contrazioni e a speciali cellule che le rivestono, denominate ciliari. L’ovocita fecondato, da questo punto di vista, permarr\u00e0 all’interno delle tube per un lasso di tempo variabile fra 48 e 72 ore prima di arrivare all’utero dove si annider\u00e0 l’embrione. Vista questa funzione essenziale, \u00e8 ben comprensibile come qualsiasi problema o affezione legato alle salpingi, quale le tube ostruite<\/strong>, possa incidere in maniera sensibile e determinante sulla fertilit\u00e0.<\/p>\n

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Table of Contents<\/p>\nToggle<\/span><\/path><\/svg><\/svg><\/span><\/span><\/span><\/a><\/span><\/div>\n