{"id":234554,"date":"2021-06-14T06:44:35","date_gmt":"2021-06-14T06:44:35","guid":{"rendered":"https:\/\/ivitalia.it\/?p=234554"},"modified":"2024-09-02T07:52:41","modified_gmt":"2024-09-02T07:52:41","slug":"amniocentesi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/ivitalia.it\/blog\/amniocentesi\/","title":{"rendered":"Amniocentesi: cos’\u00e8, affidabilit\u00e0 e rischi in gravidanza"},"content":{"rendered":"

Durante la gravidanza, per monitorare le condizioni di salute del feto, soprattutto qualora si sospetti l\u2019insorgenza di problematiche, \u00e8 possibile fare ricorso a una serie di indagini di carattere strumentale che consentano una diagnosi prenatale. Secondo una recente statistica dell\u2019Istituto Superiore della Sanit\u00e0, le probabilit\u00e0 che il nascituro abbia problemi alla nascita sono pari al 3%, mentre nell\u20191% dei casi queste anomalie possono riguardare i cromosomi o il DNA. Le indagini prenatali consentono, in queste ipotesi, di accertare tempestivamente patologie che possono derivare da anomalie del DNA e da alterazioni cromosomiche e consentono, qualora sia possibile, di instaurare un percorso di cura prima della nascita. Le tecniche di diagnosi prenatale, da questo punto di vista, si distinguono in invasive e non invasive in base alle modalit\u00e0 del loro svolgimento. Fra le prime la pi\u00f9 nota e utilizzata \u00e8 l\u2019amniocentesi.<\/strong><\/p>\n

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