Tutti i nostri centri in Italia restano aperti.
Anche in questo periodo di maggiore incertezza dovuto all’incremento di misure restrittive per contenere l’epidemia Covid-19, tutti i nostri pazienti possono continuare a recarsi presso le nostre sedi in totale sicurezza. Dopo un breve periodo di inattività durante la prima metà del 2020, infatti, i nostri pazienti hanno gradualmente ripreso o iniziato i loro trattamenti, dopo un’attenta valutazione di ogni singolo caso.
É probabile che dovremo convivere con il virus SARS-CoV-2 ancora per molto tempo. Nel lungo termine, rinviare o ritardare un percorso di fecondazione assistita può incidere negativamente su alcuni gruppi di pazienti infertili. Dal momento che il trascorrere del tempo ha un’influenza molto negativa sulla fertilità, sottoporsi a un trattamento di riproduzione assistita è una necessità urgente per un numero importante di nostri pazienti che desiderano realizzare il loro sogno di avere un figlio.
Per garantire la sicurezza dei propri pazienti e del proprio personale, IVI ha adottato stringenti misure di protezione, alle quali chiediamo di attenerti e che saranno adeguate di volta in volta in base all’evolversi della situazione epidemiologica.
Ricordiamo che la gravidanza spontanea non è stata controindicata da nessuna società scientifica e che il rapporto sessuale non è attualmente considerato come una possibile via di trasmissione del virus. Ad oggi in Italia, come evidenziato da un report dell’Istituto Superiore di Sanità, le donne in gravidanza non sembrano essere a maggior rischio rispetto alle non-gravide per infezione grave da COVID-19 che richiede il ricovero ospedaliero. Inoltre, non esiste una base scientifica che sconsigli il trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita, o che imputi a questi trattamenti un maggior rischio di contagio. Non vanno tuttavia trascurati alcuni fattori di rischio per le gestanti, in primis l’obesità, che facilita l’aggressività del virus, raddoppiando il rischio di ricoveri per sintomi materni gravi e di parto prematuro, ma anche il diabete, l’ipertensione e la presenza di altre malattie croniche pregresse.
Cosa devo fare se sono un paziente in corso di trattamento?
Il tuo trattamento non subirà alcuna modifica e potrai continuare con i prossimi passi del tuo percorso. Tutte le visite e gli appuntamenti già prenotati continueranno ad essere effettuati, nel rispetto del nostro protocollo di sicurezza anti-Covid.
Cosa devo fare se voglio intraprendere un trattamento?
Al momento* non sono previste limitazioni alla possibilità di svolgere trattamenti. Tutti i nuovi trattamenti non subiranno ritardi o rallentamenti, potrai quindi intraprendere un percorso con noi in totale sicurezza.
È possibile accedere anche a prime visite online?
Sì, è possibile richiedere un appuntamento via Skype con le stesse modalità di prenotazione per una visita in sede, tramite la sezione “Contattaci” del nostro sito oppure chiamando il numero gratuito 800 088 247.
*Alla data del 06/11, fatte salve le prescrizioni da osservare in merito agli spostamenti, autorizzati per motivi di salute.
Prenotazione visita
Già durante la telefonata di prenotazione dell’appuntamento, ti verrà ricordato dal nostro personale di seguire questi sei punti fondamentali:
Triage telefonico
Qualche giorno prima della tua prima visita, verrai contattato dal nostro personale medico che ti porrà alcune domande in merito alla tua salute, per assicurarsi che non vi siano stati cambiamenti dal giorno della prenotazione.
Arrivo in IVI – ingresso
Al tuo arrivo in sede vedrai che abbiamo adottato un protocollo specifico per permettere a te e al nostro personale di essere in totale sicurezza.
Sala d’attesa e sala amministrazione
Studi medici e aree comuni