{"id":234789,"date":"2024-05-25T07:29:54","date_gmt":"2024-05-25T07:29:54","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=234789"},"modified":"2024-05-27T09:19:54","modified_gmt":"2024-05-27T09:19:54","slug":"congelamento-ovociti-procedimento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/congelamento-ovociti-procedimento\/","title":{"rendered":"Congelamento ovociti: qual \u00e8 il procedimento?"},"content":{"rendered":"

Il decorso del tempo comporta una progressiva riduzione della fertilit\u00e0, infatti dai 35 anni in poi nelle donne si verifica una diminuzione degli ovuli sia sotto il profilo quantitativo, sia sotto quello qualitativo. Una condizione fisiologica che, spesso, contrasta con scelte di vita determinate da motivi personali, sociali, lavorativi e non ultimo di salute che determinano uno spostamento nel tempo della futura maternit\u00e0. Per questa ragione il cosiddetto \u201csocial freezing\u201d<\/a> consente di congelare gli ovociti<\/strong> per utilizzarli in seguito ed avere le stesse probabilit\u00e0 di una gravidanza esistenti al momento del congelamento. Secondo una ricerca condotta da IVI<\/a>, infatti, la percentuale di successo di una gravidanza per le donne con meno di 35 anni che decidono di far ricorso alla crioconservazione \u00e8 pari al 94% su un numero di 24 ovociti vitrificati. Recenti dati, inoltre, evidenziano come fino ai 38 anni, qualora si faccia ricorso a questa tecnica, le chance di ottenere una gravidanza sono del 52%. Inoltre, un\u2019altra ricerca ha messo in evidenza come, se una donna decida di congelare gli ovociti a 35 anni e di utilizzarli entro il termine di 5 anni, avr\u00e0 le stesse probabilit\u00e0 di ottenere una gravidanza che avrebbe avuto al momento del ricorso a questa tecnica.<\/p>\n

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Table of Contents<\/p>\nToggle<\/span><\/path><\/svg><\/svg><\/span><\/span><\/span><\/a><\/span><\/div>\n